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BlackieTheCat.
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Le parole di Bea mi colpirono al cuore, letali quanto una pugnalata... mi sentivo terribilmente in colpa ora, e non sapevo cosa fare... Anche se evitai comunque di peggiorare la situazione, rimanendo in silenzio e seguendo le ragazze nell'edificio, mentre i ragazzini rimanevano all'esterno... in un certo senso speravo anch'io che tornassero indietro, o che almeno non si cacciassero nei guai. Pochi passi ancora e ci ritrovammo nel cupo edificio, circondati da macchinari misteriosi... che scomparvero dalla nostra vista non appena la porta si chiuse alle nostre spalle, facendoci piombare nelle tenebre.
Bene, di male in peggio...
Riuscivo malapena a pensare, mentre cercavo a tastoni la torcia nello zaino... trovandola e scoprendo tristemente che non sembrava funzionare.
Evvai... Ho finito la scorta di fortuna, ottimo.
Mi voltai verso le giovani, riponendo la torcia al suo posto... sperando che almeno Bea avesse qualcosa di suo.
Nulla, non va... Sembra che ci stiano invitando nell'oscurità.
Studiai come potevo il luogo, ma riuscii a scorgere solo lo stretto corridoio formato dai macchinari.... e siccome le porte non accennavano ad aprirsi l'unica nostra possibile scelta sembrava quella meno piacevole... addentrarci nella fabbrica.
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mirko48.
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cavolo anche i cancelli che si chiudono.......rumori di catena..........che freddo.....pensa il ragazzino sudando freddo.
Mattia andiamo sulla scala antincendio per entrare al piano superiore.intanto vediamo cosa c'e in questo cortile.veloce.dentro stanno gia camminando.chiede il ragazzo con calma.poi nota che mattia ha paura,ne ha anche lui.
indietro verso il QG non possiamo andare,andiamo avanti.. -
BeusV.
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Io non ho niente, sono uscita di corsa per inseguirvi. Ho solo una penna. dice, piuttosto caustica.
Un piccolo tremito però, fa intravedere il vero stato d'animo della fanciulla: è evidentemente spaventata.
Al buio infatti, allunga un braccio, lentamente, in cerca di uno dei compagni. Riesce a trovare il lembo di una maglietta, e lo stringe, come bisognosa di sicurezza.
Non ha idea di chi sia, ma non è importante...
Il buio non mi piace. Perchè è sempre così buio in questi posti? Sempre, sempre. Mai un posto con la luce. Mai. Mostri a basso consumo energetico.
Un rumore orrendo, ,metallico, all'improvviso, le fa lanciare un versetto di paura.
Altri mostri, altri mostri... Altro male... Non voglio...
La rabbia è scomparsa, sostituita ad una sorta di tristezza.
Infatti, nella sua mente è oramai inscindibile il mondo in cui si trovano, con il male fisico. Del resto, si è ferita tutte e due le volte in cui è uscita.
Do-dove dobbiamo andare?
Il buio intorno a lei, è così profondo da sembrare quasi palpabile, materiale.
A malapena riesce a distinguere i contorni geometrici dei macchinari.. -
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I ragazzi all'esterno entrano dalla porta sulle scale e si ritrovano in una stanza, c'è una chiave.
La chiave poteva aprirle entrambe, ma era rovinata, ne avrebbe aperta una per poi rompersi. Le casse avevano sopra delle scritte: "Sale" e "Catene". Quale delle 2 casse avrebbero aperto?
Dopo aver aperto una delle casse e aver preso il contenuto potevano scegliere di andare a Destra o a Sinistra.
Contemporaneamente all'interno della fabbrica l'altro gruppo era giunto a metà della sala, il rumore di catene era sempre più forte.
Nel buio potevano intravedere una sagoma che si muoveva veloce tra i macchinari.
Potevano scegliere se correre verso la scala che avevano visto entrando o potevano provare a nascondersi tra i macchinari.
I 2 gruppi erano molto distanti quindi non potevano ancora ricongiungersi.
Edited by BeusV - 2/6/2011, 00:22. -
RoxasH8.
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è evidentemente nervoso,ed ha paura di sbagliare. Senti,non voglio andare per "pari" o "Dispari",e nemmeno per morra cinese,quindi scelgo questa cassa... Ah,dopo aver aperto la cassa dove andiamo?Destra o sinistra?
Raccoglie la chiave,e senza pensarci due volte apre la scatola con su scritto "Catene" e ne raccoglie il contenuto.SPOILER (clicca per visualizzare)Edit: La figura tra i macchinari la vedono solo quelli dell'altro gruppo ...Roxas:Ah,evidentemente ho letto male ;_; mi sembrava che c'erano troppe cose da fare/notare,allora pardon.. -
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Fantastico. Niente luce e niente torce. Sospirò, passandosi una mano tra i capelli.
-Non lo so... non sembra ci sia molta scelta- commentò, giocherellando con i ciondoli, facendoli tintinnare leggermente. Era un gesto meccanico, e le veniva spontaneo farlo quando rifletteva... Ma sembrava essersene ricordata solo in quel momento. Sentiva la sua vita "normale" così lontana...
-Dovremo proseguire. Muoviamoci lentamente e restiamo vicini- annunciò, a voce più alta. D'altro canto, quella era l'unica soluzione...
Percepì nel tono di Beatrice un vago tremore. Avrebbe voluto dire qualcosa di rassicurante, ma non era certo il suo forte...
Proseguendo, il rumore di catene si faceva sempre più intenso, quasi insopportabile... Spettrale, come tutto il resto.
"Ehi...."
Le era sembrato di scorgere qualcosa. Qualcosa che si muoveva.
"Merda".
Si chiese quante possibilità ci fossero che si trattasse di un gattino.
Si fermò.
-Ragazzi...- sussurrò, cercando di attirare la loro attenzione. L'avevano visto anche loro? E cosa dovevano fare?
"Scala... c'era una scala... ma è lontana..."
-Le scale...- la voce le uscì flebile.
Decise di restare immobile.
-Indietreggiamo lentamente...?-
Edited by Eiko Quinn - 2/6/2011, 00:33. -
BlackieTheCat.
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Proseguivamo lentamente, nell'unica direzione che ci era concessa... Dritto davanti a noi, fra i macchinari nell'oscurità. Lentamente mi stavo abituando a quel buio, ma ancora facevo fatica a notare i dettagli... riuscivo più che altro a distinguere le sagome, e a vedere poco meglio gli oggetti vicini. All'improvviso però qualcosa afferrò la mia maglietta, facendomi voltare di scatto pronto a colpire qualsiasi cosa fosse...o a fuggire se quest'opzione era più accettabile. Ma con mia sorpresa la fonte di quel gesto non era altri che la mano di Beatrice, visibilmente scossa... forse in cerca di un appiglio a cui aggrapparsi nell'oscurità, per sentirsi sicura... Non sapevo se mi avesse perdonato o meno, ma decisi che non era importante... Bea era una mia amica, ed io ero stato la prima persona con cui si era confidata veramente... Afferrai la sua mano delicatamente, cercando di darle coraggio come potevo... da quel piccolo gesto di conforto.
Ehi Bea, stai tranquilla... ti prometto che non ti accadrà nulla ancora di così terribile, e lo stesso vale per me, Lena o i ragazzini la fuori... Stavolta andrà bene, costi quel che costi torneremo sani e salvi.
Cercai di rincuorarla parlandole apertamente ora, sorridendole anche se sapevo che molto probabilmente poco si vedeva dei nostri volti. Però qualcosa non andava, come una strana sensazione... confermata poi da un movimento anomalo, un'ombra fra le ombre... E anche Lena sembrava averla percepita.
Come minimo ci vedranno da dio in questo buio, e non attendono altro che una nostra mossa falsa... Tornare indietro però è inutile, le porte sono chiuse.... e se rimaniamo qui le inviteremmo ad agire... ci conviene proseguire, con calma per ora.
Diedi una nuova occhiata di fronte a noi, scorgendo appena quella che poteva essere la nostra salvezza.... Dovevamo raggiungere le scale.. -
mirko48.
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Il ragazzo vede Mattia fare tutto cosi tanto in fretta che non capisce nemmeno cos'ha fatto.poi nota la cassa con scritto 'catene' aperta e rabbrividisce.
Notiamo che lui non capisce la psicologia inversa....io avrei aperto quella con scritto sale.........Prova a aprire l'altra cassa ma il tentativo è vano.prende quello che c'e dentro alla cassa aperta......catene ovviamente.ne prende due una per braccio e si avvia dietro a Mattia.una folata di vento lo fa rabbrividire.
almeno dove andiamo lo decido io.dice.poi prosegue verso destra molto deciso.ha paura tanta paura......
c'erano due scelte almeno una l'abbiamo sbagliata se non tutte e due.la luce qui è scarsa.....entrando nel piano di sopra ci dovremmo ricongiungere con gli altri......ricongiungersi è una buona idea.. -
BeusV.
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B. era ancora un pò arrabbiata col ragazzo, ma le stava passando.
Non disse nulla, ma non tolse la mano. La strinse anche, molto lievemente.
Alla fine le dava fiducia, ed era stato gentile con quel suo gesto rassicurante.
In realtà, però, ci credeva poco.
Come si può uscire di qui, immuni? Come?
E se, quella cosa non aspettasse altro? Se quella cosa stesse aspettando i nostri movimenti per identificarci? Magari è cieca, potrebbe vedere male... Come i pesci abissali, avete presente? Magari ha diversi organi di senso...
Stava ricordando quei pesci orribili visti nei film. Come si chiamavano quelli con la lucina...? Rane pescatrici? Sì, rane pescatrici.
Tipo le rane pescatrici... sussurra, di nuovo.
L'altra mano, va a finire nella tasca. Solo una penna. Una stupida penna.
Del resto, non ferisce più la penna che la spada?
A quella frase fa un sorrisetto amaro.
Sospira, per poi dire:
Io... sono completamente disarmata...
Ma Beatrice... Lo sei davvero?
Le venne in mente, che per due volte, usando oggetti normali, era riuscita a cavarsela...
Beh, diciamo una volta sola, quando conficcò una scarpa nel corpo del mostro.
L'altra volta, era riuscita a salvare Lena, con solo un quaderno.
Forse, forse anche stavolta...
Le dita intorno alla penna si stringono, per poi lasciarla al sicuro nella tasca.. -
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I ragazzini stavano andando verso destra portando con loro le catene, la porta alle loro spalle si chiuse rumorosamente, si voltarono e fecero in tempo a vedere un ombra sparire nel muro, continuando ad andare avanti il buio si sarebbe intensificato.
Al fondo del corridoio c'erano 2 porte, avrebbero aperto quella con la scritta "Sala macchine" o quella con la scritta "Magazzino"?
Contemporaneamente i ragazzi che erano entrati stavano avanzando lentamente, calò il silenzio per qualche attimo, poi ancora quel rumore di catene.
Erano circa a 8 metri dalla porta quando lo virdero... Uno spettro.
Lo spettro aveva le sembianze di una ragazzina di circa 12 anni, senza occhi e con il petto completamente squarciato.
Li guardò, una lacrima di sangue, poi sparì.
Il rumore di catene si fece più forte e più vicino a loro, ora potevano vederlo, un altro spettro, ma questa volta era un uomo, più grosso del normale con delle catene legate alle braccia.
Mosse un braccio lanciando una catenata ai ragazzi, li mancò colpendo un macchinario e spaccandolo in 2.
Potevano scegliere se correre verso le scale o cercare di combatterlo.
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RoxasH8.
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Hm...l-l'hai visto anche tu,vero?Quella cosa?Che poi è sparita? Balbetta impaurito. C-comunque,andando avanti di questo passo l'oscurità avrà il sopravvento.A stento riesco a vedere... Si strofina un po' la fronte. Diamine...
Arrivano al bivio.
Hm...guarda,c'è scritto qualcosa su quelle due porte! Legge,ma con difficoltà. S...sala...macchine e magazzino.Hm...io scelgo di andare alla sala macchine. Dice,deciso,ma ancora un po' spaventato.
Dai,credo che se andiamo di qua ci ricongiungiamo con gli altri! Cerca di infondere coraggio.
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Beatrice aveva ragione. Era lo stesso dubbio che era venuto a lei, quello che causava l'indecisione tra il muoversi verso le scale o restare lì e cercare di nascondersi al meglio. In realtà, l'idea di nascondersi non le sembrava per niente geniale... ma neanche fare movimenti bruschi.
-Forse...- iniziò a dire, ma la voce le si bloccò in gola.
Ecco. Davanti a loro, chiaro come il sole. Più o meno...
Una bambina. O meglio, forse una volta era stata una bambina... Possibile che fosse... un fantasma?
Ridicola. Da quando era lì aveva visto mostri in carne ed ossa, e adesso faticava a credere all'esistenza di uno spettro?
Quasi smise di respirare. Il fantasma non aveva occhi, ma si sentiva fissare, trapassare da quel volto, da quelle orbite vuote... E poi, quella lacrima...
Ringraziò che fosse buio e nessuno potesse vederla, perché aveva assunto un'espressione a dir poco turbata.
Non aveva detto nulla per tutta la durata dell'apparizione. Adesso era sparita, e, per un attimo, credette di essersela sognata.
Stava per domandare agli altri se l'avessero vista, ma fu sovrastata dal rumore di catene, e, sempre d'improvviso, poté scorgere la fonte di quel fracasso.
"Un altro?!" pensò, questa volta meno inquietata, ma iniziava seriamente a temere per la propria -per la loro- sicurezza.
-Argh!- le uscì un gridolino strozzato quando il gigante alzò un'offensiva verso di loro, fortunatamente mancandoli, ma abbattendo un macchinario con un solo colpo di catena.
-Via! Dobbiamo andarcene!- gridò. Combattere era inutile, gli spettri non si possono ferire...
"Ma, in teoria, non potrebbero neanche poter colpire a loro volta..."
Edited by Eiko Quinn - 2/6/2011, 19:11. -
BlackieTheCat.
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Quella di Bea era un'idea plausibile... poteva anche trattarsi di una creatura in grado di spostarsi con un radar sonoro, come un pipistrello...
Può essere, ma non possiamo rimanere qui per sempre... dobbiamo uscire il prima possibile, ovviamente muovendoci però con cautela... al massimo potremmo...
Mi fermai all'improvviso, quando il rumore di catene cessò improvvisamente... e il silenzio calò su di noi. Che si fosse fermato per mettersi a cercarci? Oppure se ne era andato, o aspettava qualcosa... Ma mentre pensavo alle mille e più soluzioni il rumore ricominciò, e qualcosa di inaspettato apparve davanti a noi.... Una ragazzina, senza occhi, e con il petto squarciato... Ero pronto a qualsiasi cosa potesse capitarci, certo, ma non mi sarei mai aspettato un qualcosa del genere... E da quegli occhi vuoti che sembravano scrutarci l'anima cadde una lacrima di sangue, e dopo il nulla... la ragazzina era scomparsa. Sentii come se fossi appena riemerso da una lunga immersione, e stessi ricominciando a respirare... Dall'apparizione della bimba ero rimasto completamente immobile, trattenendo il respiro.
Bene... E ora?
Sussurrai appena, non ero nemmeno sicuro che potessi essere sentito... ma quello era il problema minore, soprattutto dopo che il rumore di catene riprese più forte, e una presenza cercò di colpirci... con l'intento di squartarci in due. Un uomo enorme infatti era apparso, e con delle catene aveva cercato di ucciderci, mancandoci però e distruggendo un macchinario vicino a noi... Ok, non era il momento quello di restare immobili.
Via, ora!
Urlai e mi misi a correre in direzione delle scale, senza prestare attenzione ad altro, cercando di raggiungere il fondo di quella stanza il prima possibile... Eravamo indifesi in quel momento, e quell'essere giocava in casa... non avevamo scelta, dovevamo fuggire per ora.. -
mirko48.
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Allora stai vicino a me....non voglio che io penso che sia tu poi mi trovo qualche mostro deforme vicino...ok?qui il buio diventa sempre piu intenso quindi non affidarti alla vista......hai altri 4 sensi.....ma non contare l'olfatto e il gusto quindi due.....dice il ragazzo.
sembrerà da gay ma devo chiedergli di stringermi il braccio........MA FANCULO SEI IN PROBABILE PERICOLO DI VITA E PENSI A QUESTE COSE?!il ragazzo prende il braccio di Mattia mettendosi le catene nella mano libera e comincia a camminare in avanti trascinando l'altro ragazzo.
l'hai visto anche tu o è la mia testa che sta andando?Quindi vuoi entrare in sala macchine eh.......va beh andremo in sala macchine...Dimostrando al ragazzino più piccolo di lui che non doveva avere paura.ma la verità era che anche lui ne aveva....
Un altra scelta.....sembra quasi che qualcun stia giocando con noi.....tre scelte impossibile che non ne abbiamo sbagliata neanche una.......anche averle fatte tutte e tre giuste sarebbe difficile...... -
BeusV.
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LUCIO!
Il ragazzo aveva iniziato a correre come un pazzo verso l'uscita, senza nemmeno chiedere a noi cosa fare.
B. afferra il braccio di Lena, guardandola.
Lena, che diavolo facciamo? Lo seguiamo?
Aveva la brutta idea che, il mostro se la sarebbe presa con Lucio.
Nonostante il bestione armato, non aveva esattamente PAURA, come era successo in palestra.
Quella ragazzina spettro, le sembrava una sorta di avviso, di presagio.
Ma, di pancia, non le era sembrato un presagio negativo.
I fantasmi sono incorporeii, ma le loro catene, no, credo dice, rispondendo dopo un pò alla domanda di Lena.
Quello che fai tu, farò io.dice, infine.
Devo starle vicino il più possibile...
Proteggerla...
Assurdamente, è diventata una cosa realmente seria, non erasno più divagazioni filosofiche, ma era oramai una promessa fatta a sè stessa..
Quest -Sapore Di Sale! |
