Risveglio : ~Gabry!~

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  1. ~Gabry!~
     
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    Ahh, dannazione... la mia testa. Giuro che se mia sorella mi ha di nuovo spinto dal letto io gli faccio vedere cosa gli combino.

    Cercò di alzarsi in piedi, ma cadde a terra. Era debole, dannatamente debole. E quello non era il pavimento di camera sua.

    Ma cosa sta succedendo...?

    Si rialzò, e questa volta riuscì nel suo intento.
    Si guardò intorno. Buio. Nero totale.

    Era così il mondo prima della creazione, presumo. Ora cerchiamo di capire dove diavolo sono.

    Disse così, e cominciò a proseguire diritto, muovendo le braccia in modo da riuscire a tastare qualcosa.
    E qualcosa toccò.
    Un tavolo. Sì, era un tavolo. E c' erano delle sedie.

    Ah, fantastico. Un banco e delle sedie. Le uniche cose che si trovano dovunque.

    Quindi mettersi ad urlare gli parve la scelta migliore.
    Chissà, magari qualcuno mi sente?

    Ehiiiii! C'E' NESSUNOOOOO??? QUALCUNO MI SENTEEE?

    Nessuna risposta. Come il buio, il silenzio era totale.
    Fece quindi l' unica cosa che avrebbe potuto fargli capire cosa stesse succedendo.

    Mi conviene cercare l' interrutore della luce. E' l' unica cosa.
     
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  2. LoreElite
     
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    Continui a cercare a tentoni qualcosa che potrebbe aiutarti a vedere meglio cosa hai intorno, non trovandolo. Tutto ciò che riesci a sentire è solo un rumore di passettini, come se fosse un topolino a muoversi. Improvvisamente senti una campanella che suona. Le luci si accendono e ti ritrovi un una stanza con un a cattedra e delle sedie intorno ad essa. Sulla cattedra è poggiato un registro
     
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  3. ~Gabry!~
     
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    Ma possibile che non ci sia un fottuto interruttore in giro?

    Era già un pò che stava procedendo tentoni al muro. E ancora non aveva trovato nulla.
    In compenso, qualcosa si sentiva. Ed era un rumore leggero, come se qualcuno tamburellasse leggermente su di un tavolo. Come dei piccoli passi.

    Bah, e ora questo cos'è? Sembrano... topi. Io odio i topi, ci mancava questa.

    Tutto ad un tratto, un trillio. Una campanella. L'aveva sentita moltissime volte, nella sua vita.
    A primo impatto, si era impaurito. Ma poi, aveva riconosciuto quel suono.

    Ma cosa cazzo sta succedendo qui? E or-

    *Click*

    Le luci. Si erano accese le luci.
    La vista gli si era appannata. Ma dopo qualche secondo, gli fu tutto più chiaro.

    Quella era un aula. Sì, c'era tutto : banchi, sedie... e tutto quello che una normale aula è.
    Inoltre, c' era un quaderno sulla cattedra.

    No, no. Ora che lo guardava meglio, c'era un registro.

    Un registro. Ok, confermata l'idea che siamo a scuola. Cerchiamo qualche indizio...
    E si mise a sfogliarlo.

    Edited by ~Gabry!~ - 22/6/2011, 12:33
     
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  4. LoreElite
     
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    Appena apri il registro esce uno strano insetto piatto, che scivola via sotto la cattedra. Le pagine sono ingiallite dal tempo, e senti che devi sfogliarle con delicatezza, per evitare di romperle. Su ogni pagina sono segnati quelli che sembrano i regolari svolgimenti delle lezioni. In una pagina però, verso la fine del registro, gli alunni sono segnati tutti assenti e c'è una piccola nota.
    "Alla fine è successo. Quello che temevo è veramente successo. Avevo notato una certa ostilità fra i ragazzi ed il piccolo Jimmy, ma... Dio, non pensavo davvero... è successo tutto qui, davanti a me.... così in fretta... Ho dovuto aiutarli a nasconderlo. Nessuno lo saprà mai, NESSUNO!"
    Senti la porta che si apre, ed entra una signora distinta, con una camicia azzurra ed una lunga gonna che arriva fino a sotto al ginocchio. Scarpe con i tacchi , capelli corti e biondi e occhiali sulla punta del naso.
    Capisci al volo che è una professoressa.
    Ti guarda condue occhi stralunati, anche se sembrano persi nel vuoto. Noti che l' occhio, infatti, è completamente azzurro, come se mancasse la pupilla e ci fosse solo l' iride.
    J-Jimmy? Sei tu, Jimmy?
    Hai l' impressione che la donna stia per mettersi a piangere
     
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  5. ~Gabry!~
     
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    Bene bene, vediamo cosa abbiamo... MACCHEPORCAPUTT-

    Un insetto incredibilmente piatto sgusciò fuori, e si nascose sotto il tavolo.
    Gabriele si ritrasse. Non aveva mai visto un tale insetto.
    Odiando qualsiasi insetto avesse antenne, si mise a cavalcioni sulla cattedra, così potendo leggere in pace.

    Le pagine del diario erano molto ingiallite, come se fosse passato molto tempo da quando qualcuno lo avesse aperto. Ma nonostante quello, era un normalissimo diario di classe.

    Ma sfogliandolo, più o meno alla fine del registro, c' era una cosa strana...
    Tutti assenti.

    Voglia di lavorare saltami addosso, eh? pensò sghignazzando.

    Inoltre c'era una nota.
    Lesse :

    CITAZIONE
    Alla fine è successo. Quello che temevo è veramente successo. Avevo notato una certa ostilità fra i ragazzi ed il piccolo Jimmy, ma... Dio, non pensavo davvero... è successo tutto qui, davanti a me.... così in fretta... Ho dovuto aiutarli a nasconderlo. Nessuno lo saprà mai, NESSUNO!

    Ma di cosa starà parlando? Chi diavolo è Jimmy? Ahh, devo uscire da questo posto.

    Ma non fece in tempo a pensare a un modo, che la porta si aprì.

    Entrò una signora dall'aria distinta, libri in mano e sguardo severo. Era vestita da professoressa, con quelle gonne lunghe che mettono solo loro... anzi, probabilmente era una professoressa.

    Appena Gabriele la vide, scese dalla cattedra, e rimase immobile a fissarla.
    Dopo una manciata di secondi, anche lei si accorse che c'era qualcuno.

    Gabriele vide che la professoressa era stupita... no, quasi spaventata da te.

    Aveva uno sguardo strano... gli occhi erano come vuoti, che ti guardavano. Erano incredibilmente grandi. Ed erano completmente azzurri, come se l' iride gli avesse coperto completamente gli occhi.

    "J- Jimmy... Sei tu, Jimmy?"

    La professoressa aveva lasciato cadere i libri e si era messa le mani sugli occhi, come se volesse trattenere le lacrime.

    Scusi signora, ma io non mi chiamo Jimmy. Io sono capitato qui per caso... e vorrei uscire di qui? Lei mi può aiutare, vero?

    Disse, e intanto indietreggiava. Aveva paura.

    Edited by ~Gabry!~ - 22/6/2011, 13:14
     
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  6. LoreElite
     
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    Cerca di attenerti a quello che scrivo. quell' insettino era minuscolo. Inoltre, cerca di non riprendere peri pari quello che scrivo. Mettici del tuo

    La professoressa squadra prima te e poi il registro che hai in mano. Si accorge che hai letto quello che c' era scritto.
    Non sei il piccolo Jimmy?
    Dice, con il tono di una mamma che ha appena perso il suo piccolo
    Poi sorride.
    NESSUNO DEVE SAPERE! NESSUNO!!!
    Urla,con tono disperato
    Si avvicina a te, e ti prende per un orecchio
    ADESSO VERRAI CON ME! TI METTO IN PUNIZIONE!
     
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  7. ~Gabry!~
     
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    La professoressa cominciò a fissarlo. Vide il registro che aveva in mano. Sapeva che lo aveva letto.
    Lo guardava con occhi vacui e vuoti.

    "Quindi... tu non sei Jimmy? disse la professoressa, con un tono malinconico.

    No, signora. Gliel'ho detto. Vorrei solo sapere come andarmene da qui.

    Un sorriso gli invase la faccia.

    NESSUNO DEVE SAPERE! NESSUNO!

    Urlò, avventandosi su di lui, e prendendolo con un orecchio.

    VIENI CON ME! TI METTERO' IN PUNIZIONE! urlò la professoressa, e lo trascinò per l' orecchio, con uno sguardo malato sulla faccia.

    Lasciami andare! Lasciami, cazzo!

    Disse, tentando di liberarsi dalla stretta violenta della professoressa con calci e pugni sferrati alla cieca.

    Non sò, avevi detto che non dovevo riprendere pari pari... ho frainteso.


    Edited by ~Gabry!~ - 22/6/2011, 13:53
     
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  8. LoreElite
     
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    Inutilmente sferri calci e pugni sulla strana professoressa, che percorrendo un corridoio, ti porta in uno stanzino. Si direbbe quasi che sia uno sgabuzzino.
    La presa sul tuo orecchio si fa sempre più forte a mano a mano che cerchi di liberarti dalla presa mortale della professoressa, fino ad arrivare al punto che l' orecchio sembra quasi staccartisi dalla testa.
    Non dice una parola, E ti chiude in una stanza, di nuovo al buio. Senti che la porta viene chiusa a chiave.


    Edited by LoreElite - 22/6/2011, 21:21
     
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  9. ~Gabry!~
     
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    Scusa per il ritardo, Mea culpa, ma siccome non era segnato il nuovo post, credevo che non avessi ancora scritto. Invece lo avevi già modificato :ph34r:


    Niente. Calci e pugni non funzionavano. Anche se continuava a dimenarsi, la professoressa ancora non lo lasciava.
    E intanto lo continuava a trascinare per un orecchio, lungo il corridoio.

    Aaaachch... dove diavolo mi sta portando?!

    Era diretta ad uno stanzino. Da più vicino, riconobbe che c'erano delle scope. Era uno sgabuzzino. Aveva forse intenzione di chiuderlo lì dentro?

    Intanto, la presa sull' orecchio era diventata fortissima. Più Gabriele si dimenava, più la professoressa gli stringeva la presa. Ed era dannatamente forte, tanto che sembrava quasi che la professoressa gli avrebbe staccato l'orecchio con la forza.
    Le urla di dolore erano fortissime.

    Poi, senza neanche proferire una parola, lo prende, e lo sbatte dentro una stanza. Buia. Di nuovo.
    Non provò nemmeno a impedirgli di chiuderla. Era troppo il dolore per l' orecchio. Lo aveva quasi stordito.

    *Click clack*
    La porta. Aveva chiuso a chiave la porta.

    Ahh. Fantastico. E adesso?
     
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  10. LoreElite
     
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    Ricorda sempre che vedi solo ciò che dico io: se dico SEMBRA uno sgabuzzino delle scope, vuol dire che tu hai la parvenza che sia uno sgabuzzino dove ci tengono le scope, anche se non ne vedi neanche una. Viceversa, se dico ti porta in una stanza dove c'èerano delle scope allora puoi dire di aver visto una scopa. Questo te lo dico per evitarti cazziatoni futuri

    Senti la campanella che suona di nuovo. Ti sembra incredibilmente vicina, adesso. Nel buio incominci a vedere dei piccoli lumini rossi.
    Lumini rossi che si fanno sempre più grandi e sempre più vicini. Inizi a sentire come delle risatine isteriche, insieme a dei rumori strani, come se qualcuno stesse tagliando della carne da un corpo con un grosso machete, e la stesse mangiando voracemente. I lumini spariscono, e senti di nuovo dei passettini, simili a quelli che avevi sentito prima. Senti poi un rumore metallico.
    Si accende di nuovo la luce, e avresti voluto che non accadesse. Ti si rivela un' aula normale, con tanto di cattedra e lavagna. I banchi sono assenti. Al centro dell' aula dei bambini con un grembiulino blu sono ammassati su un qualcosa. Il machete è stato lanciato in un angolo della stanza, pericolosamente vicino alla tua posizione, conficcandosi nel muro. Sulla lavagna è stato scritto, come se fosse stato fatto con le unghie:
    "POVERO JIMMY"
    Capisci che devi fare qualcosa per uscire da lì
     
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  11. ~Gabry!~
     
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    Nel buio, vedo delle strane luci rosse.
    Nel contempo, sento dei rumori come di un machete che strappa la carne, e qualche cosa di vorace che la mangia.

    Appena si accende la luce, noto un gruppetto di bambini accalcati su qualcosa.
    Erano loro che facevano quel rumore?

    Ok, se non esco da qui, probabilmente divento la portata principale. Devo inventarmi qualcosa!

    Noto un machete vicino a me. E' conficcato nel muro.
    Lo prendo e cerco di sfondarci la porta.



    Edited by ~Gabry!~ - 23/6/2011, 16:44
     
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  12. BeusV
     
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    Non voglio essere cattiva, ma NON hai capito. Devi partire da dove ti ha lasciato Lore, NON riscrivere tutto.
    Te l'ha detto un sacco di volte sto santo ragazzo, potresti seguirlo? Ricordati che può farti vivisezionare se vuole^^
     
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  13. LoreElite
     
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    La porta si rivela essere di metallo. Colpendola, infatti, produci un rumore metallico che desta l' attenzione dei feroci ragazzini. Sollevano la testa da quello che sembra un altro ragazzino brutalmente mutilato. Le loro piccole facce sono sporche di sangue.
    Su tutti quanti si stampa un sorriso brutale sulla faccia. Rivelano una dentatura assai strana, come quella di un carnivoro.
    Uno di loro si alza in piedi, ti squadra con i suoi grandi occhi rossi, che adesso sembrano dei fanali.
    Noti che è molto basso, alto circa un metro e venti.
    Ti indica, e con una voce cantilenante dice, inclinando la testa.
    Guardate ragazzi, è Jimmy!
    Detto questo si acquatta a quattro zampe, e corre velocemente verso di te.
    Non fai in tempo a girarti che il ragazzino si lancia su di te con un balzo e dopo essertisi attaccato alla schiena ti morde una spalla. Non una ferita profonda, ma comunque fastidiosa.
    Eseguendo un balzo all' indietro si posiziona ad una distanza di circa 2 metri da te.
    Non hai molta scelta, se non quella di cercare di affrontarlo. Il resto dei bambini si mette a semicerchio, descrivendo un' area che racchiude un' area che comprende il muro con la porta dalla quale sei entrato e il muro di bambini. Hai abbastanza spazio per effettuare uno scontro corpo a corpo. Il ragazzino, sempre a quattro zampe, comincia a muoversi sul perimetro di questo semicerchio, come se ti stesse studiando.


    Vediamo come te la cavi.
     
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  14. ~Gabry!~
     
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    Dannazione, devo inventarmi qualcosa... Ok, o la và, o la spacca.

    La spalla mi dà fastidio... ma è forse l' unica possibilità.

    Mi posiziono spalle alla porta, e attendo che mi salti addosso.

    Appena ci prova, cerco di scansarlo. Se ci riesco, sbatterà contro la porta metallica, e in quel modo, spero di lasciarlo stordito.
    Avrò quindi qualche secondo di vantaggio per attaccarlo con il machete.

    Sono pronto... avanti, vieni a prendermi!

    Edited by ~Gabry!~ - 23/6/2011, 23:20
     
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  15. LoreElite
     
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    I ragazzini che prima erano posti in semicerchio intorno a te cominciano pericolosamente ad avvicinarsi. Sono 7, più quello che era all' interno del semicerchio "umano" con te. Si avvicinano sempre di più, fino a che non ti saltano addosso. Quattro di loro ti modono alle braccia ed alle gambe, tenendoti fermo. Il morso è arrivato ad una discreta profondità stavolta. Non fino al muscolo, però. Gli altri tre tirano fuori dalle mani degli artigli affilati come bisturi, e cominciano a graffiarti sul petto e sul ventre. Stanno cercando di aprirti come una scatoletta. Senti i freddi artigli sulla pelle, che stanno squarciando. Lentamente ma inesorabilmente. Quello che sembra il loro capo si avvicina e ti guarda. Apre la bocca, e capisci che vuole morderti sul collo.
     
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20 replies since 22/6/2011, 09:23   252 views
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