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BlackieTheCat.
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Sanzioni... puoi anche dire semplicemente che saremo uccisi entrambi.
Si morse appena un labbro, cercando di non dare a vedere la sua preoccupazione... La situazione peggiorava e non aveva ancora un piano ben preciso.
Carino il comando, sembra uscito da un cartone con quel bottone enorme... Ma dove c'è un trasmettitore c'è anche un ricevitore... Sì, ma vallo a trovare ora.
In cerca di quel particolare componente, Lucio cominciò a guardare con la coda dell'occhio la museruola, sperando di vedere qualcosa di particolare, che potesse risaltare... Se avesse trovato il ricevitore avrebbe potuto danneggiarlo ed eliminare almeno il pericolo pulsante.
Già... Ma se ci fosse un dispositivo di emergenza, che fa scattare quest'arnese in caso di manomissione? Dannazione, perché è così difficile...
Un'altra idea era quella di rubare il telecomando, ma con un paio di braccia in più e chissà quali altre cose nascoste l'infermiera si trovava in vantaggio sui due... o almeno così dava l'impressione.
Posso provare a ferire la mano con il dispositivo e sperare che lo lasci andare per il dolore... Poi però dovremmo comunque occuparci di lei...
Accompagnò quei pensieri con un gesto della mano, accarezzando istintivamente la tasca dello zaino con il coltello... la loro unica difesa. E mentre quel fiume di ragionamenti proseguiva così facevano loro inesorabilmente, su quel pavimento mobile... Rinchiusi fra due recinti ferrati, come animali in gabbia... Diretti all'inevitabile macello.
E' questo il momento in cui tutto finisce? Naaa, non così facilmente... Mi vergognerei di me stesso se finisse così. Però che altro fare... se arriviamo in fondo chissà quali altre creature ci daranno il benvenuto... Se vogliamo agire dobbiamo farlo ora che c'è solo lei. Anche se siamo in trappola...
Uno sguardo alla donna, e uno ancora al compagno... Un solo sospiro a concludere quel susseguirsi di azioni...
Di toccare l'arnese non se ne parla, potrei fare del male a Mattia... Maledizione Bea, dovevamo proprio dividerci in coppie? In tre saremmo stati meglio... Appena la rivedrò mi sentirà... Se la rivedrò.
Neppure coi suoi poteri però Bea sarebbe stata in grado di fare qualcosa, in fondo non c'era la traccia di una minima pianta... Forse Claudia, ma non era il momento di fare ipotesi... Era il momento di agire, prima che fosse troppo tardi.
Se le cose van male mi dispiace, Tia...
Fu l'ultimo sussurro che Lucio rivolse al ragazzino, prima di passare all'azione... Lucio infatti estrasse con un rapido gesto il coltello da cucina dallo zaino e, approfittando del movimento rapido dato dal tappeto mobile, si lanciò contro l'infermiera spingendola nella stessa direzione dello spostamento, nell'intento di buttarla a terra per poi buttarsi su di lei... Se avesse funzionato avrebbe mirato ad infilzarle col coltello il polso della mano che teneva il telecomando, nella speranza di danneggiarle i legamenti o almeno farle abbastanza male da portarla a lasciare il telecomando... Cioè, l'intento era quello. C'era solo da sperare che non fosse più forte di lui, e che l'azione fosse abbastana improvvisa da prenderla alla sprovvista e non farla reagire in tempo.
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BeusV.
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Pare che Lucio abbia fatto la cosa giusta.
L'infermiera, presa alla sprovvista lancia un urlo acuto, perforante.
Il ragazzo riesce a buttarla a terra, e il piccolo telecomando viene scagliato via, al di fuori del nastro trasportatore.
Il mostro però non è senza difese: braccia aggiuntive fuoriescono, e le mani dalle protuberanze aguzze iniziano a graffiare il ragazzo, che si trova sopra di lei, in un abbraccio mortale.. -
RoxasH8™.
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Vaffanculo, brutta bastarda! Grida, esasperato. Uhm, cazzo, se solo potessi prendere il telecomando...
Cosa posso fare, cosa posso fare? hm... idea! Lei è un robot, no? Quindi se ci butto dell'acqua sopra forse reagisce! MUAHAH! E' la mai vendetta! Prende la piccola bottiglietta d'acqua che ha, la apre e butta l'acqua addosso al robot. Dubito che serva a qualcosa...
Vabbeh, meglio che stare qui senza fare nulla. Ma ora pensa... cioè, ora Lucio è nei guai. Cazzo. Questo è quello che posso fare. Non mi resta che sperare. Dice.. -
BlackieTheCat.
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Mi chiedevo cosa nascondesse? Ecco cosa, altre bracciaargh!
Non solo infatti l'infermiera mostrò un nuovo paio di braccia, ma le usò anche per bloccare il giovane a sè in una stretta letale, graffiandolo come poteva su tutto il corpo, lacerando vestiti e ferendogli le carni... In quello che sembrava essere un'attacco furioso dovuto alla rabbia che provava in quel momento. Fortuna volle che almeno il telecomando venne scaraventato via da loro, finendo fuori dal nastro e allontanandosi sempre più... Già, perché nonostante tutto il loro avanzare verso l'ignoto procedeva ininterrotto.
E Tia ha ancora quella maschera, deve stare attento a come si muove...
Lucio tentò di liberarsi come poteva, divincolandosi e agitandosi fra le braccia di lei, cercando di allargare con forza le braccia per allentare l'abbraccio che lo teneva prigioniero... Anche se non sapeva cosa avrebbero fatto poi, in caso fosse riuscito a liberarsi... Perché in caso contrario ci sarebbe stato poco da fare probabilmente. Ma fu un evento inaspettato ed improvviso a distoglierlo da quei pensieri... Più precisamente un'umida pioggia, proveniente dalla bottiglietta di Mattia.
Ma che cazz...
Perlomeno l'acqua nel contenitore non era abbastanza per inzupparli veramente, ma ora sia Lucio che la donna si ritrovavano bagnati e senza alcun apparente miglioramento della situazione.
A volte mi chiedo se Tia pensi prima di agire, o se abbia il cervello in sciopero... Certo che in un'altra situazione la cosa sarebbe veramente ambigua. Molto. Ma ancora una volta non è il momento per certi pensieri.
Perlomeno l'acqua gli permetteva di scivolare meglio da quelle braccia di troppo, e quello forse lo avrebbe portato a liberarsi più facilmente... Forse non era stata un'azione priva di conseguenze positive. Deciso a fare almeno un tentativo Lucio si dimenò un'ulteriore volta, con tutte le energie che aveva in corpo... sperando di riuscire a sgusciare fuori da quegli arti, o almeno liberarsi aprendo del tutto l'abbraccio.
Il poi... Beh, ci penseremo poi.. -
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L'infermiera geme al contatto con l'acqua: la sua pelle sembra sciogliersi e corrodersi, staccandosi a brandelli dal corpo, rivelando quelli che sembravano fasci di nervi e muscoli.
Si lascia sfuggire Lucio, allentando momentaneamente la presa. Ma, pochi istanti dopo, si avventa nuovamente sui due ragazzi.
Il volto è ridotto a una colante maschera di cera, dall'espressione raccapricciante e spaventosa, e il suo urlo gelerebbe il sangue nelle vene anche al più coraggioso.
Questa nuova condizione l'ha privata di stabilità, rendendo i suoi movimenti meno fluidi e immediati...
Rantolando, allunga i numerosi artigli verso i due.. -
RoxasH8™.
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Vede la sottospecie di infermiera-robot sciogliersi, e grida. Muahahah, ha funzionato, bastarda!
Aspett...ma che diavolo? Quelli sono muscoli e nervi, cioè, è un mutante? Sconvolto
Vabbeh, non sai mai cosa puoi trovarti davanti. Pensavo che fosse un robot... o forse è un robot. Però molto umanoide e con nervi e muscoli. Vabbeh. Non fece nemmeno in tempo a pensare ad altro che il mostro reagì nuovamente.
Sta' un po' fermo, brutto mutante! Grida, esasperato.
Orrendo mostro, crepa! Pensa, vedendo lo stato in cui era.
Cerca di evitare i colpi dell'avversario. Che palle, quando ti deciderai a soccombere? Pensa, sperando di non essere colpito.
Cerca di ricavare qualche idea sul come eliminarla definitivamente. Come facciamo? Hm... forse, già il fatto che i suoi movimenti siano più goffi e lenti, è l'inizio del suo annientamento. Beeeene
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BlackieTheCat.
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Finalmente... Libero!
Cat finalmente si liberò dalla presa, sfuggendone trascinandosi a terra, fra i gridi disumani della creatura... che ormai dell'umano aveva ben poco. Infatti l'acqua sembrava aver avuto un qualche effetto su di lei, ma anche se questo permise a Lucio di scappare ora lo stava paralizzando... Spaventato alla vista del viso di lei che lentamente si scioglieva di fronte al suo... E quasi sentiva come se il suo cuore stesse facendo la stessa fine, al sentir il gelido grido... Quella creatura era un qualcosa che non aveva mai fronteggiato... Non era come il kappa, o la manticora... Quella era veramente inquietante.
No... Non possiamo... Non possiamo rimanere!
A riportarlo alla realtà furono anche i gridi e i lamenti di Mattia, alquanto fuori luogo ed esasperati... E fu in quel momento che Lucio si rese conto che non poteva perdersi d'animo, o sarebbe stata la fine.
Smettila Mattia, non è il momento delle cazzate!
Cercando di non pensare ad altro che alla loro salvezza il giovane si alzò da terra e prese il polso del ragazzino, trascinandolo con forza via con sè, verso l'uscita di quel dannato ospedale... Teatro di macabri eventi.
Al diavolo le medicine, al diavolo quell'idiota! Non ne vale neppure la pena proprio...
Senti, star qui a farsi ammazzare non è il massimo, meglio scappare ora che è malmessa... Per la medicina si arrangeranno.
Decise di dirgli la cruda verità, ciò che pensava apertamente... Come sempre cammuffare i suoi pensieri era qualcosa di inutile e infruttuoso per lui, nelle situazioni d'emergenza come quella... Doveva parlare chiaro e tondo, e concentrarsi ad uscirne sani e salvi... Puntando verso l'uscita dell'ospedale, il punto in cui si erano avventatamente divisi in coppie... Senza dare neppure uno sguardo alla creatura inquietante che si trascinava alle loro spalle... Per ora preferiva cercare di dimenticarla se possibile.. -
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Ferr....rrrmi.... gorgoglia l'infermiera, che ormai di infermiera non ha più nulla, con un ringhio gutturale. Sembra piuttosto adirata, e sta cercando di recuperare terreno.
Sferra un attacco con tutta la forza che ha: con uno dei numerosi arti, colpisce violentemente in testa il ragazzino più piccolo, tramortendolo; sapeva che sarebbe rimasto stordito per qualche tempo.
Ghigna, soddisfatta, avventandosi su di lui con gli artigli puntati, ma qualcosa non va: una delle braccia, con uno scricchiolio che è di quanto più fastidioso ed inquietante ci possa essere, si stacca dal corpo, rovinando a terra, e lasciando solo un grappolo di carne marcia e colante.
La creatura pare sorpresa, tanto che si fa distrarre, lanciando un nuovo grido disumano e penetrante. I suoi occhi paiono sciolti del tutto, neri, colanti, così come la bocca, spalancata e nelle stesse condizioni.. -
RoxasH8™.
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Vede Lucio che si trascina a terra, e pensa. è fatta, non ci resta che fuggire. Sentendo quelle grida demoniache. Diamine, che fastidio...
Che schifo, si sta proprio sciogliendo... cera? Dice, osservando meglio la figura.
Chi diavolo è il pazzo creatore di questo mostro? Dice, cercando di allontanarmi da quell'umanoide.
Sente il richiamo di Lucio e si volta verso di lui. Hai ragione, s-scusa. Un po' sotto tensione, nulla di che. Ora dobbiamo pensare a scappare! Dice, porgendo il braccio a Lucio.
Sembra una missione suicida. Ma che si fottano gli altri, a rimetterci la pelle qui non ci tengo. Pensa, sbrigativo ed un po' egoista.
Sente anche Lucio un po' agitato e capisco dalle sue parole che non gl'interessa più di tanto quella medicina. Concorda con lui, dato che ora devono pensare alla pellaccia.
Hai ragione... scappiamo finché possiamo! Fa segno col collo di andare.
Speriamo di non essere di nuovo ostacolati da quella cosa, nè tantomeno ritrovarmela davanti. Gli sale un brivido sulla schiena. Creatura infernale... Si fa il segno della croce. So che è un po' fuori luogo però...
Non riesce a non voltarsi, al sentire nuovamente le parole del mostro.
Ah ah! Non ci fermeremo mai, stanne certa! Non fa nemmeno in tempo a finire la frase che il mostro lo colpisce in testa, facendolo cadere per terra. Muori, mostro... Dice, toccandosi la testa. Nota poi il mostro completamente sciolto, senza più niente di umano.. -
BlackieTheCat.
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Tia!
Aveva sbagliato a non prestare attenzione alla creatura, ed ora quella aveva colpito il compagno stordendolo... Fortunatamente però dopo il colpo sferrato l'arto del mostro cedette, cadendo a terra e marcendo... come il resto del corpo della sua ex proprietaria.
Dann...
Senza perdere troppo tempo Lucio raccolse il corpo del ragazzino e tenendolo in braccio riprese a correre, approfittando del momento di sbigottimento della creatura... Apparentemente sorpresa di aver perso il prezioso lembo di corpo... Mentre ormail il viso è come ormai sciolto del tutto, lasciando un'immagine disumana ed inquietante al suo posto... Una figura che difficilmente avrebbe dimenticato.
Ci siamo quasi, resisti...
Per la paura e il desiderio di abbandonare quel luogo le gambe del ragazzo si mossero veloci come non mai, portandolo sempre più vicino all'uscita di quel maledetto inferno... E se altro non fosse accaduto forse sarebbero finalmente riusciti ad abbandonare l'ospedale... E tutto ciò che esso conteneva. Se poi la medicina l'aveva trovata qualcun altro bene, altrimenti comunque non ne voleva più sapere nulla.. -
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Un ultimo, devastante lamento. Poi, più niente: ce l'avete fatta. Non vi resta che percorrere il lungo corridoio che vi separa dall'uscita, e poi sarete salvi. Per il momento... . -
RoxasH8™.
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Vede Lucio che lo trascina. Ce l'abbiamo fatta, eh? Fa scroccare un po' il collo e poi fa segno a Cat di lasciarlo.
Mi son ripreso, riesco a camminare. Dice, dando una piccola gomitata sul fianco di Lucio. Ero un po' scettico, pensavo di morire lì. Ed invece abbiamo distrutto quel robot! Ora devono pensare a recuperare gli altri.
Ehi, chissà gli altri ora in che situazione sono. Dice, guardando Lucio. Però vorrei evitare di essere di nuovo coinvolto in combattimenti tra mostri, eh.
Vede finalmente l'uscita dell'ospedale. Alleluja, che bello. Dice, uscendo dall'edificio.
Che hai intenzione di fare, ora?. -
BlackieTheCat.
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Per fortuna il ragazzo si riprese in fretta, tanto da manifestare il proprio desiderio di procedere sulle proprie gambe... e dato che ne sembrava sicuro, e che trasportarlo era un poco faticoso, Lucio decise di assecondarlo e di lasciarlo andare.
Per il momento sembrerebbe di sì... ma non cantiamo vittoria finché non raggiungeremo l'uscita almeno...
Fortunatamente per i due il compito non fu tanto arduo quanto potessero immaginare, ed arrivarono alla meta in poco tempo, finalmente senza attacchi improvvisi.
Gli altri... Possono essere ancora nell'ospedale, possono essere già tornati al QG... Potrebbero essere persino morti per quanto ne sappiamo. Decisamente ci servirebbero dei walkie-talkie.
Una volta raggiunta finalmente l'uscita Lucio si sentì finalmente sollevato, nonostante non fossero ancora totalmente al sicuro... Ma questo non gli avrebbe rovinato il momento. Con un leggero sospiro di sollievo il giovane si sedette su uno dei pochi gradini che componevano la scalinata d'ingresso, lasciandosi andare appoggiando i gomiti sulle ginocchia.
Probabilmente se fumassi questo sarebbe il momento in cui mi accenderei una sigaretta... Anche se in questo mondo non sentirei molto la differenza.
Si voltò poi per prestare attenzione alla domanda del compagno, richiesta decisamente più che lecita... Anche se sinceramente neppure lui era molto sicuro sul da farsi.
Io direi di aspettare un poco prima di abbandonare il luogo, per vedere se qualcuno esce bisognoso di aiuto o altro... Nel caso non si presenti nessuno ce ne torniamo di corsa al QG... Una volta là potremo organizzare una squadra di recupero se necessario.
E con questo pensiero tornò a fissare il cielo grigio e sempre cupo di quel posto, sicuro di aver visto un minuscolo bagliore nell'uscire da quell'edificio... O forse era solo la soddisfazione del momento ad avergli dato quella visione effimera ed ingannevole..
Esplorazione: Gruppo [1]Mattia/Lucio |
