Missing home?

Role libera, aperta a tutti

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  1. IDSeeker
     
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    Tutto sommato si cercava solo di abbassare un po' la pressione. Chissà da quanto tempo le persone presenti nella stanza stavano combattendo, mentre lui era lì da appena un paio di giorni. Non aveva il diritto di rovinare la festa agli altri con i suoi interventi troppo seriosi. Lore ribadì il suo concetto secondo cui non vi era assolutamente da fidarsi dei Ricognitori. M esaminò più e più volte le sue parole: in fondo egli si trovava lì da più tempo del ragazzo ed aveva visto sicuramente molte più cose di quante quest'ultimo ne potesse immaginare. Anche Lucio pareva essere d'accordo, anche se aveva espresso il suo pensiero in modo più pacato. In quel momento entrò un'altra ragazza, che dopo aver squadrato con uno strano sguardo il nuovo arrivato, si presentò come Beatrice. Gli altri la salutarono; curioso il "saluto" di Cat, che emise un miagolio, probabilmente per via del suo soprannome.
    "Ciao anche a te, io sono M..."
    disse il ragazzo con tono cordiale. La ragazza sembrava di buon umore, per fortuna. M non avrebbe voluto cominciare una discussione anche con lei. Voleva solo dire la sua e nient'altro. Fu a quel punto che Lena chiese perché il ragazzo non aveva usato la prima, ma la seconda persona plurale per riferirsi alle persone salvate dai Ricognitori. Anche Lore, che aveva appena finito di dire la sua sui Ricognitori, sembrò interessarsi all'argomento. M trasse un profondo respiro e chiuse gli occhi, cercando le parole adatte a spiegare quello che gli era successo nel modo più semplice e veloce. Un attimo dopo, riaprì gli occhi e disse semplicemente:
    "Beh... in sostanza: io mi sono salvato da solo. Il Ricognitore si è limitato ad accompagnarmi qui dopo che io avevo finito con... credo che fosse il Cupo Mietitore travestito da bella ragazza, anche se non ne sono completamente sicuro... è successo un bel casino: fantasmi depressi, tombe e nebbia ovunque; cose così..."
    Il ragazzo si portò una mano al mento, chiedendosi quanta fortuna avesse avuto appena il giorno precedente. Decise di omettere quello che Black Hat gli aveva detto in macchina subito dopo il "salvataggio" e anche l'apparizione di Hope.
    "La morale comunque è: mai perdere la speranza. Io di certo non lo dimenticherò tanto facilmente... spero di non essere invadente se vi chiedo: cosa avete fatto o affrontato quando vi siete appena risvegliati?"
    concluse con il tono di uno che aveva appena chiesto la cosa più normale del mondo.
     
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    Lore ribatté qualcosa sui Ricognitori. Beh, aveva ragione: si trovava d'accordo con lui. Non disse niente, ma annuì, come a dare il suo assenso al ragazzo.
    Prima che potessero continuare la conversazione, Bea spuntò dalla porta, raggiungendo i ragazzi sul divano. Lena la salutò accennando un sorriso; le era sembrato che avesse un'espressione strana, ma non ci fece troppo caso... Forse era solo stanca, come loro.
    Anche Lucio dissentiva con il nuovo arrivato. Iniziavano a punzecchiarsi come due compagni di scuola che non vanno d'accordo... Sperò non finisse il tutto in un vero litigio: era l'ultima cosa che avrebbe avuto voglia di sopportare. Di solito, evitava i litigi perché la seccava gestirli.
    -Sì, Bea, stavamo interessandoci alle preferenze sessuali degli amici Ricognitori. Mi sembrava anche un argomento interessante- aggiunse, con un sorrisetto ironico, anche se nella sua voce non c'era traccia d'ironia... almeno, in quel momento.
    Ascoltò poi il breve racconto del nuovo Risvegliato, cercando di immaginarsi gli avvenimenti. Era strano: tutti quelli che aveva incontrato fin'ora, avevano sempre avuto bisogno dell'aiuto dei Ricognitori... Forse, a volte accadeva anche questo: dopotutto, Nowhere era un posto bizzarro.
    Tutto questo accrebbe la sua voglia di girarlo ed esplorarlo da cima a fondo.
    -Beh, io mi sono svegliata in città, mezza nuda in una stanza da letto vecchia e polverosa, ho trovato un vestito, sono stata incantata dalla musica di un pianista mostruoso, e sono stata salvata da un fanciullo biondo con una motocicletta super figa. Tutto regolare- riassunse, buttandola sull'ironico, come suo solito (ecco, adesso lo era); la verità era che il suo Risveglio l'aveva coinvolta emotivamente, per ovvi motivi, e non aveva voglia di mostrarsi tenera davanti a così tante persone.
    Sospirò, impercettibilmente, facendosi seria; questi erano i momenti in cui si chiudeva a riccio.
     
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  3. BlackieTheCat
     
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    Lucio notò con piacere che l'amica stesse supportando l'argomento satirico, mostrandosi per altro interessata alla cosa... Anche se non era chiaro se ci fosse ironia o malizia in quelle parole.
    Sarei interessato anch'io se ci fossero ricognitrici donne da queste parti, anche se le esponenti femminili di noi Risvegliati non sono per niente male, anzi. Suppongo però che sia il brivido di scoprire se con i ricognitori funziona allo stesso modo... Chissà, magari veniamo a scoprire che si riproducono per conto loro.
    Il nuovo arrivato poi rispose ai dubbi presentati, precisando di essere stato più raccolto che salvato... Un pò come era successo a Lucio in fondo.
    Per quanto Tiger volesse mettermi paura, quel Kappa era certamente più amichevole di tutte le creature incontrate finora...
    Al parlar di Lena riguardo un biondino con motocicletta superfiga, Cat non potè fare a meno di immaginare che fosse stata salvata da un Cloud versione ricognitore... E data la particolarità di quel mondo non era neppure un'ipotesi da scartare.
    Se quel tuo fanciullo aveva i capelli a punta e portava uno spadone credo di averlo già conosciuto... Anche se di certo non mi aspettavo di incontrarlo qui a Nowhere.
    La sua risposta aveva un accento di ironia, seguendo la corrente che la ragazza aveva già fatto partire... Anche se poi parve quasi cambiare atteggiamento, facendosi di colpo più seria.
    Il mio Risveglio è stato più tranquillo, ho colloquiato con un Kappa e poi sono stato raccolto da un Ricognitore stile armadio... Un pò come è successo a te, insomma. Nessun vero salvataggio.
    Del resto neppure lui aveva avuto particolare bisogno dell'aiuto dei Ricognitori, se non per raggiungere il QG ed orientarsi in quel posto. Il suo sguardo però si spostò verso Bea, ricordandosi di come gli avesse parlato del suo Risveglio... E di quanto l'avesse segnata e sconvolta.
    Ma basta parlare di Risvegli, di certo non è un gran bell'argomento. Piuttosto... Non hai qui i tuoi famosi biscotti, Bea?
    Sapeva che all'appello dei racconti mancava ancora Lore, ma con un cenno del capo cercò di fargli capire che lo stava facendo per evitare spiacevoli ricordi alla compagna, sperando che il ragazzo per questo non si sentisse escluso o altro... Non gli andava di crearsi nemici, in un ambiente fragile come il loro.
     
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  4. LoreElite
     
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    Lore capì benissimo cosa Lucio intendeva. Aveva già visto Bea commuoversi parlando del modo in cui si era Risvegliata: probabilmente il suo Risveglio l' aveva segnata emotivamente, o era stato particolarmente brutto. Di sicuro più brutto del suo, nel quale si era principalmente incazzato come una iena e aveva soltanto giurato di tornare in quella chiesa, una volta.
    Fece quindi un cenno di risposta a Lucio, sperando che che capisse che aveva recepito il suo messaggio.
    Si ma adesso come svio la conversazione? Cibo. Qui nessuno mangia da un pò, e volendo potrei intavolare qualcosa.
    Si buttò, quindi, sul discorso inerente il cibo.
    A proposito di biscotti... a voi non manca la pasta? Un gran bel piatto di pasta, magari al ragù... o meglio ancora al pesto....
    A me un sacco...
    Sapeva che il discorso in cui stava incorrendo era alquanto inutile, dato che i sapori in quel luogo erano praticamente ovattati e non sentiva il bisogno di mangiare da praticamente quando era arrivato. Lo avrebbe fatto solo per gola.
    In effetti un pò gli mancavano i vecchi clichè di "casa"... Ora si mangia, ora si dorme, ora ci si fa una bella doccia... così.
    Anche se continuava a farsi praticamente quasi sempre la doccia, il rito della tavola era qualcosa che mano a mano aveva perso, come il sonno.
    Nel frattempo, notò che anche Lena era diventata seria e cupa, probabilmente per quanto riguardava il suo risveglio. Forse anche lei era come Bea, e forse fra di loro c'erano più cose in comune di quanto potesse immaginare.
    Innanzitutto erano entrambe state emotivamente segnate dal loro Risveglio per chissà quale motivo.
    Vorrei avere di nuovo fame...
    Quel desiderio si espanse nella sua testa come una flebile voce che chiama la madre in una stanza con l' eco. Praticamente gli stava scombussolando il cervello, e Lore riusciva a sentirlo chiaramente. Riuscì però a nasconderlo dietro un sorriso, poichè non voleva far tirare giù di morale le ragazze.
    Ma dimmi, Marcello, come hai scoperto quel... hem... curioso taglio di capelli? Voglio dire, non per offenderti o nulla, è solo un pò.... P-particolare?
    Maledetto stronzo ma guarda te se quando arrivi c'è bisogno di far incazzare tutti....
     
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  5. IDSeeker
     
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    Lena e Lucio risposero all'interrogativo di M. La ragazza aveva avuto in risveglio molto più movimentato di quello del ragazzo, mentre Cat aveva avuto una semplice chiacchierata con... una Kappa era una creatura del folklore giapponese: si riferiva a quella? Conoscendo quel mondo, probabilmente si. Un rapido cambio di argomento sul cibo, con scambi eloquenti dagli altri due ragazzi fece capire a M che forse quello non era un argomento adatto ad una conversazione spensierata. Questi recepì il messaggio anche se non era diretto esplicitamente a lui e non indagò oltre su quell'argomento. Lucio, pur di dire qualcos'altro, cominciò a parlare di biscotti. Lore, andandogli dietro, chiese se a qualcuno mancassero i sapori del mondo reale. Purtroppo, o per fortuna, M era lì da troppo poco per capire veramente il significato delle sue parole, nonostante avesse già letto sul Diario che i bisogni primari non esistono più in quel mondo. Quando poi Lore chiamò Marcello, il ragazzo si girò, ormai arreso al fatto che non dicendo il suo nome aveva implicitamente dato il consenso a tutti di chiamarlo come meglio andava loro. Non c'era nulla di male in fondo, ma magari alla lunga avrebbe stancato; soprattutto se tutti cominciavano a chiamarlo con un nome diverso. Però chissà? A pensarci bene non sembrava troppo male come cosa: il suo vero nome non sarebbe venuto fuori comunque e si sarebbe divertito a testare la fantasia dei suoi nuovi compagni di prigionia in quel mondo. Facendo finta che fosse veramente il suo nome, M girò lo sguardo per ascoltare cosa Lore aveva da dire. Egli gli chiese come mai portasse dei capelli così bizzarri. M fece un sorriso; un sorriso semplice che non nascondeva nessuna malizia dietro di esso. Subito rispose:
    "Se tu mi chiedi questo, allora dovresti anche chiedere a Lucio come mai il suo soprannome è proprio Cat, o come mai Lena vuole rimanere a terra nonostante siamo tutti seduti sulle poltrone... e noi dovremmo chiederti perché ti vesti con le borchie e con la maglietta di una band... Tutte queste cose sono "particolari" dopotutto, no?"
    disse con tono quasi divertito
    "Ma in fondo cos'è normale in un mondo fatto di morte ed apatia?"
    Voleva buttarla sull'ironico con l'ultima domanda, ma gli uscì più seriosa di quanto volesse.
     
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  6. BeusV
     
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    Sembrano tutti piuttosto scazzati...
    L'aria era piuttosto tesa. Il tipo dal nome strano poi non migliorò la situazione.
    Alla parola "risveglio" puntò i suoi occhi verdi sul tipo, con fare non propriamente gentile.
    Non aveva voglia di parlare di certe cose. Oramai il risveglio era argomento di uso comune... Tra un po' ci si poteva rimorchiare le ragazze.
    I gusti sessuali dei ricognitori forse era un argomento migliore...
    Fortunatamente, Lucio cambiò discorso.
    Che ragazzo... Se non ci fosse dovrebbero inventarlo. Speravo che qualcuno cambiasse discorso...
    Sorrise a quest'ultimo scuotendo la testa.
    Non li ho certo portati, sono in cucina... Proprio dove si può trovare la pasta e gli ingredienti per prepararla, se qualcuno qui non fosse così pigro da non cercare nemmeno...
    La battuta, rivolta a Lore, non era detta in tono acido quanto divertito. Al contrario di tutti gli altri, era piuttosto tranquilla.
    Il discorso poi mutò sul taglio di capelli del tipo dal nome improponibile.
    Marcello?! Quanta cattiveria certi genitori!
    Cioè io non vedo niente di strano nel sedersi per terra, è una cosa normale... E non tutti siamo bizzarri, anche se credo che ognuno possa spiegare il perchè di ciò che ti ha particolarmente colpito.
    Lo sguardo le cadde su Lena, e la sua empatia le fece capire subito che la ragazza non era molto disposta a parlare. Certamente le dispiaceva, ma bene o male conosceva il suo carattere, e forzarla a parlare sarebbe stato inutile.
    Tu poi sei più strano di tutti se vogliamo metterla in questi termini... Già non vuoi dirci il tuo nome, il che mi pare assurdo, e poi tiri fuori queste frasi da discepolo di Shopenhauer...
    Da quanto tempo non pensava alla filosofia... eppure insieme a Storia dell'Arte e Letteratura era una delle sue materie preferite.
    Sarebbe bello avere i miei libri qui...
    Era assurdo pensare che anche un oggetto poteva mancarle.
    C'è bisogno che ricostruisca qualcosa qui, anche se pare che questo stia iniziando...
    I sentimenti era tutto ciò che rimaneva loro.
    Se dovessimo rimanere qui per sempre... Beh, almeno staremmo bene insieme no?
    Notava però una certa tensione, specie tra Lore e il nuovo venuto.
     
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    Drizzò la testa, alle parole di Lucio.
    -Che? Cloud è qui e non sono stata avvertita?- fece, seria, ma con tono piuttosto leggero, -Pretendo che venga a scusarsi personalmente-.
    Si rese conto in quel momento che si era sinceramente rotta le palle di fare la seria, depressa e incazzata col mondo. O coi mondi. Insomma, basta.
    Sorrise subito dopo, un sorriso sincero. Normalità, normalità... Era questa, ormai, la sua normalità: parlare con gente non più tanto normali di cose che per loro, prima, erano state normali. Beh, le piaceva. Dopotutto, lei odiava, la normalità. A volte.
    Poi, sempre Lucio parlò del suo Risveglio. "Un Kappa..." pensò tra sé, sorridendo sognante, il mento posato sulle ginocchia.
    -Ma che carino! Voglio vederlo anch'io- esclamò, guardando Cat con aria invidiosa. Poi, quasi subito dopo, l'argomento cadde bruscamente nel vuoto, deviato dal ragazzo stesso... Aveva fatto un cenno a Bea: forse il suo Risveglio non era stato rose e fiori, e Lucio lo sapeva. Beh, poteva capirla.
    Si parlò, poi, di biscotti, e pasta al ragù.
    -Io mi farei un Big Mac. Qui. Ora- rispose, con aria grave. Le mancavano, quelle cose... Le mancavano davvero. Ma era solo questione di tempo, si disse; si sarebbe abituata. Si adattava in fretta. Anche se non ne era poi così sicura, in fondo... Ma si convinse che fosse così.
    Lore disse qualcosa sul taglio di capelli del nuovo. Lo guardò di nuovo: come aveva già detto, le piacevano, quei capelli, ma lei aveva gusti piuttosto particolari, quindi non faceva testo. Ma non era tipo da badare a queste cose, anche se, a volte, poteva non sembrare; lei era alla ricerca costante di qualunque cosa non fosse regolare.
    "Di nuovo, eccoti accontentata, stronza" pensò, sarcasticamente.
    L'argomento cadde sulle stranezze. Pensò di rispondere alla frase indirizzata a lei, ma Bea, in un certo senso, la precedette, e non sentì il bisogno di aggiungere altro.
    Aggrottò leggermente la fronte alla frase vagamente pessimistica del nuovo.
    -Cazzo, tesoro, siamo allegri, ah?- commentò, sopracciglio alzato, ma niente tono critico.
    Ridacchio alla citazione di Bea sul filosofo. Le ricordò la scuola, e quando le piacesse studiare certi argomenti... Le mancava. Mai pensava che l'avrebbe detto, ma... quanto avrebbe voluto studiare ancora quelle cose... I suoi quadri e i suoi artisti... I suoi letterati e autori per i quali si prendeva temporaneamente una cotta...
    "Loro sono i miei amanti", diceva sempre ai suoi amici, ridendo, "sono intelligenti, adulti, e non rompono i coglioni. Veri uomini".
    Amarezza. Di nuovo.
    "Oh, ma che coglioni!" pensò, rivolta a sé. Si era detta basta ai tormenti, e basta sarebbe stato.
    -Io odio il normale- aggiunse, guardando distrattamente un punto vuoto sul tappeto, -se mi dici che non sono normale, mi fai un favore. Ho sempre voluto sposare un elfo o un alieno quando tutte volevano sposare un Backstreet Boy-. Il suo intervento non aveva senso, ma lei sparava spesso frasi così, alla rinfusa, come se fosse sovrappensiero e parlasse con se stessa.

    Edited by Eiko Quinn - 17/8/2011, 02:38
     
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  8. BlackieTheCat
     
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    -Se oltre a Cloud qui c'è anche Lightning allora protesterò anch'io, in quanto non si sono fatti vedere affatto al nostro arrivo.-
    Il discorso seguì il suo input sui biscotti, e proseguì su una linea fatta di pasta e panini... Facendo tornare in mente i deliziosi pasti consumati nei ristoranti cinesi.
    I nostri bisogni saranno ridotti, ma ho una fame... Forse più gola che fame, ma non cambia nulla.
    Lore poi domandò al nuovo arrivato riguardo i suoi capelli, scatenando in lui una reazione un poco contrariata... Senza contare il suo passare ad argomenti più pesanti e deprimenti.
    -Qui nulla è normale, certo... Già noi potremmo essere considerati anomalie per questo mondo... Come ben sapete anche voi noi non dovremmo essere qui. Basti questo a dire quanto sia anormale la nostra esistenza... Ma sinceramente ne sono felice, adoro l'anormalità... La normalità sarà pure più tranquilla, ma a lungo andare stanca, non da soddisfazione... Non stimola la mia curiosità.-
    Concluse poi il discorso con una risatina, legandosi per gioco i capelli per farne una piccola coda, con l'elastico che teneva al polso.
    -Chissà, forse è questo mio desiderio che mi ha portato qui... Forse in realtà c'è un motivo per cui proprio noi siamo finiti qui, qualcosa potrebbe legarci... Dannazione, sono troppo curioso... Ho bisogno di risposte.-
    Si alzò poi dal divano su cui era seduto, donando pochi secondi di sguardo ai presenti e allontanandosi verso l'uscita del salone.
    -Io vado a prendermi da bere... Se volete qualcosa ditemelo che così porto tutto in un viaggio.-
    E aspettandosi numerose e diverse richieste, Lucio estrasse nuovamente dalla tasca il taccuino e la penna, pronto a segnare tutto ciò che i compagni gli avrebbero domandato.
     
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  9. LoreElite
     
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    Per fortuna i discorsi che con Luare qualcosa di utile pure luicio era riuscito ad organizzare furono sufficienti per sviare Marcovaldo dal tema Risvegli, anche se lui di tutta risposta, replicò con una frase sul filosofico andante.
    Per la serie spariamoci, tanto poi si stianta.
    Beh, mio caro Marcondirondirondello, come dice bene anche Lucio, qui di normale -come spero tu abbia notato- c'è ben poco, e forse è proprio per il fatto della nostra passione per lo straordinario che adesso siamo tutti qui... Ma è solo un' ipotesi.
    Disse, alzandosi dalla sedia.
    A quel punto Lucio propose di portare qualcosa dalla cucina per tutti, e da bravo cameriere si sfilò il taccuino dalla tasca legandosi i capelli.
    Lucio, ti accompagno io!
    Un pò per togliersi dalle balle di Mosè, un pò per voler fare qualcosa di utile pure lui.
     
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  10. IDSeeker
     
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    Tutti furono concordi con M sul fatto che ognuno è fatto a modo suo, anche se dal tono sembravano contrariati, chi più chi meno. Forse le sue parole erano troppo pesanti per reggere in quell'atmosfera, tutto sommato, allegra? La successiva ipotesi di Lucio fece riflettere M:
    "Magari è davvero così... potrebbe essere un passo avanti verso la liberazione da questo mondo..."
    In quel momento Lucio si alzò e chiese se qualcuno volesse da bere, tirando addirittura fuori il taccuino per riuscire a ricordarsi delle ordinazioni. Lore lo seguì a ruota, forse per prendere una boccata d'aria dopo quella conversazione che evidentemente lo aveva seccato oltre misura.
    "Ti ringrazio, ma non voglio nulla in questo momento"
    disse con tono cordiale. Poi, una volta che le ragazze avevano fatto la loro ordinazione, voltò l'attenzione verso di loro
    "Allora... cosa fate voi per passare il tempo in questa dimensione?"
    chiese per fare un altro po' la conversazione. Diede un'occhiata alle numerose librerie presenti nella stanza
    "Io penso che mi darò alla lettura, visto che sia il tempo che la materia prima non sembrano mancare qui..."
    disse distrattamente.
    "Chissà? Magari da qualche parte c'è scritta qualche informazione utile a toglierci da questa situazione..."
    concluse mentre pensava ancora a quanto tempo avrebbe impiegato a leggere tutti quei libri.
     
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  11. BeusV
     
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    Io volevo sposare Jack Nicholson quando le altre volevano fidanzarsi con quel tipo orrendo di Gossip Girl...
    Effettivamente, a livello di gusti differiva anche lei dalla massa... Le erano sempre piaciute le cose, le persone passate dal lato oscuro, alla parte negativa che ognuno ha.
    Guardò poi Lucio indossare le vesti del cameriere, con tanto di taccuino delle ordinazioni.
    Con un sorriso gli chiese di portarle del thè alla pesca.
    Anche Lore, oltre a cambiare il nome del nuovo venuto, decise di sloggiare, e questa era una cosa positiva.
    Speriamo se ne vada anche M... Così da poter rimanere con Lena.
    E invece no.
    Proprio no.
    Non solo il tipo non dava l'intenzione di voler schiodare, ma addirittura sembrava che volesse rimanere ad esaminare i libri.
    Di bene in meglio...
    La sua domanda poi era perlopiù ASSURDA. In quella situazione pensava di avere dei "modi di passare il tempo"?
    Cerchiamo di non essere ammazzati da mostri, ci interroghiamo sul se e come tornare a casa, litighiamo spesso... Benvenuto al Campeggio Nowhere... Spero sia di tuo gradimento.
    Sospirò. Non le sembrava il caso di attaccar briga.
    Non facciamo niente di che... Stiamo insieme, ci diamo una mano l'un l'altro... Prepariamo biscotti, al massimo. E non sperare di poter leggere quei libri. Non c'è niente di comprensibile.
    Ci avevano perso la speranza un pò tutti, dietro quei libri.
     
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    -Io non credo- fece, rispondendo alle supposizioni di Lucio, -Non credo sia così... Nessuno esaudisce i tuoi desideri. Nessuno. E ci sono tipo sei miliardi di abitanti sulla Terra: non ho la presunzione di ritenermi così speciale perché qualcuno scelga proprio me. Io credo che sia un caso-. Ma ci credeva, poi, al caso? Si scompigliò i capelli con una mano, pretendendo di metterli in ordine; ormai, ci aveva rinunciato.
    Si voltò verso Bea, con un sorrisetto sulle labbra. -Ahah, grandissima! Io una volta ho affermato che, qualunque uomo dovessi avere nella mia vita, l'avrei sempre amato meno di Spock- fece, sempre ridacchiando. Si sentiva anche un po' cretina, ma cercò d'ignorarlo.
    Volse il capo, poi, in direzione di Lucio, che domandava loro se volessero qualcosa.
    -Per me un Cosmopolitan, signorina- scherzò, -Ma forse è un po' presto... Mi accontento di qualunque cosa alcolica riesca a trovare-.
    Per evitare i pensieri negativi, stava cercando di non pensare affatto, ma questo aveva dei grandi risvolti negativi: infatti, l'unico modo per riuscirci, era parlare a raffica. Oppure poteva tenere l'argomento su qualcosa di stupido.
    Rise al nuovo appellativo di Lore per M, non per schernire quest'ultimo, ma perché trovava divertente la situazione in sé. O forse, stava perdendo la ragione, e il solo suono di una parola come Marcondirondirondello la faceva ridere. Divertente. Nonsense.
    Poi, anche Lore si alzò, seguendo Lucio. Si ritrovò da sola con Bea ed M.
    -Ci stavo pensando anch'io, ma la maggior parte dei libri che ci sono qui sono una cosa assurda, come dice Bea- disse, in risposta al ragazzo. -Comunque, non facciamo niente di che, di solito. Se fosse per me, mi farei portare in giro per Nowhere dai Ricognitori o chiunque altro sappia muovercisi. Chissà che posti ci sono, che non abbiamo ancora visto...-. Sentiva gli occhi illuminarsi, mentre parlava, perdendosi nei suoi pensieri. Dio, quanto lo sperava... Lo sperava davvero.
    "Ma che cosa, poi? Che cosa credo di trovare?".
    Scosse la testa, impercettibilmente.
    -Però c'è una palestra, e un laboratorio. Cazzo, quanto vorrei saperci fare qualcosa di utile, in quel laboratorio...! Ma il massimo che posso fare è farlo saltare in aria-. Sorrise, questa volta non fra sé. Il laboratorio le ricordava sua madre, quando andava a trovarla al lavoro, e come le piaceva girovagare per la farmacia, per i corridoi della clinica, e, appunto, per il laboratorio, dove lavorava.
     
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  13. BlackieTheCat
     
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    Ripose il notes e la penna dove li aveva presi, dato che non solo le ordinazini non erano nulla di ché, ma erano pure poche dato che Mister M non voleva nulla e Lore era deciso a seguirlo.
    E dire che speravo di farmi un giretto da solo, ma vabbé... Gioco di squadra, Lucio.
    Sorrise poi a Lena, rispondendo alla sua frecciatina con la stessa voglia di scherzare, senza nessuna cattiveria.
    Ricorda di non prendere mai in giro chi ti porta da bere o da mangiare... Non puoi mai sapere cosa succede alle ordinazioni prima che queste giungano a te.
    E con questa ultima affermazione i due designati al beveraggio raggiunsero la cucina, tornando poco dopo con le bevande richieste, e forse anche di più. Lucio infatti portava il thé alla pesca e la bottiglia di whisky misterioso della volta scorsa, mentre Lore aveva con sé un numero maggiore di bottiglie dai contenuti più svariati... E negli occhi aveva uno strano luccichio.
    Dunque... Il thé era per Bea, mentre tu Lena puoi scegliere... C'è il whisky del mistero, oppure Lore preparerà per te un cocktail con le sue mistiche capacità baristiche.
    Passò la bottiglia di thé fresco alla ragazza, per poi lasciare l'altra bottiglia con le altre che Lore aveva portato in salone... Sperando che non preparasse qualcosa di esplosivo.
     
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  14. LoreElite
     
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    ORA SI CHE MI DIVERTO!
    Lore era tornato con ogni bottiglia di alcolico possibile ed immaginabile. Vodka, Rum, Assenzio,Cognac.... In più si era portato altre cosucce, come un tagliere, un coltello, limoni, zucchero di canna e menta.
    Lucio gli aveva dato del "magico barista"
    Si un nuovo gioco della clementoni...
    Frena frena frena io mi diverto a fare cocktail, ma so farne molto pochi... e i dosaggi spesso me li invento di sana pianta.
    Disse ridacchiando. Sperava almeno di riportare il buonumore in quella sala.
    Spero solo che non mi incasini con il fatto del sapore... ma mi sa che ci sarà molto da accontentarsi.
    Dopo aver "apparecchiato" sul tappeto, creando così un piccolo angolo bar, con aria soddisfatta si mise a sedere a gambe incrociate e braccia conserte dietro a quella muraglia di bottiglie che aveva tirato fuori sia dalla borsa si a da un sacchettino preso in cucina.
    Se volete qualcosa ditemelo e vedrò cosa posso fare... poi si passa alla proposta " della casa"
    Disse, con tono scherzoso. Era intenzionato a portare il buonumore fra quei quattro divani.
     
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    Artificial Flower's Lullaby

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    Lily raggiunse il dormitorio velocemente, pregustandosi già l'acqua fresca che lavasse via tutto quel sangue puzzolente. Negli armadi trovò degli asciugamani, ne prese un paio poi si diresse verso il bagno, al momento vuoto, e toltasi in fretta quella ridicola uniforme aprì l'acqua e vi si lanciò sotto come tra le braccia di un amante.
    Finalmente... sospirò, poi cominciò a strofinarsi e a cancellare le macchie. Si prese tutto il tempo necessario, voleva fare un lavoro fatto bene, e dopotutto... Lì il tempo non scorreva, no?
    Impiegò una mezz'ora buona prima di autoproclamarsi pulita e uscire, avvolgendosi subito il corpo e i capelli e lasciando lì le vesti sporche.
    Umh... Magari non qui in mezzo, dai...
    Trovò un bidone dell'immondizia e vi cacciò tutto dentro, sperando nessuno si lamentasse per la mancata raccolta differenziata. Poi tornò dagli armadi che aveva visto prima, e cominciò a frugarvi dentro; la sua ricerca la portò ad ottenere una gonna nera corta abbinata a stivaletti e alle sue amate autoreggenti. Una maglietta bianca, degli anfibi e gli immancabili codini completarono il tutto, e Lily cominciò a sentirsi decisamente meglio, ora che era pulita e indossava qualcosa che le piaceva.
    Ok... Cosa aveva detto? Sala comune?
    Uscì dal dormitorio lasciando gli asciugamani su un letto che le sembrava libero, poi tornò nei corridoi. C'erano delle indicazioni, ma soprattutto c'erano delle voci allegre, di ragazzi e ragazze, e questo la confortò. Le seguì fino a raggiungere una sala dai colori chiari, occupata già da cinque persone intente a chiacchierare e scherzare fra di loro.
    Si bloccò sulla soglia, mentre li osservava: ecco il suo antico nemico, la timidezza!
    Ok... Vediamo di andare avanti, va bene? Come prima impressione vorrei dare qualcosa di diverso da "quella che sta ferma lì sulla porta come uno stoccafisso"!
    Fece un bel respiro e sorrise, entrando nel salone, ed esclamando a voce non troppo alta:
    Ciao a tutti! Sono Lily, l'ultima arrivata. Posso unirmi a voi?

     
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69 replies since 14/8/2011, 21:25   890 views
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