Missing home?

Role libera, aperta a tutti

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  1. IDSeeker
     
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    Alla fine fu Lily ad andare a prendere del cibo. Tornò dopo qualche minuto con pane, marmellata e patatine, che D si divorò in un lampo. Finalmente M stava cominciando a riprendere il controllo del proprio corpo dopo la, almeno per lui, shockante rivelazione di D. Fu a quel punto che quest'ultimo, spinto da un raptus di pura follia, prese per il collo Lena e l'appese al muro con una velocità tale da risultare quasi inumana. M si alzò in piedi di scatto per fare qualcosa, ma dopo qualche secondo D la rimise giù facendole le sue più sentite scuse, in un momento di lucidità autocritica. Lena, che stranamente non sembrò risentire più di tanto dell'esperienza appena vissuta e dimostrando una calma che non sembrava possibile associarle date le sue precedenti uscite, soprattutto contro la stessa persona che ora avrebbe dovuto essere punita per quello che aveva appena fatto, gli chiese con il tono serio cosa stesse realmente accadendo in quel luogo dimenticato da Dio; cosa stesse accadendo a loro. Forse aveva capito che arrabbiarsi portava solo a spiacevoli conseguenze e quindi aveva deciso di cambiare approccio. M non si rimise a sedere, ma comunque decise di rilassare i muscoli che erano pronti ad agire fino ad un attimo prima ed incrociò le braccia con un gesto veloce. Ora era veramente curioso di sentire cosa avrebbe risposto il folle energumeno.
     
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    D poteva mangiare, e lo dimostrò ingurgitando a velocità supersonica ciò che Lily gli aveva portato, dichiarando che tutto sapeva di cartone; a quella notizia la ragazza smise di pensare a quanto schifo dovessero fare le patatine con la marmellata.
    Ok... Vita salvata...
    Ignorò le parole del ragazzo che assicurava di sdebitarsi per il favore, e si allontanò per tornare a sedersi sul divano.
    Umh, anzi no! Mi faccio un drinkino... Vediamo cosa c'è, tanto potrei pure spararmi tre Angeli Azzurri che non sentirei niente...
    Sentì in quel momento un rumore soffocato che la portò a girarsi di scatto; quello che vide le fece strabuzzare gli occhi e dimenticare completamente l'alcool: D teneva Trinity per il collo, con la schiena contro il muro, e aveva un lampo di follia omicida negli occhi che lasciava presagire una brutta fine per la povera ragazza.
    Merda! Ma non posso girarmi un attimo che questi si pestano! Ok, ok, calma, che faccio?
    Si guardò intorno per cercare qualcosa di contundente, magari lo scettro con cui aveva pestato la lucertola, ma si ricordò dopo che l'aveva lasciato su uno dei letti liberi dopo che si era fatta la doccia. Si ripromise di andare a recuperarlo e di non separarsene mai, in attesa di sostituirlo con un'arma più degna di questo nome.
    Stava per decidere se allontanarsi, magari per chiamare qualcuno, oppure avventarsi su D e liberare Trinity, quando la situazione si risolse apparentemente da sola. Il folle individuo si calmò, lasciò andare la sua vittima e le chiese persino scusa in tono sinceramente contrito.
    Lily sbatté le palpebre più volte, mentre la ragazza si riprendeva dall'aggressione e con tono stranamente calmo chiedeva cosa stesse succedendo.
    Woo-hoo, a quanto pare abbiamo un Akito/Agito pure qui, e non solo in Air Gear... Fantastico... Beh, d'altronde penso sia normale uscire di testa in situazioni di stress dove rischi la pelle un giorno sì e l'altro pure, in un mondo assolutamente anarchico...
    Però era interessata ad un'eventuale storia di fondo; si avvicinò a Trinity, pur non perdendo mai di vista D, e le chiese:
    Stai... Bene? Tutto a posto?
    Poi guardò l'altro, lo trovò davvero dispiaciuto, e chiese la stessa cosa anche a lui.
    E tu? Ti è passata... Qualunque cosa tu avessi?
     
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  3. Coso \m/‚
     
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    La situazione, che era tornata sotto controllo, si fece leggermente più calma. Decise quindi di portarsi al fianco di Lena, mettendosi in ginocchio, guardando i movimenti di Mark e Lily con preoccupazione, cercando di capire cosa volessero fare per intervenire, o solo per percepire le loro intenzioni. Poi Lily parlo con Lena e D, ed allora egli le rispose
    Non preoccuparti per me, preoccupiamoci per lei
    Volse lo sguardo nuovamente a Lena, porgendole la mano per tirarla in piedi, gettando di tanto in tanto occhiate a Mark per tenerlo sotto controllo
    Ricorda la missione
    Tranquillo
    Vedete non c'è molto da dire in realtà su Nowhere, non so se Claudia ha detto qualcosa, ma dobbiamo darcida fare per cercare una via verso il mondo normale. Ci sono diversi modi per farlo, ma non ho ancora scoperto nessuno di questi. Al momento vi basti sapere che creature da ogni universo stanno arrivando qui, volenti o nolenti, a causa di un piccolo collasso della barriera dimensionale che è Nowhere
    Non parlare troppo
    Osservò i tre ragazzi, prese una pausa e poi continuò, cercando di mantenere sotto controllo la situazione, continuando a far saettare il suo sguardo fra i tre, sicuro che qualcuno avrebbe tentato di colpirlo prima o poi
    In questo mondo... lo spazio e il tempo sono distorti, come se fossero... morti. Non so cosa ci accada, lentamente, molto lentamente ci spegniamo, riducendoci piano piano ad involucri ambulanti. L'unica cosa che ci rimane sono le emozioni, ma anche quelle sono molto sbiadite... Una sorta di mondo in bianco e nero con solo il bianco o il nero, capite?
    Vai piano...
    Continuò,interrompendosi nuovamente osservando gli sguardi dei suoi interlocutori, sperando che non avessero intuito cosa gli frullava per la testa, considerando che il rischio che stava correndo nel parlare era alto, poteva benissimo sfuggirgli qualche informazione importantissima senza che se ne accorgesse, e allora sarebbe stato difficile... "recuperarle"
    Se ci avete fatto caso... A momenti non vi serve nemmeno respirare. E più starete qui più i vostri sensi verrano resi più acuti, ma al tempo stesso artrofizzati. Fateci caso, a Nowhere non c'è il sole, è tutto grigio. Eppure ci vedete lo stesso. La notte e il giorno si distinguono a malapena da alcune piccole variazioni. Le ore scorrono diversamente in base a dove vi trovare, potrebber passare dieci giorni nella stanza qui accanto e per noi sarebbero due minuti. Una serie di nonsense e paradossi temporali concentrati qui dentro. Perchè? Perchè questo è il centro del tutto, ma è anche il nulla, e questo è il nostro attuale destino, vagare nel nulla per l'eternità
    Il ragazzo si fece improvvisamente cupo per un momento, iniziando un breve dialogo mentale, mostrando sul suo volto tetra preoccupazione ma al tempo stesso una calma innaturale
    Stai tranquillo, non rivelerò certo a cosa ci servono loro
    Non hai ancora il pieno controllo dei poteri, evita di usarli, e soprattutto evita di parlare troppo, Altrimenti se ci scoprono ci uccidono in pochissimo
    Già
    Dopo il breve dialogo mentale, tornò a sorridere, assicurandosi che i tre fossero ancora concentrati su di lui
    Se ci sono altre domande alle quali posso rispondere, fate pure, la mia disponibilità è pressochè illimitata
    Sorrise ancora, sperando di non dover parlare ancora a lungo
    Idiota
     
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    M non disse nulla, ma Lily si avvicinò per informarsi sullo stato sia suo che di D.
    Le fece un cenno con la mano, per dire di non preoccuparsi. Allo stesso modo, rifiutò pacatamente l'aiuto del ragazzo, e alzandosi da sola dal pavimento.
    Ascoltò tutto quello che D aveva da dire, in silenzio e con attenzione, concentrandosi soltanto su di lui e sulle sue parole. Non erano parole sconvolgenti; rivelavano tutto, e non dicevano niente. Non riusciva a rendersi conto se fossero cose che sapeva già, o se quel mondo l'avesse preparata a una spiegazione del genere; fatto sta che le sembrò tutto così naturale... Così ovvio.
    -Sai cosa sta succedendo ora sulla Terra? Insomma, la nostra. In che situazione è?- domandò, quando fu sicura che avesse finito di parlare. Quella era, attualmente, il dubbio che le premeva di più: sapere che tutti, a casa, stavano bene, le sarebbe stato di gran conforto. In fondo, se quello era davvero il centro di tutto, lei avrebbe potuto reagire, fare qualcosa, mentre chi restava a casa sarebbe stato in balia degli eventi. Sperò, pregò che nessuno dei suoi cari fosse trascinato lì. Mai.
    Si passò una mano tra i capelli. Ormai si era completamente ripresa dal mezzo shock di poco prima, tranne per un vago dolore al collo, che sapeva sarebbe passato in fretta.
    Alla luce di questa nuova consapevolezza della propria situazione, si era fatta più seria: era stanca di essere tanto aggressiva, dal momento che sapeva benissimo essere solo un modo per difendersi, per non farsi del male. Capì che non si fidava completamente di nessuno, lì, e questa era la causa del suo inconsapevole malessere. Sapeva di potersi fidare degli altri Risvegliati, lo sapeva: le era stato dimostrato, soprattutto da Beatrice. In quel momento, si sentì in colpa per essere stata così fredda con chiunque l'avesse aiutata, fino a quel momento.
    Scosse la testa. Non era quello il momento.
    -E, un'altra domanda alla quale vorrei rispondessi- aggiunse. -I Ricognitori. Chi sono davvero? Dicci quello che sai-.
    Non era sicura di potersi fidare di lui. La scenetta di poco prima confermava la sua tesi: chi era quel ragazzo? Perché aveva una strana sensazione?
     
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  5. IDSeeker
     
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    Lily accorse ad aiutare Lena quando questa fu lasciata a terra. Come M aveva pensato, non aveva bisogno di aiuto; infatti fece un cenno alla ragazza per dirle che stava bene. Fu allora che D parlò senza usare il suo solito tono sbruffone, spiegando ai presenti cosa stava accadendo non solo lì, ma in tutte le realtà esistenti. Il discorso, anche se non rivelava molto di più di quello che già aveva letto sul Diario, aveva qualcosa che non andava. M sentì nuovamente la stranissima sensazione che tutto ciò era sbagliato, proprio come al cimitero che aveva visitato il giorno prima. Un profondo senso di inquietudine ed impotenza lo assalì, anche se cercò di non darlo a vedere agli altri. Comunque, non poté fare a meno, una volta che l'altro ragazzo finì di parlare, di risedersi (quasi accasciarsi) sulla poltrona che stava dietro di lui. Alla fine, Lena chiese se gli altri sulla Terra stessero bene, nonché la vera natura che si celava dietro ai ricognitori. Con il volume di voce basso, ma comunque pienamente comprensibile, M chiese a sua volta:
    "Le creature che attaccano i risvegliati provengono da altri mondi?"
    Prese un profondo respiro, per cercare di dare un senso a tutta quella faccenda per poi concludere:
    "Sai com'è avvenuto questo piccolo collasso..." a quest'ultima parola fece il segno delle virgolette con le dita "...che c'ha portati tutti qui?"
     
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    A sentire i due, stavano bene. Lily si assicurò che dicessero la verità, e verificato che era così tornò a sedersi, ascoltando D che stava cominciando a parlare.
    Man mano che ascoltava le sue sopracciglia disegnavano un'espressione sempre più sorpresa sul suo volto; creature da ogni universo? Collassi nelle barriere dimensionali? Sbiadire?
    Ci fece caso, e D aveva ragione: non stava respirando.
    Oh. Miei. Kami... Che brutto trip...
    Il suo destino era vagare lì per l'eternità; la prospettiva le parve talmente orribile che quando Trinity chiese notizie sulle persone che erano rimaste sulla terra si ritrovò a pensare:
    Ma chissenefrega! Cioè, io devo vagare nello schifo per sempre, e sto anche a preoccuparmi degli altri?
    Questa era la Lily impanicata; la Lily un po' più ragionevole si diede dell'egoista. Sicuramente Trinity aveva delle persone a cui voleva bene, e saperle in difficoltà non era certo una sensazione positiva. Lei, forse per la sua natura egocentrica, forse per l'effetto del Nowhere, riteneva che laggiù stessero tutti bene. Meglio di lei, almeno.
    Le interessava di più sapere chi fossero questi Ricognitori, o come mai era successo questo fantomatico collasso.
    Decise di aggiungere una domanda, di tipo molto più "pratico".
    C'è modo di procurarsi armi?

     
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  7. Coso \m/‚
     
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    Le domande scorrevano fluide dentro la sua mente, mentre rimuginava su cosa avrebbe detto e come lo avrebbe detto
    Parla e siamo morti
    Decise di iniziare dall'ultima domanda, che era anche la più ovvia e semplice
    Bhè cara, ci sonomolti metodi per procurarsi le armi qui, e strano che tu non ne abbia ancora una in man Avevo lasciato detto ai Ricognitori di dare un minimo di equipaggiamento per eventuali esplorazioni esterne, in genere le usano e anche molto bene per spappolare i mostri, ma a volte possono essere anche utilissime per altri metodi, come ammazzare le fastidiosissime zanzare che girano a Nowhere. Sì, anche qui esistono le zanzare, ma hanno un'apertura alare di due metri, quindi le fuciliamo. Strana cosa comunque che non abbiate armi! Io stesso possiedo un sacco di armi, ma questo perchè sono impegnato direttamente nel recupero dei Risvegliati, nonostante io non sia un Ricognitore. Forse Claudia ha cambiato qualcosa mentre ero in coma o ero via, non so che dirvi, se avete bisogno di armi comunque sono sicuro che ne troverete o vi saranno date
    Bravo, procedi così che li intorti a dovere
    Sorrise nel modo più naturale possibile, guardando poi Mark. Le sue domande erano già più strutturate e complesse, ed era difficile dar loro una risposta
    Cazzo è sto rumore?
    Una strana cantilena arrivò alle orecchie di Davide, che per un momento guardò porte e finestre, non scorgendo nulla di strano o sospetto. Che stesse tornando la pazzia di prima?
    Non lo so, vediamo come va, al massimo ci si da alla fuga

    Guarda M...si interruppe, brusco, iniziando a sorridere...arcovaldo, so dirti ben poco su ciò che mi hai chiesto, poichè purtroppo non conosco l'origine del crollo, come non conoscono l'origine delle altre creature. Posso dirti però che qui la Paura si materializza, quindi ti prego di stare attento, se mentre sei fuori dici a qualcuno che hai paura del Buio, il Buio potrebbe venire a prenderti e farti a pezzettini
    Si bloccò di nuovo, prima di passare alle domande di Lena. La cantilena era sempre più forte, ed era riuscito a focalizzare la posizione dalla quale proveniva. Inoltre, come se non bastasse, due risvegli erano in corso, ma sapeva che presto sarebbero stati portati in salvo. Nonostante questo, il suo livello di ansia e agitazione crebbe
    Ma voi non sentite questa canzoncina? Non vorrei che stesse capitando come l'ultima volta... Scusate, ma devo proprio andare, pare che ci sia un'urgenza!!!
    Disse, mostrandosi palesemente preoccupato, partendo verso la porta, correndo a velocità allarmante
    Bravo, la prossima volta però fai parlare me, ok?
    Zitto tu, che quando parli fai solo casino

    Davide sorrise, anche se era preoccupato, la fonte di quella canzone non gli era nuova, come non lo era la canzone stessa. Forse si trattava di una coincidenza, ma a Nowhere non esistono le coincidenze...


    io escoxD
     
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    "Incredibile. Incredibile!".
    D se n'era andato. Così, di colpo, rispondendo giusto alla domanda di Lily, la domanda più cretina che un essere umano potesse fare in una situazione del genere, e accennando un vago "Non lo so, ma stai attento, bel bambino" a quella di M, che interessava anche lei.
    Naturalmente, alle sue domande non badò nemmeno.
    "Ma fottiti!" pensò, stizzita, quando si rese conto che non sarebbero riusciti a trattenerlo. D aveva qualcosa che a Lena non piaceva per nulla: diede la colpa alla sfacciataggine dimostrata da quest'ultimo... Ma, probabilmente, anche al fatto che avesse cercato di strangolarla. Regolare. Logico.
    -No, un atteggiamento del genere non lo tollero- ringhiò, a bassa voce. In men che non si dica, si precipitò fuori, al seguito di D, iniziando a sentire la "canzoncina" di cui aveva parlato...

    Post demmerda, ma tanto usciamo tutti, ormai :fumomg:
     
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  9. IDSeeker
     
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    Niente da fare. D rispose solo alla domanda di Lily, che era attinente alle armi. Così, dopo aver svicolato le domande di M ed aver totalmente ignorato quelle di Lena, D, dicendo di sentire una canzoncina, scappò attraverso la porta. Tutto s'era svolto ad una tale velocità che M quasi non ci credeva.
    "Ma ha veramente campato per aria una scusa del cavolo e si è dileguato?"
    Continuava a chiedersi con espressione attonita. Lena, dopo aver ringhiato qualcosa tra sé e sé, lo seguì a ruota di fuori per capire cosa stesse succedendo, probabilmente. M non li avrebbe lasciati andare così: anche lui voleva le sue risposte! Così anche lui si mise a correre.
    "Aspettate!"
    Esclamò inutilmente. Quando finalmente fu all'esterno della base, mentre si vedevano gli altri due che si dirigevano da qualche parte verso l'orizzonte, anche lui sentì una strana canzoncina nell'aria. Che fosse quella a cui si riferiva D? Senza indugiare oltre, con una pesante sensazione di deja vù, si mise a correre verso la direzione da cui la melodia sembrava provenire.

    *Segue a ruota la gente che se ne va e si butta a pesce nella galleria* :fumomg:
     
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    D la rassicurò abbastanza: c'erano modi per procurarsi armi, anzi, probabilmente ne avrebbe ricevute presto.
    Meno male. Non avrei gradito troppo combattere Nowhere con uno scettro d'acciaio... Almeno fosse quello di Sailor Moon, mi andrebbe anche bene!
    Il ragazzo chiamò M "Marcovaldo" (Oddei che nome orribile!) e gli spiegò che anche la paura prendeva forma in quel posto assurdo in cui si trovavano. Lily si trovò a pensare che non aveva grosse paure, a parte giusto un paio, e la cosa la sollevò in parte... Anche se non voleva nemmeno lontanamente immaginare che forme avrebbero potuto assumere.
    Decise di non dire mai niente a nessuno riguardo quell'argomento, come aveva appena suggerito D, che...
    Ehi, ma dove sta andando?
    Aveva addotto qualche scusa riguardo ad una musichetta e se l'era svignata. Nel giro di poco venne seguito da un'irritatissima Trinity, che evidentemente esigeva delle risposte che l'altro non le aveva dato, e da M che inutilmente aveva gridato di aspettare.
    Ehi, ehi, non lasciatemi qui da sola! esclamò d'impulso, alzandosi in piedi e correndo dietro all'ultimo ragazzo che aveva varcato la porta.
    Lo vide che si stava dirigendo verso il bosco; lo imitò, fino a vedere da lontano che si stava immettendo in un galleria. Si fermò all'improvviso, ricordandosi cosa si era detta di fare prima.
    Lo scettro!
    Tornò di corsa nei dormitori, afferrò quel bastone d'acciaio ornato di un ridicolo cuoricino, poi tornò fuori e imboccò la stessa strada di M e, suppose, anche degli altri due.

    Ecco perché voglio altre armi. Lo scettro è pietoso XD


    Edited by gaeshi - 5/9/2011, 23:46
     
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