Risveglio di Barbara

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  1. Henne
     
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    "Uhm... Perché ho il pavimento in faccia?"
    La perplessità di barbara era palese. Si insomma, trovarsi il pavimento sul muso quando un attimo prima stavi... Stavi... Che stava facendo?
    Camminava già. Ah si ecco un capitombolo, normale. Dov'è che andava?

    Puntò i gomiti per terra per sollevarsi e buttare un'occhiata intorno.
    "Ah... No. NOn ero qua. Cioè qua, dove diamine è qua?"
    Si tirò su del tutto, spazzandosi maglietta e pantaloni al polpaccio dalal polvere mentre aggrottava la fronte.

    "Ah-ehm... C'è nessuno?"
    Lo sguardo salì fino alle finestre rotte da cui filtrava un po' di luce, cercando di ricordarsi come diamine fosse finita lì dentro. Istintivamente portò una mano alla testa, cercando una botta bella forte, ma pareva di no.

    All'improvviso odore di marcio arricciò il naso.
    "Oddio ma che schifAAAH!"
    E il cigolio le fece fare un balzo mentre si guardava intorno con apprensione in cerca dell'origine, senza azzardare un passo.
     
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  2. Laly La Stronza
     
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    Mentre ti guardi attorno noti un'ombra che passa velocemente davanti ai tuoi occhi.
    In quell'ombra ti sembrava di vedere l'immagine di una bambina che urlava tanto da avere il viso sfigurato, con la bocca spalancata che sembrava un pozzo nero.
    Ma non fai in tempo ad osservarla che sembra già sparita, ma resti comunque pietrificata.
    Dopo questa apparizione senti nuovamente il cigolìo di prima, stavolta molto più acuto.
    Nel giro di qualche secondo un macchinario dietro di te si avvia, buttando delle cosine di metallo in un carrello.
    Quando guardi non vedi nessuno che possa averlo acceso.
     
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  3. Henne
     
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    Un'occhiata per ogni lato, sta giusto per decidersi a scegliere una direzione, quando l'improvvisa apparizione le fa fare un secondo salto, ben peggiore del primo, portandosi le mani a coprire la bocca.

    "Oddio che paura! Ma cos'è sto posto?!"

    La domanda è fatta più al vuoto, senza un reale interlocutore, mentre le mani si abbassano sul petto a cercare di palcare il respiro ansante.

    "Sono finita in un cavolo di film horror! Se c'è una bambina che piange nell'angolo, con il cavolo che vado a consolarla!"

    La è voce più acuta di un tono per il nervosismo crescente. Con i nervi a fior di pelle, al nuovo cigolio alle spalle si volta di botto verso il macchinario, gli occhi sgranati.

    "Ah no no, che cavolo! La Macchina Infernale no! Ti sistemo io, vedrai! Dove... Dove diamine ho messo la mia borsa?"

    E si guardò intorno. Quando era caduta tornava dal lavoro, aveva la borsa con tutte le sue cosucce, le solite cose che una donna tiene in borsa... Portafoglio, cellulare, chiavi, cacciaviti, chiave inglese, jumper, cavi elettrici... Solite cose.

    Non sapendo se posso avere degli oggetti con me, ho lasciato in "forse" la borsa :)
     
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  4. Laly La Stronza
     
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    La borsa la ritrovi qualche metro più in là, e c'è tutto quello che avevi prima.
    Noti subito che il tuo cellulare, però, non funziona; sembra quasi "friggere", fa un rumore che ti fa capire che è rotto senza possibilità di riparazione.
    Il router che avevi e che stavi portando dal tuo cliente è nelle stesse condizioni: pur spento fa rumori strani di contatti che saltano.
    I cavi e le altre cose, invece, sono integre: anzi, trovi che hai dietro quasi tutti i tuoi strumenti di lavoro. Ma capisci subito che nulla di quello che hai può servirti... Se non il router, come corpo contundente (che non si sa mai).

    Vedi di nuovo l'ombra passare, stavolta più vicina a te, e sempre l'immagine della bambina urlante e orribile che ti si imprime nella retina.
    Al rumore del macchinario che si accende si aggiunge un rumore di catene trascinate che tintinnano sinistre.
    Di nuovo l'ombra passa, ancora più vicina.
    Stavolta senti che ti dice qualcosa che non riesci ad afferrare, senza urlartelo nonostante la sua orrenda smorfia.
    Sembra più un sussurro impaurito.
    Il rumore di catene si fa più vicino.


    Quella del router che dovevi portare ad un fantomatico cliente è stata una piccola licenza che mi sono presa^^
     
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  5. Henne
     
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    "Eccola!"

    Si precipitò sulla borsa come fosse la cosa più importante nei dintorni. Ed effettivamente... Lo scavo tra gli oggetti non fu proprio minimamente incoraggiante, mentre premeva tutti i tasti del cellulare oramai morto.

    "Oh daiiii! Funziona stupido aggeggio! Ma perché va sempre così in queste situazAAAH!! E smettila!"

    Per un istante sbracciò in aria con il router altrettanto scassato, più o meno verso l'ombra-bambina che pareva passare fin troppo vicino, non che contasse minimamente di prenderla.
    Il labbro inferiore cominciò a tremolare leggermente al rumore di catene mentre si guardava intorno in cerca di una via di fuga decente.

    "Eh? Cosa? Invece di biascicare e fammi vedere una via di fuga! Cavoli sono la protagonista, non posso crepare alla prima scena!"

    Una notevole ironia nervosa nel tono, mentre teneva stretta a se la borsa, guardandosi affannosamente intorno in cerca di un passaggio per uscire da quel luogo infernale.

    Fatto benissimo, più che possibile! :D
     
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  6. Laly La Stronza
     
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    L'ombra ti passa praticamente accanto mentre le catene si fanno sempre più vicine.
    Stavolta lo senti perfettamente:
    Scappa dall'uomo cattivo!
    Un altro macchinario si accende poco dietro di te, stavolta sembra uno di quelli che tagliano i lamierati.
    Il rumore delle catene si fa sempre più vicino.
    L'ombra scorre di nuovo, stavolta più lontana da te.
    Sembra che ti voglia far capire di seguirla.
     
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  7. Henne
     
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    "Merda merda merda merda! Ma come diamine mi sono infilata in questo casino?!"

    La vocetta ora è più chiara però, finalmente!

    "Scappare? Non dirmelo neppure due volte! E dove? O porcaccia, la lama rotante pure?"

    Si lamenta con tono piagnucoloso al nuovo macchinario che si accende. La borsa stretta ancora tra le braccia viene messa a tracolla mentre continua a guardarsi intorno, piantata ancora in mezzo alla stanza. E in mano un utilissimo router guasto.
    E quando l'ombra apre correre in una direzione, non stiamo a pensarci due volte e via di corsa dietro di lei.

    "Non inciampare ora, non inciampare ora! Non ci provare!"
     
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  8. Laly La Stronza
     
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    Inciampi appena lo pensi, ma non in modo abbastanza male da cadere lunga distesa.
    L'obra della bambina riappare davanti ad una porta.
    Mentre le catene si fanno più vicine senti un rumore di passi veloci dietro la porta indicata dalla bambina.
    Scappa dall'uomo cattivo!
    Ti volti quasi per caso, e intravedi un uomo enorme vestito da operaio, che trascina delle enormi catene ed è coperto di sangue da capo a piedi.
    Nonostante le catene, è molto veloce; i suoi occhi ti incutono terrore.
     
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  9. Henne
     
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    "Ma porc... Sempre nei momenti meno opportuni!"

    Mezzo incespicando continua a correre oramai già ansante, fino alla porta dove pare dirigerla la bambina. Bambina, vabbè, quella.
    Uomo cattivo? Dov'è?

    "Oh miseria! Ma perché mi volto sempre!

    Una mano viene portata rapida a coprirsi gli occhi mentre di nuovo si gira verso la porta, cercando affannosamente la maniglia.

    "Ottipregottipregoapriti!"

    gesti rapidi e confusi mentre cerca disperatamente di passare la soglia. E magari poi di chiudersi la porta alle spalle. Subitissimo!
     
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  10. Laly La Stronza
     
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    Prima che tu riesca ad aprirla la porta viene letteralmente sfondata nella tua direzione.
    Sono venuto a prenderti, muoviti!
    Senti un colpo di fucile in direzione dell'operaio pieno di catene e una mano che ti prende effettivamente per la collottola e ti solleva.
    Sei davanti ad un uomo grossissimo sui quarant'anni, che odora di sigaro e ti fa cenno di seguirlo.
    Veloce ragazza, che questo non scherza.
    Proprio in quel momento senti accendersi un altro macchinario.
     
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  11. Henne
     
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    E manca poco che la porta le arrivi direttamente sul muso, fortuna che si tira indietro in tempo! Proprio un secondo prima che una mano la afferri per la maglia tipo cagnolino.

    "Ehi ma..!"

    Va bhe, almeno questo parla normale, non sparisce, e non si porta dietro le catene.

    "Ehm... Subito si, grazie!"

    Perché l'educazione prima di tutto, un grazie fa sempre bene mentre schizza oltre la porta con l'ultimo residuo di fiato ansante, la borsa a tracolla e si, ancora il router in mano!

    "Ommisericcia... che... spavento!"

    Unico commento senza fiato mentre segue l'uomo oltre la porta, senza badare troppo a dove sta andando.
     
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  12. Laly La Stronza
     
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    Ti trascina fuori ad una velocità pazzesca mentre senti un urlo sommamente incazzato provenire dietro di te.
    Una catena viene lanciata e ti sfiora l'orecchio destro, l'altra che arriva ti ferisce la mano con un chiodo.
    Il tizio afferra una catena a mani mude e la tira con una forza che non credi normale, provocando un altro urlo dalla creatura.
    Dai, veloce.
    Vi fiondate fuori dalla fabbrica e lo vedi salire su una macchina.
    Con un calcio apre la portiera del passeggero e ti guarda.
    Corri, che quello esce!
     
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  13. Henne
     
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    Più trascinata che altro si trovò ad incespicare ancora più di una volta mentre cercava di stare al passo con l'uomo, con enorme fatica. Fortuna che la sorreggeva ancora per la collottola.

    "AHIA!"

    l'urlo dolorante alla ferita alla mano le fece mollare di botto il router-arma-improvvisata, ma senza pensare neppure una volta a recuperarlo.

    Alla portiera aperta si ficcò immediatamente sul sedile passeggero, richiudendola con una botta notevole mentre riprendeva fiato ansante.

    "Oh miseria... miseria davvero... Che spavento, che paura!"

    E solo ora osservò meglio l'uomo che l'aveva portata fuori da là.

    "Okkey scusa tanto ma... Cosa diamine sta succedendo?"
     
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  14. Laly La Stronza
     
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    Il tizio avvia la macchina con un rombo assordante e una sgommata, partendo a tutta velocità.
    Non sono io che posso rispondere alle tue domande. Lascia che ti porti in un posto sicuro, lì potrai chiedere a Claudia tutto quello che vorrai.
    Mentre prende un sigaro ti accorgi che la macchina è piena di armi da fuoco, e c'è addiritura una gatling ancorata in mezzo ai sedili posteriori, il vetro dietro completamente rimosso.
    L'uomo ti guarda con un ghigno divertito.
    Benvenuta a Nowhere, signorina. Sono Tiger. Finalmente non arrivano solo ragazzetti...
     
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  15. Henne
     
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    A bocca spalancata si trovò ad osservare il tizio al volante. Posto sicuro. Armi da fuoco. Nowhere.

    "Nowhere? Nessun posto? che diamine vuol dire?"

    L'occhiata che diede intorno però non lasciava dubbi, quella non era Torino, proprio per niente.

    "Ah... Barbara, piacere"

    La surrealità della cosa era eclatante.

    "Sono finita in un cavolo di... uh... film di zombie? No aspetta, ora me lo dici, è una realtà parallela"

    Una risata molto nervosa le sfuggì dalle labbra mentre stringeva a se la borsa osservando la strada con stupore sempre più vivo.

    "Spero che questa Claudia mi dia buone risposte"

    Concluse con un sospiro.


    Io sto uscendo ora, e rientrerò un attimo solo stasera :) Se non è concluso, possiamo proseguire più avanti?
     
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18 replies since 18/6/2011, 11:15   113 views
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