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S h a n n e n.
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Francesca spalancò i suoi grandi occhi verdi ed a stento trattenne un urlo.
Non riusciva a vedere nulla, e in più percepiva una strana sensazione familiare addosso.
Sentiva i propri abiti appesantiti da un tocco gelido.
Si tolse gli occhiali, con difficoltà, e scorse piccole gocce d'acqua sul vetro della montatura.
Avvalendosi della poca vista che le era rimasta, si guardò intorno, riuscendo a scorgere in vicinanza alcune chiome verdi, della grigia nebbia, ed un oscuro lago da cui sembrava essere appena uscita. Rabbrividì alla vista di quest'ultimo.
Dove sono finita? Sentì la testa pulsare, alla ricerca di un ricordo, una risposta, qualunque cosa le potesse spiegare il come del suo arrivo.
Ben presto abbandonò quell'attività, concentrandosi sul proprio corpo tremante, ed evitando di prestare attenzione al paesaggio che la circondava.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Va benissimo, tranquilla, non è troppo breve. Questa lunghezza va benissimo: piuttosto che infarcire di giri di parole superflui, preferisco un post così =)
Senti qualcosa scivolarti intorno ai piedi, ancora immersi nell'acqua. È come se qualcuno ti stesse trascinando pian piano verso di sé... Ma, se dovessi voltarti a controllare, questi guizzerebbe via, nascondendosi alla tua vista.
Dalla superficie del lago giunge un gorgoglio sinistro, somigliante al verso di un qualche animale acquatico; eppure, per quanto provi a convincerti che si tratti di semplici ranocchi, l'idea non riesce a tranquillizzarti.
Dove ti trovi? Perché sei sola? Perché hai così paura?
Domande a cui non trovi risposta. Un alito di vento si solleva, insinuandosi tra le fronde degli alberi, piegandoli debolmente. Lo stesso, gelido vento che ti penetra nelle ossa.. -
S h a n n e n.
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Rise, dandosi della paranoica.
La sua mente a volte le giocava brutti scherzi.
Sguazzò i piedi in acqua, cercando di risultare il meno inquieta.
Poco dopo si fermò, rimanendo a fissare il cielo.
Quel luogo non le piaceva, non aveva nulla in confronto ai caldi colori del posto in cui lei abitava.
Provò la stessa sensazione di poco prima e si voltò di scatto.
Pff, mi sta prendendo in giro? Pensò imbronciata, non vedendo nulla.
Poco prima che si stesse abbandonando ad un sonoro sbuffo, uno strano verso la ridestò dai suoi pensieri.
Suvvia, saranno dei ranocchi. Tentò di autoconvincersi, con un vano risultato.
Era confusa, non riusciva a capire parecchie cose e l'ignoranza la rendeva irritabile.
Osservò alcuni alberi incurvarsi, finché non si sentì trapassare da un'aria glaciale.
Ow, dovrò asciugarmi se non voglio prendere un bel raffreddore.
Disse, guardando i propri vestiti fradici.
Edited by S h a n n e n - 8/9/2011, 17:50. -
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La stessa voce gorgogliante che hai sentito si intensifica. Ma ti accorgi che non è un verso casuale: sta cantando. Una canzone stonata e goffa, con una melodia poco definita.
"Ehi", senti. "Vieni qui. Avvicinati".
Una voce umana. Proviene da un mucchio di giunchi in mezzo al lago. Ti accorgi che sono facilmente raggiungibili anche dalla riva... Ma sii svelta: la creatura che ti sfiora i piedi potrebbe non lasciarti andare, se dovesse accorgersene.
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S h a n n e n.
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Eh? C'è qualcuno?
Quasi urlò, scossa dalla notizia.
Non sono una fifona.
Continuava a ripetersi, incerta sul se dar retta o no alla voce.
Qualche minuto dopo, finalmente si decise. A passo di bradipo tentò d'avvicinarsi alla fonte del suono, dimenticandosi della presenza della creatura che fino a pochi minuti prima le sfiorava i piedi. Affrettò il passo quando alla fine si ricordò di quest'ultima.. -
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"Vieni. Sono qui".
I gorgoglii non cessano. Ora sembrano addirittura ridere. Sembra quasi che ti prendano in giro.
I giunchi ondeggiano, piegandosi dolcemente sulla superficie dell'acqua. Intravedi delle vesti bianche, e un guizzare luminoso.
"Avvicinati. Non posso lasciare l'acqua... Devi venire da me".. -
S h a n n e n.
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Non puoi lasciare l'acqua? Che significa?
Domandò continuando ad avvicinarsi.
Scorse le vesti bianche ed una strana scia luminosa.
Ma che cavolo?
E soprattutto, chi sei? Continuò, mordendosi un labbro.
Più aumentava il passo, più sentiva il sangue ribollirle nelle vene.
Non preferirebbe che tornassi indietro a cercare aiuto? Azzardò, ormai a un metro dai giunchi, concludendo la serie di domande.. -
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"No" dice, chiunque sia. "Ti prego, vieni qui".
I giunchi si flettono ancora, questa volta rivelando la fonte della voce. Lunghissimi capelli argentei, pelle candida, e gli occhi... Gli occhi sono luminosi e profondi, di un colore a cui non sapresti dare un nome.
La sua figura è androgina, e non riesci ad attribuirla ad uno due due sessi; le vesti bianche le coprono solo la vita e le braccia, e i capelli coprono il petto.
La sua voce intona una melodia sommessa, languida, ipnotica. I gorgoglii del lago la imitano malamente, creando un grottesco accompagnamento.
T'invita verso di lei... nell'acqua.... -
S h a n n e n.
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Rimase a bocca aperta, accecata dalla visione della figura.
Rimembrò di non aver mai visto nulla del genere.
Lentamente, continuò ad avvicinarsi, avendo occhi solo per la creatura.
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La creatura si sporge verso di te, la voce melodiosa continua ad incantarti, e ad attirarti nell'acqua. Tende le mani dalle lunghe dita sottili, come se volesse afferrarti. Mentre ti avvicini, la figura perde definizione, come se fosse attorniata da un'aura luminosa.
I gorgoglii non cessano.
"Vieni. Vieni qui, accanto a me...".. -
S h a n n e n.
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Sbatté più volte le palpebre, osservando la figura circondata da un'aura luminosa.
Tutto ciò non è reale. Mormorò, arretrando di qualche passo.
Magari sto sognando. Pensò, anche se in realtà non aveva mai fatto sogni, o incubi, del genere.
Per essere frutto della sua mente era tutto fin troppo vivido, reale.
Continuava a sentirsi attratta dalla creatura, sebbene una parte ragionevole del suo cervello le consigliasse di darsela a gambe.
Ma non avrebbe mai potuto farlo. Non ne trovava motivo, e finché reputava l'essere inoffensivo andava tutto bene.
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Più ti avvicini, più forte il suo richiamo diventa. Non appena tocchi l'acqua, il volto splendido della creatura trasmuta: i suoi occhi si fanno neri come la pece, la sua bocca si allarga e si allunga in maniera spettrale, rivelando file di denti aguzzi. Tende le dita, sulle quali sono spuntati artigli neri ed incarniti, verso di te, cercando di afferrarti.
Puoi cercare di divincolarti, ma finché rimani in acqua, sei nel suo regno... sei la sua preda. E ora non ti sarà facile uscirne.. -
S h a n n e n.
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Ma che culo. Disse, riferendosi al suo ultimo pensiero fatto.
Cadde all'indietro, cercando di sfuggire alla presa della creatura divenuta sotto il suo sguardo un orrido mostro.
Si guardò intorno, entrando in preda al panico. Avrebbe preferito di gran lunga un sogno in solitudine, che un incubo in cui finisce divorata da un mostro. E non era del tutto sicura che fosse davvero un sogno. Spostò il suo sguardo verso l'essere, indietreggiando d'istinto.SPOILER (clicca per visualizzare)Mi dispiace se commento a rilento, ma ho avuto problemi con il nuovo modem.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)No problem. Comunque, ti faccio un appunto: ti muovi troppo poco, nei post. Voglio dire, stai andando bene, ma i tuoi post sono praticamente privi di azioni. Non parlo di azioni in particolare, ma puoi muoverti anche di tua iniziativa, anche se non lo descrivo io =) basta che tu non faccia mosse autoconclusive
Le sue dita stanno per afferrarti, quando un rumore simile a uno sparo rimbomba nell'aria. Subito dopo, qualcosa di piccolo e veloce sferza l'aria, conficcandosi nella mano della creatura. Si è trattato decisamente di uno sparo...
L'essere urla in maniera atroce, ritirando l'arto dentro l'acqua, e allontanandosi da te.
-Scappa!- tuona una voce autoritaria. -Via, fuori dall'acqua!-.
Poco distante da te, è apparso un uomo. Non hai la più pallida idea di chi sia, ma imbraccia un fucile, e sembra intenzionato a proteggerti. È altro, biondo, ed enorme... Non sai spiegarti il perché, ma ti trasmette sicurezza..
Risveglio Francesca |
