Risveglio Thèo

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  1. Thèo
     
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    Un rumore ripetitivo e acuto svegliò Thèo Garrel dallo stato di incoscienza in cui era entrato mentre andava al Cinema.
    Qu'est ce que? Grilli?
    Spalancando gli occhi il ragazzo si tirò su e appoggiò la schiena su una superficie legnosa. Era in quella che sembrava una piazza, almeno a quanto riusciva a vedere poiché era notte fonda.
    Di sicuro questa non è Parigi...
    Si alzò in piedi per esaminare al meglio il luogo in cui si era risvegliato scoprendo così che la struttura vicino alla quale aveva ripreso conoscenza altro non era che una forca per le esecuzioni pubbliche, con tanto di forche e...
    Cadaveri.
    Osservò calmo le figure penzolanti mentre si accese una sigaretta che fortunatamente era rimasta nel pacchetto ormai vuoto.
    Pareva che fossero due donne e un uomo ma ciò si poteva capire solo dal vestiario in quanto i corpi erano in avanzato stato di decomposizione.
    Non riusciva che a provare leggera curiosità nei confronti di quello spettacolo: non si trattava certo del primo cadavere che vedeva in vita sua.
    Finì la sigaretta molto velocemente, segno che iniziava a innervosirsi. Il canto dei grilli era di una monotonia esasperante.
    Ritenendo lo spettacolo dei morti ormai concluso si guardò in giro, notando così nel buio dei fitti banchi di nebbia tra le case che sembravano impenetrabili come un muro. Qualcosa non tornava: la nebbia era ammassata al di fuori della piazza dove l'aria era fredda e limpida.
    Thèo cerco un' altra sigaretta ma il pacchetto era ormai finito; per sfogare il nervosismo iniziòa mangiucchiarsi l'unghia del pollice.
    Sembra un bad trip di acidi. Ma io non ho preso niente, ho smesso con quella merda da secoli... Che cazzo succede?
    Un altro pensiero però balenò nella sua mente, improvviso e spaventoso come il rumore di tuono nella notte.
    Isabelle? Où est Isabelle?
     
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  2. LoreElite
     
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    La domanda che ti sei appena posto rieccheggia nella tua mente, come se la forma della piazza avesse fatto da cassa di risonanza per la tua mente, rimbalzando da un' edificio all' altro. Tutto questo mentre alcune lingue di nebbia continuano a lambire quella che sembra una barriera invisibile. Ad un certo punto senti lka tua voce provenire da un punto indefinito nell' aria. Essa è triste, e sembra che stia parlando in un luogo dove c'è molta eco.
    Isabelle... Isabelle...Isabelle...
    Sembra fare il giro di tutta la piazza, dandoti una dimostrazione alquanto macabra dell' effetto doppler. Il tuo orecchio, però, nota un qualcosa di strano. Mano a mano che compie quel giro, la voce si modifica, diventando sempre più dolce, più gentile... più femminile. Fino a che la fonte di quell' eco non si ferma davanti a te, con un timbro di voce terribilmente familiare.
    Quello di Isabelle.
    Isabelle.
    Tempo una frazione di secondo, e una miriade di altre voci, dai timbri più disparati, sembrano avvicinarsi a te, frastornandoti e circondandoti. Come se ti volessero saltare addosso senti che queste voci ti passano vicino alle orecchie, avverti che qualcuna vortica attorno a te, altre ancora sembrano passarti sotto al naso. Infine ne senti qualcuna provenire da dentro di te. Come se nel tuo stomaco ci fosse una radiolina, e te ne accorgi dato che il tuo vusto e il tuo ventre iniziano a vibrare a causa delle onde sonore.
    Où....Où....Où est... est..... Isabelle...belle..belle...belle...
    Ad un certo punto tutto si placa, ed in coro le misteriose fonti di quella incessante ed opprimente domanda recitano in coro:
    Isabelle... Dov'è? Dove?
    Successivamente la voce di Isabelle parla, ed è come se ti avvolgesse e ti pervadesse, tanto che hai la sensazione che provenga da ogni singola mattonella della piazza, anzi da ogni piccolo granello di polvere, da ogni gocciolina di nebbia di quello strano luogo.
    Thèo.... Aiutami...
     
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  3. Thèo
     
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    Thèo si ritrovò in un turbinio di voci, come se una folla impazzita avesse sentito il suo pensiero e avesse voluto ripeterlo ad alta voce.
    Ma ciò non lo lasciò sorpreso a lungo...La cosa che lo colpì fu una voce dolce, familiare.
    ISABELLE!
    Il ragazzo urlò, guardandosi intorno inutilmente in quanto non riusciva a definire da dove arrivasse il suono dell'amata sorella.
    Isabelle... Dove sei? Sei in pericolo?
    Le mani iniziarono a tremargli. Se aveva una debolezza, quella era Isabelle.
    Se le è successo qualcosa giuro che qui ammazzo tutti...
    Me compreso. aggiunse a bassa voce.
    Non sapendo dove dirigersi, si avviò verso una di quelle barriere fumose continuando a mordere i bordi delle unghie ormai corte quasi fino alla carne.
    Isabelle! Isabelle!
    Continuava ad urlare, disperato.
    Sua sorella era tutto e non poteva perderla: avrebbe perso sé stesso.
     
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  4. LoreElite
     
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    Come fai ad uccidere... qualcosa che non vedi?
    Thèo.... Non capisco dove sono... c'è cosi tanta...
    La voce di Isabelle sembra soffermarsi, come se si volesse accertare di quello che sta per dirti, oppure... Ti sembra di sentire un lieve singhiozzo ed un sospiro, ma sono così lievi che ti sembra di averlo solo immaginato.
    C'è tanta nebbia qua dentro.... Non riesco a vedermi le mani... fa male, Thèo... fa male...
    Mentre ti avvicini deciso verso il banco di nebbia, i tuoi sensi sembrano confermarti che la voce di tua sorella provenga in un punto indefinito dentro al banco di nebbia davanti a te, nel quale ti stai per immergere. Esso, però, ha delle strane movenze, lingue di nebbia continuano ad infrangersi come onde sugli scogli su quella che sembra un' invisibile barriera.
    Quando sei ad un passo dal fumoso muro grigio, però, una voce ti sorprende, come mille pugnali nel tuo cuore.
    Conosci la bestia.....
    Essa è profonda, quasi gutturale e il suo timbro sembra far tremare di paura persino le case. La nebbia per un attimo sembra placarsi, per poi riprendere ad infrangersi sopra la barriera eterea, quasi fosse un' essere senziente che, ritratto per la paura, a poco a poco esce di nuovo allo scoperto.
    Thèo... per favore... C'è qualcuno...
    Adesso, dal tono di voce che riesci ad udire, hai la certezza che isabelle stia piangendo, in un misto di disperazione e paura.
     
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  5. Thèo
     
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    ISABELLE!
    L'urlo di Thèo divenne straziante, ricolmo dal dolore. Quelle dannate voci avevano dato conferma alla sua paura.
    La bestia?
    Questo fu l'unico interrogativo del ragazzo mentre si avvicinava ancora di più al banco di nebbia, che sembrava comprimersi contro una lastra di vetro.
    Non aveva idea di chi o cosa potesse essere "la bestia" ma sicuramente aveva preso sua sorella, e probabilmente era la stessa cosa che leggeva i suoi pensieri, deridendoli.
    Qualsiasi cosa può morire, anche se non si vede. Muoiono persone e animali, ma anche pensieri e idee...Per questo la società di adesso è fottuta.
    Quando qualcosa lo istigava non riusciva a star zitto, nemmeno in un mondo sconosciuto e probabilmente molto pericoloso.
    E se non riuscissi a superarla? pensò, mentre allungava la mano contro l'invisibile barriera per testare se fosse oltrepassabile o no.
     
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  6. LoreElite
     
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    Un respiro profondo riempie l' aria, e una voce grave diversa dalla precedente, come una scadente imitazione, rimbomba debolmente nella piazza.
    Qualsiasi cosa....
    Un nuovo respiro, e la voce sembra farsi più rauca, come se avesse perso le energie, Riesci quasi a sentire la gola che ti gratta nell' udire queste parole
    Puòòòò.... Morireeeeeeehh....
    Ti avvicini sempre di più al muro di nebbia, e noti che all' improvviso due sottili lembi fumosi si avvicinano al tuo polso che stava cercando di toccare la barriera invisibile. Essi hanno la forma di due serpenti, e per un secondo ti pare anche di vederne luccicare gli occhi. Si avvinghiano quindi al tuo polso. Sembra vogliano trascinarti verso la nebbia.
    D' improvviso, l' ennesima voce ti raggiunge. Una voce pura, non maligna, quasi dolce e rassicurante. Una sorta di manna dal cielo in quell' inferno sonoro.
    Non cedere... Non mollare...
    Sei quasi convinto, quando un' agghiacciante urlo, l' urlo di Isabelle, riempie l' aria. Un urlo talmente agghiacciante da bucare il banco di nebbia per farti intravedere una creatura quadrupede a circa 300 metri dalla tua posizione, ma dall' aspetto comunque umanoide, guardare verso di te. Non riesci a cogliere altri dettagli, perchè la nebbia non si è completamente diradata.
    Essa guardandoti inclina il capo verso sinistra, e dopo una serie di schiocchi e gorgoglii dalla sua terribile bocca escono queste parole
    Trrrooovaaatahhh....
    E con un balzo scappa a velocità praticamente supersonica, correndo verso destra.
    Thèo!
    Urla, stavolta sembra disperata.
    Mi ha trovata! Qualsiasi cosa sia mi ha trovata!

     
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  7. Thèo
     
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    Le urla di Isabelle erano un qualcosa di troppo straziante da sopportare.
    Era evidente che quella COSA l'aveva presa e le stava facendo male, così senza pensarci due volte si buttò nella nebbia, che pareva quasi consistente per quanto fosse fitta.

    ISABELLE! ISABELLE!
    Pareva che non esistessero altre parole, se non il nome della sorella.
    Iniziò così a muoversi nella nebbia fredda e umida sulla pelle, cercando di mantenere la direzione verso dove aveva visto andare la creatura.
    Questo era però particolarmente difficile non avendo dei punti di riferimento.
    Isabelle, parla, dimmi dove sei...Io, io non capisco, non ci sono riferimenti qui, parlami!
    Il cinico Thèo era oramai disperato, come non era mai stato in vita sua. E questo si notava dal tono delle sue urla, per la prima volta disperate e non furiose.
     
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  8. LoreElite
     
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    Adesso sei circondato da una coltre di nebbia fittissima, e lo squarcio che l' urlo di Isabelle sembrava aver aperto si rimargina mentre stai attraversando il muro grigiastro. Non appena finisci di attraversarlo senti un qualcosa che non ti rassicura per niente:
    Hahahahahahaha....
    Una risata isterica, che ha dell' inquietante.
    La voce di Isabelle si fa improvvisamente più grave, fino a fermarsi ad una tonalità che riconosci come quella che prima ti aveva parlato mentre ti avvicinavi alla nebbia. Se tu adesso provassi ad attraversare di nuovo la barricata fumosa, non ci riusciresti, e verresti sbalzato all' indietro da quelle che sembrerebbero creature umanoidi fatte di nebbia, che senti ululare sommessamente attorno a te. Loro sono ovunque, vedono ogni tua mossa. Non puoi evitarli e non puoi neanche spostarli, dato che sono incorporei. Forse questo è l' unico fatto che ti tranquillizza, anche se il loro sguardo è più penetrante di una lama nello stomaco. Mentre cammini nella nebbia, spinto da chissà quale istinto, senti dei passi velocissimi, che sembrano provenire da una posizione molto prossima alla tua. Forse due o tre metri. Poi un tonfo. Una mano ti afferra una caviglia, e quando abbassi lo sguardo vediuno spettacolo sconcertante:
    Una ragazza, bionda con lunghi capelli ricci, si sta trascinando sulle braccia, in direzione opposta alla tua. Ha un vestito blu, tutto strappato e rovinato da quelli che sembrano artigli. Alza la testa verso di te e vorresti che non lo avesse mai fatto.
    Ha un bellissimo viso e occhi cinerei, socchiusi come se fosse felice, o forse semplicemente spaesata. Una piccola ciocca bionda è frapposta fra il tuo sguardo e il suo occhio sinistro e ha tatuato sul viso un piccolo sorriso innocente. Apre la bocca, come per parlare, ma da essa escono solo orribili gorgoglii. Guardando meglio, noti che ha la carotide completamente strappata, dalla quale escono ancora vividi fiotti di sangue. Il suo dolore deve essere immane, visto il modo in cui si è ferita.. come se una qualche creatura l' avesse azzannata sul collo con un violento e feroce morso. Non fai in tempo a distinguere altri dettagli che la ragazza cade a terra, lasciando sotto di sè una pozza di sangue maleodorante. Ti sembra che sfrigoli, lasciando spandere nell' aria un piccolo rivolo di fumo... ma forse sono solo delle tue allucinazioni. Senti poi un rumore metallico. Un piccolo cilindro di metallo rotola accanto al cadavere della ragazza, fino a che non picchia contro la punta del tuo piede destro. A guardarlo meglio, sembra che abbia delle strane venature che rilucono di un azzurro purissimo.
     
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  9. Thèo
     
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    Dopo le orrende visioni e allucinazioni uditive la parte razionale di Thèo emerse.
    C'est un "bad trip"...
    Sembrava chiaro ora: era sotto effetto di acidi. Non si ricordava dove e quando li avesse presi, ma la sensazione era la stessa di un bad trip.
    Questa scoperta lo tranquilizzò molto. Probabilmente Isabelle era lì accanto a lui, persa sul divano di casa, in un trip anche lei.
    Speriamo sia più piacevole del mio...
    Si chinò e raccolse l'oggetto che aveva picchiato la punta del suo piede. Era uno strano e semplice cilindro di metallo. Lo rigirò tra le dita, aspettando. Non sapeva se provare ad incamminarsi di nuovo, magari tornando indietro o no.
    Per la prima volta della sua vita provò l'orribile sensazione di essere indeciso.
     
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  10. LoreElite
     
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    Per qualche secondo, il vento sembra smettere di soffiare, e tutti i rumori attutirsi sempre di più fino a sparire. Persino le facce nella nebbia sembrano andarsene, lasciandoti solo. Completamente solo, con quel cilindro di metallo fra le mani. La luce azzurrina che caratterizza le sue venature comincia a pulsare, e avverti una leggera vibrazione ritmica provenire dall' interno di esso. Come se fosse il cuore di un qualsiasi animale, o uomo. Solo che puoi constatare che è un semplice cilindro di metallo, eccezion fatta per quelle venature azzurrine. Ti chiedi cosa ti abbia spinto a raccoglierlo e come mai si trovasse lì
    D' improvviso, tutti i rumori sembrano farsi di nuovo vivi, compreso il vento, che adesso spira molto più velocemente. Davanti a te puoi vedere una figura umana, in piedi. La testa inclinata verso la tua sinistra. I suoi occhi brillano in modo tale da sembrare fari nella notte.Avvicinandoti, scopri un ghigno che poco ha di umano.
    Raddrizza la testa, come se volesse scrutarti, e si avvicina con passo lento e goffo. Come se avesse disimparato a camminare, oppure come se non avesse i nervi ben collegati alle gambe.
    Ti si fa pericolosamente vicino, fermandosi a mezzo metro da te.
    C'è qualcuno.... di nuovo?
    I suoi vestiti sono lordati dal sangue, e la sua faccia è coperta da una serie di spaventose cicatrici; una delle quali, sulla fronte, ancora aperta. Da questa esce un piccolo rivolo di sangue, come un piccolo ruscello che gli termina sulla punta del naso adunco, dal quale si getta per terra in una miriade di gocce rosse.
     
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  11. Thèo
     
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    Con il cilindro ancora stretto tra le mani, Thèo osservò l'uomo, o quello che è.
    Disgustato, si allontanò di un passo. Cercando di mantenere un' espressione neutra rispose:
    Sicuro non sono qui da molto. Quindi sono nuovo. Se lei per "nuovo" intende questo...
    Non aveva la più pallida idea di cosa volessero dire quelle parole.
    Così rimase fermo, ad aspettare un' eventuale risposta.
     
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  12. LoreElite
     
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    Barcollando, l' uomo nota l' oggetto che stringi fra le mani.
    Sgrana gli occhi, tenendone uno paurosamente più aperto dell' altro, mentre le sue pupille si riducono a due insignificanti forellini. Spalanca la bocca, balbettando e gorgogliando qualcosa. Infine ti guarda, con un' aria piuttosto spaventata. Fa un balzo all' indietro, come se temesse quello che hai fra le mani.
    Dove... dove l' hai trovatooo?
    queste parole escono con tono sofferente dalla bocca dell' uomo, che sembra rannicchiarsi in una posa animalesca, com quella che assume un cane impaurito.
    Per qualche secondo sembra quasi che stia tremando, poi torna a guardarti, con un ghigno maleficamente soddisfatto.
    Sempre a quattro zampe continua ad avanzare verso di te.
    Allora... Non sai....
    Dice, con tono sadico, avvicinandosi lentamente a te. Nel farttempo goccioline di sangue continuano ad uscirgli dalla ferita che ha sulla fronte.
    Si rialza sunque in piedi, e noti che la sua cicatrice si rimargina da sola, come in un video di fotogrammi mandati velocissimi, e i suoi occhi diventano rossi.
    MIA ! E' MIA!
    Dice alzando una mano, che comincia a scricciolare, a contorcersi.... Fino a che non prende la forma di una mannaia. Una mannaia di quelle da cucina. Ti si scaglia contro e mena un fendente sulla tua gamba destra, lasciandoti una ferita non grave.
    Sembra quasi dispiaciuto da quello che ha fatto. O almeno, una sua parte. Vedi infatti che si tiene il polso della mano, ed emettendo un rumore strano, come se stesse battendo i denti. Il cilindro sembra rilucere più intensamente, e inizia a vibrare un pò più violentemente. Senti un meccanismo che si sblocca. Se tu guardassi l' oggettino che hai in mano, vedresti che ora presenta una sorta di meccanismo di apertura, come quelli che si trovano in alcuni cofanetti o in alcune valigie, solo che questo è in miniatura


    Edited by LoreElite - 6/10/2011, 15:02
     
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11 replies since 8/9/2011, 12:01   107 views
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