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Flame_keeper.
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Fuggi...
La voce era martellante e suadente allo stesso tempo, era solo? Forse, era un occasione per fuggire? Sicuramente.
Alexander si morse la lingua, odiava prendere decisioni difficili, figuriamoci che stress significasse per lui una cosa simile.
Fece una smorfia ed iniziò a valutare la situazione, la strada era libera, forse, non la conosceva era vero e quella donna... quella donna, già, non sembrava neanche umana.
Cosa fare dunque?
E' una trappola
Continuava a ripetersi nella sua mente
E' una fottuta trappola e lo so
D'altro canto... aveva alternative? Fosse rimasto li avrebbe solo potuto nascondersi dietro qualche mobile, se avessero chiuso la porta poi sarebbe stata la fine; era una trappola, se lo sentiva, ma per assurdo quel tranello era l'unica via di fuga.
So che mi odierò per questo
Strinse i denti, si spostò da dietro la porta e nel momento in cui si stava per slanciare verso la libertà diede una rapida occhiata a cosa aveva di fronte.
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† Suburbian Girl †.
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Ti avvicini alla porta guardingo ma non sembra esserci nessun pericolo imminente: i due uomini, non si sa bene per quale miracolo, stanno parlottando fra loro e non ti notano nemmeno e fuori dalla porta non noti nulla di strano: il corridoio è stretto ma luminoso e a prima vista deserto. Muovi un paio di passi, ancora dubbioso, ma in qualche modo dovrai pur uscire di lì e di certo quella è l'unica strada, perciò, con l'altra fiala ancora stretta fra le mani, come se fosse il più prezioso dei tesori, varchi la soglia. . -
Flame_keeper.
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Finalmente la situazione stava per risolversi, era molto semplice oltretutto: vivere o morire. Sarebbe stato più veloce di loro? C'è l'avrebbe fatta? Gli importava davvero? No, no, non riusciva neppure a porsi quelle domande, sapeva solo una cosa, doveva correre come non aveva mai fatto.
Cosa ci sarebbe stato nel corridoio? Beh, non era difficile rispondersi: una trappola, ma quella era la via di fuga, scelte non ne aveva.
Imprecando si voltò di scatto verso l'uscita facendosi inondare dalla luce del corridoio, la sua ombra si sarebbe proiettata verso la stanza ma poco importava, lui sarebbe stato più veloce, doveva esserlo.
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† Suburbian Girl †.
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Inizi a correre per il corridoio, in lontananza vedi un grosso cartello con la scritta EXIT, proprio sopra ad un maniglione antipanico. Il corridoio sembra deserto, i muri, grigi di muratura, sono quasi interamente ricoperti di scritte e disegni ma non ti volti ad osservarli. Dietro di te non senti alcun rumore, ti giri confuso a cercare i tuoi nemici.
Così è troppo semplice vero? ti schernisce una voce familiare, ma non vedi nessuno, riprendi a guardare avanti, deciso a correre fino alla fine, ma ti trovi la strada sbarrata dalla donna, indietreggi di qualche passo mentre lei ti si avvicina.
Gli studenti dovrebbero essere a letto a quest'ora.. non a rubare nei laboratori. Dice severa, brandendo con la mano destra una frusta. Sai, non mi piacciono gli studenti indisciplinati. Penso che con te ci vorrebbe proprio una bella... Punizione. Sussurra con una dolcezza innaturale, fasulla, ma allo stesso tempo intrigante. Non fa neppure in tempo a terminare la frase che la frusta è già attorno ai tuoi fianchi e sembra aver preso vita, avviluppandosi sul tuo corpo come un serpente.
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Flame_keeper.
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Troppo facile, era troppo fa... troppo tardi. Senza capire neanche come ora aveva una strana frusta alla vita, ed una strana donna-mostro che credeva di essere una professoressa davanti, ma dov'era finito? La domanda era talmente forte e martellante nella sua mente che quasi non ascoltò la donna.
Ma che ca?! Forse è uno scherzo, uno di quei programmi stupidi, ok recitiamo!
Studenti? Punizione? era furioso, ma forse poteva giocare a suo vantaggio, sembrava un'enorme recita, perché non recitare?
Si Professoressa, sono pronto ad essere punito
Disse senza sentimento avvinghiandosi con le mani alla frusta, iniziò ad avvicinarsi piano piano alla donna con un passo lento e pesante, senza il minimo cenno di sorriso il volto ma guardandola come se avesse voluto farsi possedere in quel preciso istante... una volta che fosse stato abbastanza vicino avrebbe rotto quella fiala in faccia alla donna, tanto non avrebbe potuto peggiorarla.
Sperando nella sua pessima interpretazione e nello strano carattere della donna iniziò il suo piano.
Edited by Flame_keeper - 31/10/2011, 15:02. -
† Suburbian Girl †.
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SPOILER (clicca per visualizzare)va bene però "Studenti? Punizione?" non lo dici a voce alta, suppongo, perciò andrebbe in corsivo come gli altri pensieri (una piccola imprecisione, niente di che)
Bravo caro, vieni qui, vieni da me.
Le labbra della professoressa si increspano in un sorriso sadico mentre con la mano strattona leggermente la frusta, che si avvolge più stretta al tuo corpo, rendendoti difficile perfino respirare. Hai la sensazione che qualcuno ti stia comprimendo la gabbia toracica piegandoti le ossa verso l'interno, mandandole a cozzare contro i polmoni. Provi a muovere le mani: la frusta sta iniziando ad avvolgersi anche attorno ai tuoi polsi ma per ora riesci ancora a fare qualche moviemento. Il viso della donna è sempre più vicino al tuo, i suoi occhi sono chiari e inespressivi, quasi vitrei, e ti rimandano l'immagine del tuo corpo intrappolato.
Ci è sfuggito! Dannazione! l'urlo sovrumano dell'energumeno con la faccia da mastino raggiunge le tue orecchie, seguito da un forte tonfo e il rumore di qualcosa che viene infranto con violenza.
Peggio per lui, se la dovrà vedere con Margaret! senti dire poco dopo, e ti sembra già di vedere la smorfia compiaciuta dell'uomo.
L'hai sentito caro? Parla di te. Credo che uno studente così rimarrà sempre nel nostro... cuore conclude con un risolino, appoggiandoti una mano gelida sul petto, proprio all'altezza del cuore e le sue unghie, lunghe e curate, ti graffiano lievemente la carne.. -
Flame_keeper.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Non lo dicevo proprio, lo pensavo e basta, ho sbagliato a cliccare ^^"
Improvvisamente il suo "grandioso piano" non sembrava più così grandioso, il proprio riflesso negli occhi della donna confermava la sua paura, era davvero come si sentiva, in trappola; inoltre sapere da quel mastino che era passato dalla padella alla brace non era affatto piacevole.
Tossì di colpo, non riusciva quasi più a respirare, sentì improvvisamente la gola grattare ed un leggero sapore di sangue si fece strada nella sua bocca; le braccia iniziavano ad informicolarsi, la testa girava leggermente, stava per svenire?
Leva quella sudicia mano da me strega.
Alzò leggermente il braccio con la fiala, come se dovesse fare una domanda durante una lezione
Professoressa, mi scusi...
Disse in tono pacato,
Muoia per favore.
Disse in modo altrettanto freddo scaraventandole la fiala in volto; doveva fare veloce, quando avrebbe sentito il contatto con il volto della "donna" avrebbe dovuto tirarsi di colpo indietro.
Forse si sarebbe ustionato la mano, ma poco importava era solo una mano, e la rabbia nei confronti di quella donna era troppo grande per pensarci su.. -
† Suburbian Girl †.
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Non appena la fiala si infrange contro il viso della donna le sue unghie si imprimono con violenza nella tua carne, ma allenta la presa sulla frusta, lasciandoti finalmente libero di riprendere fiato. Gridando ti si avventa contro, trascinandoti per terra furiosa. La sua faccia è quasi interamente coperta del liquido che le hai scagliato contro, ma non sembra averle provocato gravi danni, se non agli occhi, che tiene serrati per il bruciore mentre iniziano a lacrimarle copiosamente. Con le gambe e le braccia cerca in ogni modo di bloccarti e ferirti. Sbatte le palpebre per una frazione di secondo mostrandoti uno scenario orripilante: i suoi occhi sono gonfi e così rossi che non riesci nemmeno a vedere il colore dell'iride, come se tutte le vene all'interno si fossero rotte. Ti stringe una mano attorno al collo, prima di richiuderli con un altro grido gutturale.
Ora mi sono proprio stancata di te piccolo insolente... Ti farò vedere cosa succede a chi disubbidisce alle regole della St.Mary! ti soffia contro, venefica, stringendo con più forza la mano sulla tua trachea e scoprendo i denti aguzzi. In lontananza si può sentire il rombo di un'auto ma non ci fai neppure caso, mentre cerchi disperatamente di sopravvivere.. -
Flame_keeper.
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Forse era stato troppo avventato, forse era stato troppo vicino, forse era stato troppo stupido a pensare di cavarsela così; Le lacrime della donna cadevano sul suo volto e le sue grida gli riempivano la testa.
Alexander non riusciva più a pensare in modo razionale, si dimenava come un pesce appena catturato sotto quell'orribile creatura.
Posso farcela, posso farcela, posso farcela...
Continuava a ripetersi dimenando le gambe cercando di colpire la donna, le sue mani invece erano sui polsi di lei, cercando di avvicinarli quel che bastava per morderli, provare a resistere alla forza di una creatura simile era un'impresa di dubbia riuscita.
Il pensiero più grande però era se quei due poco più indietro fossero arrivati, in quel caso non avrebbe avuto più speranze.
Non voglio finisca così, non voglio finisca così !!
Si urlava nella mente in modo ossessivo, in uno slancio per la sua sopravvivenza e per un orgoglio personale che ogni tanto si risvegliava in lui si divincolò ancor più forte, dirigendo il prossimo morso direttamente al polso della donna, come se non fosse più un essere umano, ma un semplice animale che azzanna la preda prima di ghermirla.. -
† Suburbian Girl †.
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La donna si dibatte cercando di liberarsi dalla tua stretta e al tempo stesso continua a premere con forza sul tuo collo, scalcia, impiantandoti un tacco nella schiena e colpendoti con forza un ginocchio ma cerchi di resistere, sempre più determinato a morderla. Nel corridoio c'è un gran trambusto, non ne sai il motivo, temi che gli amici di quella creatura demoniaca stiano arrivando ma non vuoi fermarti a guardare. Con un enorme sforzo avvicini la bocca al suo polso e vi appoggi i denti, pronto a mordere con tutta la forza che possiedi. La donna molla improvvisamente la presa e cade riversa sul tuo corpo, inondandoti di un liquido viscoso e caldo che presto riconosci come sangue. Ti guardi attorno spaesato finchè non scorgi, di fronte a te, proprio sotto la scritta "EXIT" un uomo molto alto, di corporatura robusta e con dei cortissimi capelli castani che imbraccia un fucile. Dev'essere stato lui ad ucciderla. A fatica ti sollevi e inizi ad arrancare verso di lui finchè non lo vedi prendere la mira: sembra che stia puntando proprio verso di te ma non ne capisci il motivo: se ti ha appena salvato perchè ora sta cercando di ucciderti? Forse il suo intento non era di salvarti, forse ama uccidere e spara a qualunque cosa. Ma i troppi pensieri ti rallentano i movimenti e non riesci a scartare in tempo: il colpo parte, il proiettile ti passa così vicino che riesci a sentire lo spostamento d'aria appena sopra la testa. Ti volti appena in tempo per vedere l'uomo dalla voce cavernosa cadere a terra, le cervella separate dal resto del corpo. Non ti eri neppure accorto che fosse nei dintorni, come non ti eri accorto della miriade di altre creature che si sono affollate nel corridoio: fino a pochi istanti prima per te esistevate solamente tu e quell'orrenda professoressa, che ormai è pasto per i vermi, ma ora ti rendi conto che se l'uomo col fucile non fosse intervenuto non saresti riuscito a resistere a lungo. Sotto una pioggia di proiettili incessante inizi a correre.
Corri idiota! Cosa ci fai ancora lì? Muovi il culo, non abbiamo tutto il giorno Ti tuona contro rabbioso l'uomo senza distogliere lo sguardo dal mirino.. -
Flame_keeper.
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Ma cosa?
Alexander si alzò un poco barcollante ed ancora sporco del sangue della donna, era la prima volta che vedeva qualcuno morire, ma di certo non poteva curarsene ora.
Con una leggera soddisfazione di esserne uscito vivo, si guardò intorno, già, era proprio una sensazione leggera ed effimera appena si rese conto della compagnia.
I proiettili volavano come neve in una tormenta e l'uomo lo incitava a scappare.
Ehi finalmente qualcuno di cui potersi fidare! Beh, più o meno
Si disse ironicamente; magari era un pazzo psicopatico, ma per lo meno non sembrava lui il bersaglio delle sue attenzioni per ora, e sopratutto "il nemico del mio nemico è mio amico".
Corse alla bene e meglio verso l'uomo, inciampando di colpo su qualcosa, si ritrovò a carponi a terra, respirava a fatica, il suo volto era cosparso di un intruglio di sudore e sangue ma era la mossa finale verso l'uscita, digrignò i denti e si rialzò di scatto ed urlò correndo verso quell'improbabile salvatore e l'uscita sperando che una volta aperta la porta quell'incubo sarebbe finito.
Si fermò per una frazione di secondo vicino all'uomo guardandolo negli occhi; avrebbe voluto chiedergli cosa stava succedendo, se si poteva fidare di lui e mille altre domande... ma di certo non gli avrebbe risposto in modo convincente, anzi, forse gli avrebbe solo urlato contro dunque si limitò ad un cenno di capo e cercò di aprire la fatidica porta dell'uscita.. -
† Suburbian Girl †.
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Fuori c'è la mia macchina- asserisce lanciandoti un mazzo di chiavi - aspettami lì e non fare strani scherzi se non vuoi assaggiare il gusto del piombo, sai, non credo ti piacerebbe. Ringhia il Ricognitore fissandoti con astio. Non gli piacciono i Risvegliati ma almeno tu, per ora, non lo stai tempestando di domande come solitamente accade. Un piccolo essere, più simile ad una lucertola che ad un uomo sta cercando di rincorrerti ma il Ricognitore lo elimina in fretta, ridendo. La sua risata è vuota e totalmente priva di gioia, tanto che ti suona quasi spaventosa. Continua a far fuoco su qualunque cosa veda in avvicinamento, in modo da permetterti di varcare la soglia senza problemi. Assaggiate questo, luridi esseri! Non mi fate niente! sbraita, la sua voce sembra un latrato e un ghigno quasi folle illumina il suo viso mentre schiva un attacco delle creature simili a rettili, una di queste gli graffia una spalla ma il Ricognitore non si scompone minimamente, anzi, come carico di una maggiore energia sferra un pugno al mostro con il fedele Tiamath Forza, colpiscimi ancora! esclama scoppiando in una fragorosa risata mentre osserva con divertimento la creatura accasciarsi al suolo. Lancia un'occhiata verso la porta, socchiusa, ti intravede accanto alla macchina, e dopo aver lanciato ancora una pioggia di proiettili verso le creature si affretta a correre verso di te Salta in macchina, dobbiamo andarcene prima che arrivino. dice, con tono piatto, raggiungendoti. . -
Flame_keeper.
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Alexander era allibito, il laboratorio, la donna-mostro ed ora questo, sembrava di stare nel mezzo di qualche film horror, ma il dolore che aveva sentito a causa di quella donna era stato così reale...
Si portò una mano al nudo petto e se la passò sui segni degli artigli, bruciava ancora leggermente, ma non era il tempo di piangersi addosso; l'uomo gli lanciò un mazzo di chiavi che per poco non scivolava fra le mani sudate del ragazzo, con fare spaurito Alexander guardò l'uomo che gli intimava di correre via.
Alexander fece un sospiro che si fermò a metà, qualcosa non tornava, nulla tornava in tutto questo, correndo spalancò di cattiveria la porta arrivando di corsa all'auto, provò maldestramente ad aprirla con le chiavi ma le mani gli tremavano così il mazzo cadde, si chinò e le riprese in mano
Potrei scappare, potrei prendere quest'auto e fuggire lontano, ha un fucile certo, ma è troppo impegnato con quei... cosi per starmi dietro, potrei scappare si...
Si rigirò le chiavi fra le mani con uno sguardo perso e gli occhi vitrei, non era più in lui, e l'oscura bestia dell'individualismo stava prendendo il sopravvento... all'improvviso si tirò una sberla in volto da solo
No, no, no !! Devo fidarmi di questo tizio, chiunque egli sia, sicuramente sa come uscire di qui, e poi non posso abbandonarlo, mi sta aiutando!
Si rialzò di scatto risoluto ed aprì l'auto inserendo poi le chiavi, si voltò appoggiandosi allo sportello guardando in direzione dell'uomo, c'è l avrebbe fatta ad uscire? Si, sicuramente si, era un tipo che sapeva il fatto suo.
Alexander chiuse lo sportello e rientrò in auto dalla parte del passeggero, mille domande gli passarono per la testa; dov'era? Chi erano quei cosi? Chi era il suo improbabile salvatore e sopratutto era tutto finito ora?
Si rannicchiò nel sedile e si passò la mano destra sulla ferita in petto, un poco di sangue gli rimase sulle dita, lo leccò via e nonostante fossero solo poche gocce il sapore gli invase la bocca, troppo amaro e reale per essere solo un incubo... era finita? No, non era finita, forse era solo l'inizio.. -
† Suburbian Girl †.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Complimenti, il Risveglio è concluso! Ora posta pure in Operazione Recupero, continuiamo lì, qua chiudo.
Il Ricognitore sale in auto sbuffando e tamponandosi leggermente la ferita alla spalla, dopo aver rapidamente constatato che non si tratta di nulla di grave gira le chiavi nel quadro, mettendo in moto il più velocemente possibile. Chiamarla guida sportiva è decisamente un complimento: probabilmente ha violato il codice della strada almeno tre o quattro volte in un minuto. Con un ghigno enigmatico ti dice Presto non sentirai più che sapore ha osservandoti leccare via il sangue dalle dita. Ah, il luogo in cui siamo diretti è il Quartier Generale. Là potrai darti una ripulita e riposarti senza il rischio che qualche mostro tenti di banchettare con te. Ti avvisa in tono professionale, continuando a guardare la strada..
Risveglio Alexander |
