Risveglio Alexander

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Flame_keeper
     
    .

    User deleted


    Freddo... fa così... freddo...

    Di colpo gli occhi di Alexander si aprirono, si guardò intorno cercando di capire dove fosse ma era troppo confuso e basito per riuscire a formulare un qualsiasi pensiero razionale.

    Si alzò e si mise a sedere sul tavolo bianco dove si era risvegliato; guardò il pavimento e si rannicchiò sul tavolo, quasi fosse impaurito dall'appoggiare i piedi a terra, quasi fosse impaurito da questa sorta di incubo.

    La flebile luce che arrivava da un punto imprecisato gli dava un tremendo fastidio, più che altro aumentava il considerevole mal di testa che aveva, ma d'altro canto gli permetteva di vedere dov'era finito.

    La stanza, di forma rettangolare, non gli sembrava enorme, non vedeva né finestre né luci, ma vedeva una numerosa serie di ampolle e barattoli e.. cos'era quella cosa dall'altra parte della stanza, un fornetto a gas? Ad un primo impatto sembrava un laboratorio.

    Assurdo Riuscì solamente a pensare il ragazzo

    Vorrei capire se sto sognando o se mi son cacciato in qualche guaio

    Guardò il tavolo su cui era seduto, un pensiero agghiacciante gli passò per la testa, ma si tranquillizzò subito, non era certo un bersaglio utile da rapire, e se avessero voluto i suoi organi non si sarebbe risvegliato così facilmente... no?

    Starnutì e si rese conto di essere a petto nudo

    Dannazione, sembra il film Hostel; e chi mi ha fregato i vestiti?

    Fece per scendere dal letto per cercare qualcosa con cui coprirsi, si diede una piccola spinta ma si fermò appena l'alluce toccò il pavimento, era davvero sicuro di poter affrontare questa situazione?

    Chiuse gli occhi, non aveva scelta, gli riaprì solo quando l'intera pianta del piede fu a terra

    Ok, posso farcela

    cercando di abituarsi al buio e a non pensare alla situazione iniziò a cercare una coperta o per lo meno una torcia; improvvisamente sentì dei rumori e delle voci, ma erano troppo confusi per poterli riconoscere, piano piano, barcollando un poco ma cercando di non far rumore, si avvicinò alle pareti cercando con le mani una maniglia, sapeva di dover rimanere lucido, ma la sensazione di angoscia e claustrofobia stava prendendo il sopravvento, si sentiva in pericolo e avrebbe fatto di tutto per uscire da li che fosse stato un incubo o meno.

    Edited by Flame_keeper - 28/10/2011, 21:06
     
    Top
    .
  2. † Suburbian Girl †
     
    .

    User deleted


    Non era un forno ma un fornelletto a gas (come quelli dei laboratori di chimica per intenderci) e per ora non ti ho descritto nessuna porta, mi spiace, correggi e ti rispondo subito ^^
     
    Top
    .
  3. † Suburbian Girl †
     
    .

    User deleted


    Brancoli per la stanza un po' titubante, stando il più possibile addossato al muro ma ad un certo punto urti un mobiletto con una gamba, si apre un'antina e senti il rumore di qualcosa che si infrange al suolo. Una chiazza di liquido scuro si deposita a terra a pochi centimetri dai tuoi piedi, emanando un odore acre piuttosto familiare ma che non riesci subito ad identificare. Continui a vagare a tentoni per la stanza ripromettendoti di stare più attento, finchè non raggiungi quello che sembrerebbe proprio un interruttore della luce.
     
    Top
    .
  4. Flame_keeper
     
    .

    User deleted


    Si fermò per un attimo quando sentì che qualcosa si era rotto, era stato lui? Il cuore gli era schizzato a mille ed il respiro si era fatto più lento e pesante

    Dannazione! Devo stare più attento

    Chiuse gli occhi e cercò di riacquistare quella minima calma che lo stava facendo andare avanti e continuò la sua ricerca, sospirò e continuò; all'improvviso urtò di sfuggita qualcosa, tornò indietro per controllare meglio, con entrambe le mani seguì la sagoma dell'oggetto sconosciuto

    Cos'è? Sembra... sembra un interruttore!

    Finalmente una speranza, fece per accenderlo ma si bloccò, era davvero sicuro di volerlo accendere e scoprire dove fosse?
    La parte più infantile della sua mente implorava di chiudere gli occhi e scomparire, ma di certo il "se non li vedo loro non potranno vedermi" non avrebbe funzionato, portò le mani a sé e fece schioccare le sue dita, un riflesso incondizionato che aveva quando era sotto stress, trattenne il respiro e chiuse gli occhi premendo di colpo l'interruttore...
     
    Top
    .
  5. † Suburbian Girl †
     
    .

    User deleted


    Non appena pigi l'interruttore scatta una sirena d'allarme: un suono fastidioso e assordante si diffonde, ripetitivo e cadenzato, martellandoti le orecchie. Una luce rossa inizia a lampeggiare per la stanza, illuminandola ad intermittenza. Tra un flash di luce e l'altro riesci ad intravedere la porta: un'ampia porta blindata di cui non vedi alcuna maniglia. Dando un'occhiata al soffitto scorgi una telecamera, che sta puntando nella tua direzione, mentre riportando lo sguardo verso la stanza noti delle ombre poco rassicuranti, probabilmente frutto della tua immaginazione.
    C'È QUALCUNO NELL'AULA DELTA, MUOVETEVI senti gridare da una voce maschile piuttosto cavernosa, seguita da una risata agghiacciante e un suono di tacchi.

     
    Top
    .
  6. Flame_keeper
     
    .

    User deleted


    Alexander in meno di un attimo aveva lanciato così tante imprecazioni nella sua mente da inimicarsi ogni dio esistente e non.

    Si guardò intorno cerando la prima cosa tagliente o un tubo di ferro, qualunque cosa potesse tornargli utile.

    dimmi tu se trovo qualcosa


    Corse verso la porta sbattendoci contro sperando di aprirla, niente. Non era un sogno, era un vero incubo.

    Urlò un'altra imprecazione, ed iniziò ad affondarsi le poche unghie che aveva nelle braccia, improvvisamente corse verso i vari mobili cercando una chiave, una forcina, una qualsiasi cosa per aprire la porta, cercando di sentire quanto vicino fossero quelle persone alzando la testa in quasi ossessivo alla ricerca di una porta, una finestra, una botola, una qualsiasi cosa per fuggire o nascondersi.
     
    Top
    .
  7. † Suburbian Girl †
     
    .

    User deleted


    La sirena continua a squillare e nei rari momenti in cui non la senti percepisci il rumore dei passi sempre più vicino. Cercando di aiutarti con la poca luce che illumina la stanza continui la ricerca di un possibile oggetto utile, ormai incurante di urtare qualcosa, di certo non potrebbe fare più rumore di quello che già c'è. Sfrecciando da una parte all'altra della stanza, come un animale rinchiuso in gabbia, passi vicino alla macchia di liquido che si era rovesciato precendentemente a terra e ti rendi conto con orrore che si tratta di sangue. Barcollando di allontani, non sai se si tratta di sangue umano e non vuoi nemmeno scoprirlo, vorresti solo salvarti la pelle ma proprio nel momento in cui formuli questo pensiero un rumore, proveniente da dietro la porta, cattura la tua attenzione.
    Clonk, clonk
    Cazzo Margaret dammi la chiave presto! di nuovo la voce burbera di prima.
    La serratura fa il primo scatto. La porta rimane chiusa ma non sai per quanto, ormai si tratta di una questione di secondi. Ti giri cercando una via di fuga: le uniche cose che vedi davanti a te sono un grande armadio metallico e una fila di ampolle, tutte recanti un'etichetta, che a causa della scarsa luminosità non riesci a leggere.

     
    Top
    .
  8. Flame_keeper
     
    .

    User deleted


    Era in trappola, gli sembrava che il mondo gli stesse per cadere addosso, gli mancava il fiato, in apnea corse e prese le prime due fiale facendone cadere alcune altre, sbatté contro l'armadio e si chiese se fosse il caso di entrarvi, ma s'immaginò già la scena in cui lo trovavano dentro, ma ormai le doveva giocare tutte, lo aprì e poi si abbassò di colpo sperando in un improbabile via di fuga, tese la mano verso l interno dell'armadio mentre con il busto era voltato verso la porta, sicuramente lo stavano fissando dalla telecamera, era la fine?

    Strinse i pugni sul manico delle fiale e maledì il suo destino

    Giochiamocele tutte, ormai non può andar peggio

    Si disse in un ultimo disperato tentativo di farsi coraggio.
     
    Top
    .
  9. † Suburbian Girl †
     
    .

    User deleted


    Tasti l'interno dell'armadio, o per lo meno, della porzione di armadio che riesci a raggiungere con le dita, e con enorme stupore ti accorgi che è completamente vuoto, non percepisci neppure scaffalature. Sembrerebbe l'ideale per nascondersi. L'unico difetto che trovi è una piccola grata, sull'anta dell'armadio, circa all'altezza dei tuoi occhi, ma dubiti che con la sola luce dell'allarme qualcuno riuscirebbe a vedere un volto umano al di là di quel piccolo spiraglio.
    Che cosa sta succedendo qui?
    A quanto pare qualcuno ha voluto fare il furbo...
    Qualcuno apra immediatamente questa maledetta porta o giuro che la butto giù!
    la porta trema, come se le fosse appena stato sferrato un calcio. Non riesci a capire molto dei discorsi che senti fuori dall'aula ma ora sei certo che ci siano almeno tre persone. Una risata folle e acuta, probabilmente di una donna, ti penetra le orecchie prima di sentire la porta alle tue spalle sussultare nuovamente. Lanci una rapida occhiata alla telecamera sperando che non riesca a riprenderti.
     
    Top
    .
  10. Flame_keeper
     
    .

    User deleted


    Le urla si facevano sempre più insistenti, ma di certo non peggioravano una situazione già catastrofica

    Se non fosse così stato impegnato a fuggire, se avesse visto una cosa simile su un film, probabilmente avrebbe riso suggerendo mille vie di fuga al povero disperato, aspettando quella che sicuramente sarebbe stata una macabra fine, ma non era un film, ed il protagonista era lui.

    Si aspetteranno che mi metterò nell'armadio

    Fece un piccolo sorriso, a metà fra la disperazione e la risolutezza, la via di fuga era solo una: quella dannata porta, e se c'era stato un allarme sapevano che era c'era qualcuno li dentro, non rimaneva che cercare un diversivo.

    Lasciò socchiuso l'armadio, quasi come un esca per chi lo stava aspettando e corse verso la porta per poi appiattirsi contro il muro cercando di mettersi distante circa venti centimetri della porta, sperando di essere dalla parte delle giunture in modo che quando fosse stata aperta non l'avrebbero visto, non subito almeno, e male che fosse andata di certo non si sarebbero subito voltati verso il muro ed avrebbe avuto un occasione per colpirli e scappare, dove non lo sapeva, ma un animale in fuga non pensa al futuro, pensa solo al momento che vive; dopotutto se erano pochi forse, FORSE aveva una speranza.
     
    Top
    .
  11. † Suburbian Girl †
     
    .

    User deleted


    La porta vibra insistentemente, la serratura fa un paio di scatti e la vista ti rimane oscurata dalla porta che si spalanca, al punto che devi metterti in punta di piedi per non rimanere schiacciato. Il cuore ti batte a mille ma cerchi di controllarlo e intanto ti sporgi leggermente dal bordo della porta per guardare cosa sta succedendo: l'allarme si è fermato ma la luce rossa continua a lampeggiare, mentre una luce bianca piuttosto forte arriva dal corridoio permettendoti di vedere meglio tutto l'ambiente circostante. La prima cosa che vedi è una donna, voltata di schiena, la guardi con la coda dell'occhio, come se avessi paura che, guardandola troppo intensamente, possa accorgersi della tua presenza e voltarsi. Ha un aspetto molto elegante: indossa un tailleur e un paio di decoltè, entrambi scuri, probabilmente dello stesso colore, e ha i capelli biondi legati in uno chignon. Alle sue spalle compare un uomo alto e massiccio, che si guarda attorno fiutando l'aria come un segugio. La sua faccia, grossa e rugosa, ricorda quella di un mastino. Infine scorgi il braccio di un'altra persona, allungarsi verso il tavolo su cui poco prima ti sei risvegliato. Mentre l'omone rimane piantato davanti alla porta segui con lo sguardo la donna, che a passi piccoli e rapidi raggiunge il mobiletto che avevi urtato, si china e raccoglie il sangue con un dito e poi inizia a.... leccarlo?! Noti con disgusto. Le intravedi appena la faccia, ma inorridisci non appena la guardi... la sua bocca è troppo grande e i denti, piccoli e affilati, sembrano quelli di una belva.
    Qualcuno è stato qui da poco... e potrei scommettere qualunque cosa che si trova ancora in questa stanza
    sibila la donna, leccandosi le labbra sporche di sangue, la sua voce è stridula e il suo sguardo è folle.
    Dove sei tesoro? Non ti faremo niente, vieni a giocare con noi! Ulula la donna, in una sgraziata imitazione di una voce bambinesca. L'uomo di cui prima vedevi solo un braccio si sta muovendo per la stanza, ribaltando oggetti mentre si dirige verso l'armadio socchiuso. Il pavimento si ricopre di frammenti di vetro, sostanze chimiche e perfino una siringa.


    scusa il ritardo!!
     
    Top
    .
  12. Flame_keeper
     
    .

    User deleted


    Quando vide il volto della donna il sangue di Alexander gli si gelò nelle vene, non sembrava umana, cristo non era umana!

    Se avesse potuto avrebbe gridato, ed invece non poteva neppure respirare, era in pericolo di vita e lo sapeva bene, tanto che ignorò completamente lo spettacolino della voce della donna, stava solo giocando al gatto con il topo dopo tutto.

    Pensò rapidamente, forse si era fregato da solo; l'uomo che si stava avvicinando all'armadio difficilmente era quello con la voce cavernosa che aveva sentito prima, dunque c'era qualcuno appena a fianco a lui.

    Ho capito, sono morto, sono morto e questo è l'inferno.

    Chiuse gli occhi, sentiva le gocce di sudore scendergli sulla fronte, strano, non gli capitava mai neanche nelle situazioni di stress peggiore, ma questo dettaglio non gli sfiorò neppure la mente, ora doveva inventare un piano.

    Non si aspettano che sia qui, ma ho poco tempo, quello sembra interessato all'armadio, lei mi cerca, al minimo rumore si volterà, quest'altro deve solo controllare, ma è umano e sarà distratto da un rumore

    Pensò alle fiale che aveva fra le mani, per un secondo buono non riuscì a pensare a nulla se non a quella fastidiosa luce rossa e lampeggiante che non illuminava un gran che... non illuminava un gran che!

    Ok, era un piano suicida, ma cosa aveva da perdere?
    Se si fosse sporto un pochino avrebbe potuto lanciare una fiala dall'altra parte, a rasoterra non sarebbe stata notata e avrebbe fatto rumore rompendosi, si, doveva mirare dall'altra parte della stanza a rasoterra, uno stupido diversivo che valeva la sua vita; dopo averla lanciata avrebbe passato la fiala della mano sinistra nella destra e avrebbe aspettato il rumore del vetro che si rompe, si sarebbero voltati tutti ed in quella frazione di secondo avrebbe sfruttato il fattore sorpresa; si sarebbe fiondato verso l'uscita portando la fiala in avanti, un poco più in alto della sua testa, nella speranza di prendere in volto l uomo distratto, poi avrebbe corso, corso con ogni forza che aveva in corpo, corso per la sua vita.

    Sentì distintamente un battito del suo cuore rimbombargli dentro

    E' stato un piacere conoscerti Alexander

    si disse ironicamente fra sé e sé.

    Fu un attimo, si tirò leggermente fuori dalla porta e lanciò rasoterra la fiala, mentre aspettava il fatidico il rumore del vetro si passò l'altra fiala dalla mano sinistra alla mano dominante, trattenne il respiro ed aspettò il rumore del vetro rompersi...

     
    Top
    .
  13. † Suburbian Girl †
     
    .

    User deleted


    La fialetta rotola sul pavimento con un debole TicTicTic, come una bomba innescata e pronta ad esplodere. La osservi speranzoso, rotola fino ad arrivare a pochi centimetri dall'armadio e si infrange contro una gamba del tavolo. Non hai idea di quale fosse il contenuto, del resto ti basta avere un diversivo. L'uomo, prima di scoprire l'inganno dell'armadio, si volta e guarda a terra, la donna perlustra la stanza con lo sguardo, strizzando gli occhi come se volesse cercare di mettere il tutto maggiormente a fuoco, i denti scoperti in un ringhio.
    Vieni fuori lurido.... tuona l'uomo sulla porta, muovendo qualche passo verso l'interno della stanza, ma viene interrotto dal compare, chinato a terra accanto alla fiala ormai distrutta: Fenolo. Grida alzando una mano ricoperta di bolle, che nel giro di pochi istanti avvizzisce e si corrode a tal punto che l'epidermide sembra sciogliersi completamente lasciando il posto a qualcosa di inaspettato: un lungo artiglio fatto di osso spunta dal suo braccio e un urlo di rabbia e dolore si diffonde per tutta la stanza.


    Edited by † Suburbian Girl † - 30/10/2011, 22:15
     
    Top
    .
  14. Flame_keeper
     
    .

    User deleted


    Alexander stava già per iniziare a muoversi quando improvvisamente si bloccò e si tirò indietro addossandosi al muro

    Che cosa?!

    Qualcosa non andava, qualcosa di inaspettato si era presentato nella stanza, ma... erano solo loro quattro, com'era possibile? Forse era stato qualche liquido che avevano rotto? Ma l'uomo non sembrava aver toccato nessuna sostanza strana, e a contatto aereo gli sembrava impossibile qualcosa di simile.

    Strinse la fiala, unica sua fonte si sicurezza; il muro gelido sulla sua schiena nuda peggiorava solo i suoi nervi, alzò leggermente la fialetta neanche fosse stato un coltello, decise di fermarsi un secondo per valutare la situazione, non era saggio agire così d'istinto ora.
     
    Top
    .
  15. † Suburbian Girl †
     
    .

    User deleted


    Ops, colpa mia, non avevo specificato bene nel post prima: il tipo con la mano-artiglio aveva toccato il liquido della fialetta lanciata da Alex,è per questo che ha subito la "mutazione" anche se ovviamente il fenolo non ha quegli effetti a contatto con un umano


    In due falcate l'uomo dalla voce cavernosa lascia libero l'ingresso del laboratorio e raggiunge il compagno che nel frattempo si sta rialzando a fatica puntellandosi sull'artiglio. Lanci un'occhiata in giro per la stanza e non riesci più a vedere la donna, a terra è rimasta qualche gocciolina di sangue ma nulla di più. Per quanto il rischio sia sempre alto quello sembra proprio il momento migliore per fuggire: i due uomini sono distratti e la donna non si vede. Fuggi, corri, corri finchè puoi, salva la pelle senti sussurrare da una voce, forse molto lontana o forse dentro la tua testa, che si insinua con prepotenza tra i tuoi pensieri, come un tarlo Fuggi prima che sia troppo tardi.
     
    Top
    .
28 replies since 28/10/2011, 19:37   195 views
  Share  
.