Something's just about to break.

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    Lena, che aveva incassato il colpo rannicchiandosi, si affrettò a rimettersi in piedi.

    Non ne ho idea, rispose a D, mentre squadrava l'uomo che li aveva raggiunti.

    Ma la bestia non diede loro tregua. Si impossessò nuovamente di D, afferrandolo, torcendolo, ferendolo.

    Merda, merda!

    Allarmata, con il cuore che batteva a mille, cercò di individuare un punto debole, uno qualunque, sul corpo nero del mostro. Ma non ebbe successo, nonostante D riuscì, momentaneamente, a farlo vacillare. Ma non ci fu il tempo di dichiarare la loro vittoria.

    Cos'è quello schifo?!

    Dalla bocca del mostro, uscì un grumo denso e vischioso, che si rivelò contenere una copia esatta della bestia. Si chiese se avessero qualche possibilità di farcela...
    Si accorse che l'uomo che non conosceva si era lanciato all'attacco del nuovo mostro, puntando verso le gambe. Le parole di D le risuonarono distrattamente nelle orecchie, mentre lei, senza rifletterci troppo, si stava giù muovendo nella stessa direzione dell'uomo armato di... un grosso ramo?

    Morirò, me lo sento.

    E, con in mente quel pensiero disfattista, ma così da tanto da lei, si lanciò all'attacco del mostro, brandendo il pugnale. Qualunque cosa volesse fare quell'uomo, ci era riuscito: aveva colpito la creatura ad una gamba, destabilizzandola per qualche istante. Fu allora che lei lo colpì.
    Una volta. Due volte. Tre. E poi, ancora. Il braccio affondava in automatico, facendo penetrare la lama nel corpo oleoso del mostro, schizzando ovunque materia nera.
    Lo colpì con tutta la furia che aveva in corpo. Non riusciva a smettere di ferirlo, di tagliarlo. Il suo sangue ribolliva, mentre la creatura gemeva.

    D, colpiscilo!, gridò Lena, mentre continuava ad affondare la lama, senza pietà.

    Non sapeva come avrebbero potuto fermarlo. Dopotutto, l'arma in possesso di D non era molto più avanzata delle loro... Ma, che diavolo, quelle abilità di cui si vantava tanto...! Sarebbe stato un momento carino per usarle.
     
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  2. Coso \m/‚
     
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    Da ascoltare


    CITAZIONE
    → Infracto:
    "D": The Uncontrolled
    → Poteri attivi>
    Extrasenso(Lv1)[potere ignoto]
    [SPOILER]D, dopo essere tornato dal suo viaggio in una zona remota del Nowhere, è tornato con qualcosa di diverso. Di molto diverso. Il suo equilibrio mentale, totalmente spezzato, lo porta ad avere moltissime crisi d'identità, pianto e isterismo, che lo fanno cadere in depressione facendogli attuare atti di serissimo autolesionismo nei suoi confronti. Tutto questo però succede solo in determinati momenti, ossia nei momenti in cui attiva il suo "extrasenso", una particolare capacità che si è risvegliata in lui durante il suo percorso. Questo extrasenso gli permette di fare cose normalmente impossibili, anche se il prezzo da pagare, oltre al lento e inarrestabile avanzamento della pazzia a stadi degenerativi allucinanti, lo porta a subire danni fisici e psichici di portata variabile. In sostanza, D quando usa l'extrasenso ha la capacità di leggere frammenti della mente di un singolo bersaglio concentrandosi su di lui. Se però dovesse sfuggirli di mano la situazione, i sentimenti, le emozioni e tutto ciò che c'è all'interno del soggetto esaminato si riverseranno dentro di lui, scatendando così una reazione che porterà il fisico di D all'estremo fino a raggiungere un collasso che lo porterà ad una serie di danni collaterali a livello fisico e mentale, quali perdita di sangue, stordimento, fino ad arrivare a qualcosa di più serio come emorragie ed encefaliti. Se questo processo dovesse ripetersi troppe volte di fila D potrebbe cadere in coma irreversibile.

    Extracorpo(Lv1)potere conosciuto]
    In aggiunta di questo, D ha subito un'altra alterazione, questa volta legata anche al suo corpo. Grazie all'incredibile capacità di percezione acquisita ed ad un incremento spropositato dell'energia sprigionata dai suoi muscoli durante il movimento, D riesce a muoversi per alcuni momenti in maniera innaturale, a velocità pazzesche, compiendo movimento quasi impossibili per un corpo umano. Questa energia può essere scatenata non solo per aumentare spropositamente la sua velocità, ma anche per incrementare a livelli assurdi la sua forza.Tutto questo però esige un pesante tributo. L'acido lattico prodotto durante questi movimenti aumenta del 100%, portando così ad un appesantimento dei tessuti gravissimo. Questo appesantimento provoca quindi un collasso totale del tessuto, provocando crampi, spasmi di dolore,strappi e rotture di ossa e muscoli a causa dell'eccesso del liquido, che potrebbe anche invadere arterie e vene e farle esplodere, causando un'emorraggia. I danni generati dal troppo utilizzo di questa capacità possono generare gravissime infezioni, perdita totale dell'uso dell'arto o degli arti in questione per poi sfociare nella fine che tutti conosciamo: la morte. Questo succede ovviamente se D si sforza troppo e utilizza per troppo tempo questa sua capacità.

    → Poteri passivi>
    Vanus
    Potere passivo di cui D si è accorto avere appena uscito dall'infermieria. Il suo metabolismo, rinforzato mostruosamente, ha la capacità di guarirlo dalle ferite in maniera velocissima rispetto a quella dei comuni mortali. Questa capacità però viene attivata solo nei periodi di riposo, poichè per poterla utilizzare il suo metabolismo ha bisogno di un ingente quantità di alimenti per poter rimarginare le ferite. Infatti, questo supermetabolismo non può essere utilizzato mentre è sottosforzo, poichè si limiterebbe non solo a non fare nulla di positivo, ma a consumare letteralmente il ragazzo nel tentativo disperato di riparare danni, creandone solo di maggiori. Nonostante il metabolismo alterato di tutti coloro che popolano Nowhere, attualmente D è l'unico con questa alterazione che lo porta ad avere la NECESSITA' di cibarsi in un luogo dove nutrirsi non è essenziale per la sopravvivenza


    D si guardò intorno per un momento. Nick stava combattendo con la creatura che era stata azzoppata dalla sua mossa in maniera piuttosto inaspettata. Il mostro, rallentato, stava ingaggiando una lotta piuttosto grottesca con quel ragazzo. Ormai senza una zampa, era costretta ad attaccarlo lentamente con le appendici. Ma D era perso nei meandri delle titaniche mura del suo infinito labirinto mentale, come se vi si fosse intrappolato da solo in attesa della morte. La creatura che aveva preso di mira D e Lena lasciò perdere la ragazza quando questa, con uno scattò, andò addosso a quella che era stata azzoppatta, infierendo con il suo pugnale. Una, due, re volte. Un liquido caldo e nerastro fuoriusciva dalla pelle del mostro. I due mostri erano decisamente sopra le loro possibilità, quindi nonostante il numero terribile di colpi che avrebbero inferto a quei due ci sarebbe stato ben poco da fare. Doveva agire, ma era come se il suo corpo non rispondesse ai suoi comandi. L'urlò di Lena lo riportò alla realtà, una delle due creature stava subendo colpi su colpi, l'altra, invece, gli era quasi addosso quando si riprese, e realizzò che era arrivata l'ora di fare qualcosa

    Sento che me ne pentirò, mi dispiace

    pensò, mentre la creatura lo afferrava di nuovo fra i suoi tentacoli, spalancando nuovamente la voragine nel mezzo di quello che era il suo petto, stavolta in maniera più esagerata, come se volesse inglobare il ragazzo

    Finalmente

    una voce cupa echeggiò nella mente del ragazzo, che chiuse gli occhi per un secondo. Quando li riaprì, la luce in essi era cambiata. La sua muscolatura si mosse rapida sotto la pelle, e la pelle stessa iniziò a cambiare, diventando più scura e più spessa. Il suo corpo pulsava di energia nuova, come se fosse in atto una sorta di mutazione. Spalancò completamente gli occhi, osservando con uno strano ghigno la creatura che ormai lo stava per ingoiare


    Divertente

    disse, mentre ormai metà del suo corpo era all'interno di quella sacca digestiva. Il sangue scorreva rapido nelle sue vene, mentre i suoi muscoli si ingrossavano. Le piastrine cicatrizzarono subito le ferite che aveva subito poco prima, lasciando al loro posto nuovi tessuti pronti a lavorare meglio di prima. D afferrò le estremità dei tentacoli della creatura e, dopo aver appoggiato i piedi alle pareti di quella sorta di intestino a cielo aperto, tirò. I tentacoli della creatura si staccarono di netto da essa, che iniziò a contorcersi, sputandolo, sporco, ma intero. L'urlo che aveva lanciato era qualcosa di aberrante, il rumore fu tale che l'altra creatura si contorse per un istante, prima di riprendere la sua macabra danza di morte nei confronti dei due

    Non sapevi con chi cazzo avevi a che fare

    disse D, mentre infilava le braccia all'interno della creatura, afferrando quelle che dovevano essere le sue appendici digestive. Con una torsione delle mani, le strinse, strappandole brutalmente, facendo sgorgare fiotti di liquido nerastro e viscoso dall'interno di quel mostro, che non poteva far altro che contorcersi su se stesso. Mentre i tentacoli rimasti della bestia si agitavano, D sferrò un pugno potentissimo dal basso verso l'altro, passando dallo stomaco della creatura fino alla sommità della testa, trapassandola e aprendola letteralmente in due con l'altra mano

    Bah, ti facevo più coriaceo

    aggiunse, mentre si puliva il viso da tutte le viscere di quel mostro oramai morto. Dopo aver osservato nuovamente la scena, guardò i due che stavano combattendo

    Sembra che qualcuno abbia bisogno di aiuto

    urlò divertito con un tono innaturale, osservando divertito la scena, avvicinandosi lentamente mentre i ragazzi continuavano lo scontro. Arrivato a pochi metri di distanza, si mise in posizione, pronto a scattare per aiutare i due in difficoltà...


    ho scritto che "combattevate" con il mostro senza entrare nello specifico per farvi capire il "tempo" che impiega D a distruggere il mostro, circa qualche minuto, 2 o 3 per intenderci. Decidete voi chi dei due lo finisce, o potete non finirlo e farlo uccidere a D, visto che è conciatissimo ormai^^
     
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  3. Kojima4president
     
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    Cos'è? E' arrivata la cavalleria?!
    Gridò Nick voltandosi per un istante ad osservare l'altra creatura che veniva smembrata dal ragazzo, dopo di che tornò a concentrarsi sull'altro coso che aveva preso ad occupare lui e la ragazza, ancora leggermente stordito dall'urlo assordante di poco prima, che l'aveva costretto a tapparsi le orecchie lasciando cadere il bastone.
    Prima era stato fortunato ed era riuscito a sbilanciarlo, ora si trovava alle spalle del mostro e doveva agire rapidamente.
    Come vorrei avere le mie Glock... A quest'ora l'avrei già ridotto a brandelli...
    Ma dovrò arrangiarmi.
    Detto ciò spezzò a metà il ramo in modo da generare due parti appuntite e piene di schegge.
    Si lanciò in corsa contro il mostro, pronto a saltargli sulla schiena, sfruttando il vantaggio del punto cieco, ma un movimento della coda lo prese in pieno petto lanciandolo a qualche metro e facendogli cascare i due pezzi del bastone.
    Cazzo, questo fa male...
    Ansimò per il colpo. Si rimise in piedi qualche istante dopo aver toccato terra, piegato a metà per l'urto e sputando sangue.
    Dopo essersi asciugato un angolo della bocca con la manica del giubbotto, più spargendolo che asciugandolo sul serio, riprovò ad attaccare.
    Iniziò a correre verso le spalle della bestia, raccolse i due pezzi di legno che si era lasciato scivolare poco prima e tenne sott'occhio i movimenti della coda del mostro, pronto a scagliarsi per pugnalarlo al volo, scaricando sulla punta dei due pezzi di legno tutto il suo peso nella speranza di causare quanti più danni possibile.
     
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    Mentre D metteva in scena il suo spettacolino, lo sconosciuto le stava dando man forte con l'altro mostro. Lei, dal canto suo, non aveva fatto altro che colpire, colpire, e colpire ancora, senza logica, senza criterio, pensando solo a mettere più forza nel braccio.

    Ad un certo punto, l'uomo che combatteva con lei sembrò mettere in atto una sua strategia, e lei si scansò. Come risvegliatasi dalla trance che si era indotta da sé, nella quale colpiva ed uccideva con foga. Almeno, aveva cercato di uccidere.

    D era riuscito a dilaniare la bestia, senza apparente fatica. Lena cercò di non mostrarsi troppo impressionata, ma era colpita; non tanto dalla performance di D in sé, tanto quanto dal pensiero che quello fosse il tipo di potere che si acquisiva, una volta Spezzati.

    Incredibile. Disumano.

    Era questo che sarebbe diventata? Disumana?

    Non era detto che si sarebbe Spezzata, però. Dopotutto, la maggior parte dei Risvegliati che conosceva era ancora perfettamente normale. Ma era un rischio che tutti loro potevano correre, non era così?

    Era il loro destino, la loro trappola... Una gabbia infernale, nella quale erano rinchiusi. Tenuti rinchiusi, forse. Ma da chi?

    La creatura appena colpita emise un verso, e Lena fu colta da un sussulto. Non è il momento di perderti nei tuoi pensieri, Lena.

    Lo sconosciuto, a quanto pareva, era riuscito ad atterrarla. Senza attendere oltre, senza neanche pensare a cosa doveva fare, Lena balzò su quello che poteva essere il ventre della creatura, pugnalandolo senza tregua.
     
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    Il mostro agonizzava, schizzando liquido nerastro da tutti i buchi che venivano impressi nel suo corpo, inziando a contorcersi ed urlare, emettendo grida terrificanti e raggelanti. Mentre Lena si accaniva sul suo ventre, squartandolo orrendamente, Nick continuava a malmenarlo all'altezza del capo. Dopo l'ennesimo colpo, il mostro si irrigidì, emettendo un ultimo terrificante grido, irrigidendosi, spalancando nel bel mezzo di quella che doveva essere la testa due occhi completamente neri e insanguinati. Con uno scatto rapidissimo, il mostro si chiuse su se stesso, prendendo la forma di una palla scura e viscida, che continuava a buttare fuori liquido da ogni dove. Sembrava un pallone di pece insanguinato

    Pffff, non ci provare

    disse D, scattando verso la palla, colpendola con un calcio potentissimo, scagliandola in mare. Una volta voltatosi, guardò dapprima Lena, e poi Nick, sorridendo compiaciuto

    Voialtri allora non siete così scarsi

    il suo sorriso divenne un ghigno malefico, mentre si avvicinava ai due, squadrandoli con uno sguardo che avrebbe fatto congelare il sangue nelle vene di un eschimese. Morto assiderato

    E tu, chi saresti?

    Smettila di provarci
    Andiamo, i mostri sono morti, VATTENE
    No


    mentre stava guardando Nick, D si sferrò un portentoso pugno allo stomaco, piegandosi a terra e sputando sangue. Il dibattito mentale che stava avvenendo fra D e il suo ospite non era dei più piacevoli, ne dei più pacifici a quanto pareva. Era piuttosto incazzato, era stato trattenuto per troppo tempo. E ora voleva un pò divertirsi, e aveva due bellissimi giocattolini davanti, perchè non approfittarne?


    Scusate l'interruzione, un piccolo diverbio... mentale, diciamo così. Torniamo a noi, chi cazzo sei?

    Ritornò serio, guardando Nick negli occhi, come se avesse dovuto ucciderlo con un solo sguardo
     
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  6. Kojima4president
     
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    Osservò la palla che gettava sostanza nera, sporco di sabbia e quella merda, con un rivolo di sangue che gli usciva dagli angoli della bocca.
    L'urto di prima gli aveva fratturato un paio di costole e lo sforzo che aveva fatto prima era stato eccessivo per la ferita che aveva riportato.
    Tossì sangue e si inginocchiò per qualche istante, lasciando cadere le armi improvvisate che si era procurato.
    Diede altri due colpi di tosse prima di rialzarsi grugnendo per il dolore, tenendo il braccio sinistro lungo il petto fino al fianco destro.
    Non riusciva a pensare a nulla che avesse un senso, l'euforia della vittoria era coperta dal dolore.
    Non... Non dovevo... Uscire dal... Dal QG... NGH!
    Si voltò verso la ragazza che non sembrava in condizioni tanto migliori.
    Hey, are you alright?
    Poi si girò verso il ragazzo che stava parlottando. Sentì solo che gli aveva fatto una specie di complimento, "Che non erano scarsi" o qualcosa del genere. Però c'era qualcosa che non lo convinceva.
    Il giovane li fissava con aria minacciosa, quasi fosse sotto l'effetto di stupefacenti, e si diede un pugno sullo stomaco.
    Ehi!
    Nick si avvicinò al ragazzo che farfugliò qualcosa e poi gli chiese chi fosse.
    Si fermò a pochi metri dall'interlocutore, continuando a tenersi il petto dolorante.
    Io sono Nicholas... Nicholas Shamrock.
    Voltò nuovamente il capo verso la ragazza e poi tornò sul ragazzo che sembrava squadrarlo con aria poco rassicurante.
    E voi chi siete?
     
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    Ce l'avevano fatta. I mostri erano andati. Sconfitti. Per sempre, si augurava.

    Tutto okay, replicò allo sconosciuto, fingendo di spolverarsi distrattamente gli abiti.

    In realtà, fino a quel momento non si era resa conto di quante ferite e botte avesse incassato: era piena di graffi e lividi, ma, apparentemente, nulla di rotto. Ciononostante, sentiva un male cane dappertutto.
    Nel frattempo, D si era avvicinato loro, esibendo un'espressione da omicida, e, a seguire, un nuovo spettacolino; quest'ultimo somigliava al suo ultimo exploit nel salone, quando l'aveva conosciuto. Le fece storcere la bocca, ma non disse nulla: non era nelle condizioni di ingaggiare altri conflitti. Né fisiche, né psicologiche.
    L'uomo sconosciuto si presentò come Nicholas Shamrock. Almeno, ora il suo volto aveva un nome.

    Lena, rispose, accennando un sorriso. Ti sei Svegliato da poco? Non ti ho mai visto, al QG.

    Si rese conto che il suo coltello era ricoperto dalla schifezza emessa dai mostri. Pulì la lama sfregandola sulla gamba dei pantaloni verde scuro che indossava, senza preoccuparsene; in condizioni normali, una cosa del genere le avrebbe fatto uno schifo incredibile. A volte, si comportava proprio come una bambina viziata...

     
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  8. Coso \m/‚
     
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    chi sono io?

    Il ragazzo sorrise malvagiamente, scattando e trovandosi a tre dita di distanza dal volto di Nick, fissandolo in maniera truce e violenta, come se i suoi occhi dovessero uscire dalle orbite per aggredirlo

    Se non ti ho salvato il culo, potrei essere il tuo futuro salvatore, oppure...

    e così dicendo, muovendo rapidamente le braccia eseguendo una forma arcuata, portandole a pochi centimetri dal collo del ragazzo

    Oppure potrei essere il tuo peggior incubo

    Iniziò a ridere, scattando indietro come una macchinetta, per poi indietreggiare e scattare verso Lena, facendo uno strano inchino

    Madame, mi permette di pulirle la lama? Non vorrei che le sue vesti regali si sporcassero più di quanto già non lo siano

    Ora basta

    gli occhi del ragazzo si spalancarono inumanamente, il volto si deformò in quella che pareva essere un'espressione di puro terrore condito con una spruzzata esagerata di euforica follia. Piegandosi improvvisamente di lato, guardando il cielo con gli occhi spalancati, D rimase immobile qualche secondo

    Come cavolo...
    Zitto, ora torno io

    La scena che seguì fu piuttosto raccapricciante. D, portando la mano sinistra dietro la nuca piegando il gomito verso l'alto, si rimise in piedi. Dopodichè, mettendo la mano destra sul gomito, spinse con un colpo secco verso il basso, spaccando l'articolazione della spalla sinistra, senza emettere alcun rumore, solo il gelido scricchiolio dell'osso che si rompeva. Dopo essersi scrollato e rimesso in posizione corretta, lasciò penzoloni il braccio sinistro, per poi rivolgersi ai due


    Bhè? Che c'è? Avete visto un fantasma o cosa?

    e con tutta la nonchalance del mondo, anzi, del non mondo, D iniziò ad armeggiare con l'articolazione, cercando di inserire nuovamente il braccio al suo posto

    Avete qualcosa da mangiare, per caso?

    chiese incuriosito, mentre sembrava aver imbeccato l'articolazione con l'osso rotto del braccio che, a velocità smisurata si stava già sistemando...
     
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  9. Kojima4president
     
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    Si voltò un istante verso la ragazza.
    Eh? Ah, si, più o meno. Passeggiavo nei dintorni quando ho sentito qualcosa che mi ringhiava contro. Poi ho fatto la cazzata di lanciarmi nel bosco per cercare di seminarlo e il resto lo sapete.
    Mentre parlava tornò sul ragazzo che stava parlando più da solo che con gli altri, agitandosi e arrivando persino ad una spanna dal suo volto, portandogli le mani attorno al collo come se volesse strangolarlo.
    Tuttavia rimase impassibile, in parte per il dolore ed in parte perché sembrava veramente in preda a qualche sballo lisergico.
    Come il giovane si staccò dal collo dell'irlandese riprese ad agitarsi fino a lussarsi una spalla.
    Nell'udire il sono crack distolse per un istante lo sguardo socchiudendo le labbra come se volesse dire "uh, quello fa male" e tornò a girare lo sguardo tra i due per poi fermarsi nuovamente sul ragazzo, senza far caso a quello che diceva Lena, distratto dalla scena.
    Non mi avete risposto comunque, ho capito che nemmeno voi siete della zona, ma non ho afferrato il vostro nome e no, non ho nulla da mangiare.

    Edited by Kojima4president - 21/9/2012, 17:54
     
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    Aprì la bocca, con una risposta già pronta per D. Era lì lì per dirgliene quattro, quando il ragazzo, visibilmente meno lucido del solito, fece una cosa che la impressionò decisamente troppo.
    Si ruppe una spalla. Sentì distintamente il rumore dell'osso che si spezzava, e dislocava. Sussultò, non appena si rese conto di cosa stesse facendo quel pazzo. Lo stesso pazzo che, dopo essersi tranquillamente risistemato l'articolazione, domandò loro se avessero qualcosa da mangiare.

    Tu. Tu sei incredibile, sibilò, stizzita; il desiderio di piantargli la suola dello scarpone sui denti era forte, ma resistette. O meglio, rimandò ad un momento più consono.

    Nicholas, dal canto suo, aveva distolto lo sguardo.

    Io sono Lena, ripeté, cortesemente. E questo cretino qui è D. E credo che nessuno, qui, sia della zona. A parte quegli stronzi dei Ricognitori, certo.

     
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  11. Coso \m/‚
     
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    Mentre i due si parlavano, D armeggiava con il braccio. Un rumore secco, dopo un movimento rapido, e la spalla ed il braccio erano nuovamente a posto

    Andiamo Lena, non dovresti spaccare le palle, non sono poi così male i ricognitori, se non fosse per loro, saresti esplosa probabilmente

    Sorrise, sapeva di avere ragione, in fin dei conti tutti i risvegliati lì erano stati salvati dai ricognitori. Le chiappe di tutti erano state portate lì proprio da loro, tranne quelle di pochissimi, come Kate. Improvvisamente la memoria di D tornò a Kate, era da tantissimo che non la vedeva. Chissà dov'era finita?

    Quindi, Nick giusto? Mi stavi dicendo che tu eri in giro a muzzo attorno al qg? Da solo? E nessuno ha saputo aiutarti? Cristo santo, cosa cazzo sta succedendo qui? Nessuno fa più il suo lavoro, dovrò strigliare per bene la gente al Qg appena ci torno! Comunque, raccontami come sei finito qui

    Continuò a parlottare un pò, fino a quando il suo pensiero non cadde nuovamente su Katherine. Si rivolse quindi a Lena, senza aspettare le risposta di Nick, chiedendole

    Lena tu per caso hai visto una ragazza di nome Katherine?

    Disse, mentre si siedeva a terra, cercando di captare qualche rumore. Chissà se la ragazza aveva qualche informazione da dargli, e chissà se, in quel silenzio perfetto in cui erano immersi. Chissà quanto sarebbe durato...
     
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  12. Kojima4president
     
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    Porse la mano ancora buona alla ragazza.
    Piacere.
    Poi si rivolse al ragazzo che sembrava essersi ripreso dal trip di acidi e, dopo aver ripreso la ragazza che si era lamentata dei ricognitori e aveva rimproverato D sbottò sul lavoro del personale al QG e gli chiese come fosse arrivato li.
    Poi iniziò a girare lo sguardo tra i due alternando le risposte.
    Una cosa per volta: i ricognitori non sono tutti teste di cazzo da quanto ho visto, qualcuno apposto c'è. Anche se quella testa di cazzo che mi ha recuperato al porto la ammazzerei volentieri.
    Poi: mi hanno ripescato al porto mentre ero in balia di una specie di burattinaio e del suo fratellino riempiendomi di piombo una spalla, dopo aver sognato navi, granchi fuori misura e un mucchio di gente poco raccomandabile che mi pestavano e tagliuzzavano.

    Dopo di che si concentrò su D ripensando a qualche istante prima, quando il ragazzo gli aveva portato le mani al collo per strangolarlo, sentendo la rabbia che montava.
    E tu, pivello, fai ancora una volta una stronzata come quella e giuro su Dio che ti butto giù i denti e te li caccio su per il culo a mo' di supposte, quant'è vero che sono irlandese! Understood?
    Tirò un sospiro scacciando il nervosismo, accontentandosi del rimprovero a causa delle costole fratturate, e si schiarì la voce tornando a rivolgersi ad entrambi i ragazzi.
    Comunque anche io ho un paio di domande per voi: siete in mezzo a questa merda da più tempo di me, giusto? In tutto questo tempo qualcuno ha capito qualcosa su questo posto che non ci venga detto dai ricognitori? Tipo se c'è un modo per tornare da dove veniamo e simili?
     
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    Lena scoccò un'occhiata di traverso a D. Senza i Ricognitori, sarebbe esplosa, probabilmente? Era vero. Anche senza il 'probabilmente'.

    E chi ti dice che non mi avrebbero fatto un favore?, pensò. Ma non disse nulla. Si limitò ad ignorarlo, per poi stringere la mano a Nicholas.

    Poi, D sbottò qualcosa riguardo al QG.

    Non c'è nessuno, al QG!, esclamò. Era di questo che mi lamentavo. Voglio dire, non siamo completamente soli, ma se ho visto due Ricognitori, ultimamente, è già troppo.

    Era vero. Claudia era sparita, e se prima quasi ogni giorno arrivava qualche Ricognitore con un nuovo Risvegliato al seguito, ultimamente il QG giaceva nel silenzio. Nel nulla. Non si muoveva niente, nessuno li considerava.
    In fondo, non che le dispiacesse. Finché restava al QG, era quasi divertente. Poi, si annoiava a morte. E lì era nella merda: uscire senza scorta di alcun tipo non era il massimo. Aveva perfino provato a convincere un Ricognitore a portlarla con sé durante qualcosa come un'esplorazione, o una missione. Com'era prevedibile, aveva rifiutato, lasciandola di nuovo sola in mezzo al niente.

    Ne sono sicura, aggiunse, poi, in risposta a Nick. E' solo che non mi va di farmi trattare come avessi l'utilità e il valore di... di... di una cannuccia in mezzo al deserto.

    Scosse la testa. No, mi dispiace. Nessuna Katherine, rispose, in tono meno duro di prima. Cercò di fare mente locale, ma era sicura di non averla incontrata. O, forse, potrei averla vista di sfuggita. Perché me lo chiedi?

    Poi, poco dopo, assistette ad una scena che apprezzò molto. Nicholas che minacciava D. Ridacchiò, un sorrisetto soddisfatto sulle labbra.

    Sei irlandese, e sei disposto a fare del male a D. Dove sei stato tutto questo tempo?, fece, con tono teatralmente enfatico, mentre si passava una mano fra i capelli.

    Penso di saperne quanto te
    , aggiunse, pensierosa. Ma credo che D possa rispondere alle nostre domande. Non è vero, D? Mi sei debitore di un paio di risposte.

    Si riferiva al loro primo, -e ultimo, fino a quel momento-, incontro. D se n'era andato senza rispondere alle sue domande, e a quelle degli altri. O meglio, aveva risposto in minima parte. Quello sarebbe stato il momento buono per continuare.
     
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  14. Coso \m/‚
     
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    Nessuno... Claudia sparita? Come diavolo è possibile? Dove sono stato tutto questo tempo?

    Lo sguardo del ragazzo divenne vitreo, mentre le parole di Lena giungevano alle sue orecchie e come lame crivellavano impetuose e implacabili la sua mente vacillante. Ogni parola equivaleva ad una stilettata al cuore, un piccolo passo verso l'insanità mentale che tanto era agognata e tanto era odiata dalla sua anima oramai nera come la pece, corrotta fino in fondo dall'"ospite" mentale che lo aveva perseguitato da quando si era Spezzato


    Così, per sapere...

    Mentì sapendo di mentire, la situazione era grave, molto grave, se ne rendeva conto ogni secondo, e non c'era affatto tempo da perdere. E capisci che sei messo male quando non puoi perdere tempo in un posto che, di tempo, ne ha infinito. Il suo corpo ebbe un sussulto quando torme di pensieri assurdi assalirono la sua mente. Interrogativi, ipotesi surreali, scene raccapriccianti si delineavano nella fragile mente del ragazzo, che nel frattempo aveva recuperato in pieno le ferite subite dal combattimento precedente, compresa anche quella che si era autoinflitto alla spalla. Cominciò ad avvertire la debolezza del suo corpo, che richiedeva un ingente tributo per lo sforzo allucinante che aveva fatto. Poi, prima che Lena rirpese a parlare nuovamente, Nick articolò qualcosa sul fatto di essere irlandese e sul fargli usare i suoi stessi denti come supposte. D guardò stranito l'irlandese, non capendo a cosa potesse riferirsi

    Non vedo perchè dovresti tentare di farti uccidere alla velocità della luce, "pivello", visto che ti ho appena conosciuto e non mi pare di averti spaccato nulla, "pivello"

    La fatica si stava facendo sentire, infatti, tentando di alzarsi, cadde rovinosamente nella sabbia. Era davvero a corto, e doveva procurarsi qualcosa da mangiare, e in fretta. Ma nel mezzo del nulla, cosa poteva fare? Mangiare quei due? Si, era un'idea, ma ci sarebbe riuscito? In fin dei conti Lena era piuttosto forte, nonostante le ferite, ed anche l'irlandese sapeva il fatto suo, quindi non poteva rischiare

    Che cazzo sto pensando? Mangiare i miei compagni... non potrei mai!!! Piuttosto, morirei cazzo!

    Non ne poteva più di quella situazione, dove trovare una via di scampo prima che l'inevitabile potesse accadere. Tirandosi in piedi a fatica, guardò i due, abbozzando un sorriso. Tutto questo mentre i due continuavano il loro discorso. Quando Lena finì di parlare, D percepì la sua domanda

    In effetti sono in debito di un paio di rispsote, visto che son quello che è qui da più tempo di chiunque... eccetto i ricognitori e le creature autoctone, se così possiamo chiamarle... Ma sapete, visto dove ci troviamo, e vista la situazione, sarebbe appropriato se...

    Cadde in ginocchio, sputando del sangue, che aveva iniziato a scorrere copiosamente dalla bocca

    se... trovassimo del cibo... o una via per tornare al Qg

    disse, mentre tentava di rialzarsi a fatica

    Forse finalmente potrò sollevarmi da questo fardello

    Non ci sperare, bello mio. Farò di tutto per sopravvivere, a costo di mangiarti un braccio

    Fottiti


    e mentre il duello mentale continuava fra D e il suo "ospite", il ragazzo era riuscito a tirarsi in piedi...
     
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  15. Kojima4president
     
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    Nick guardò D di sbieco, fissandolo abbastanza minacciosamente
    I coglioni! Ecco cosa mi hai rotto, razza di tossico ingurgita pasticche!
    E fece per avvicinarsi al ragazzo che tornò a terra sputando sangue e parlottando da solo.
    Shit, questo sta ancora male.
    Si avvicinò a D per prestargli soccorso, ma quando si rimise in piedi si arrestò.
    Dopo di che osservò il circondario.
    Merda, qui siamo troppo allo scoperto.
    Dobbiamo assolutamente spostarci e trovare il modo di rimetterci in sesto, qui siamo un bersaglio facile.
    Poi si rivolse alla ragazza.
    Lena, tu mi sembri quella più sana del gruppo, da che parte è il QG? Così possiamo tentare di raggiungerlo e ci salviamo le chiappe che qui non siamo al sicuro. Non lo siamo in condizioni normali, ora come ora è come se avessimo un cartello con su scritto "mangiateci" appresso.

    Edited by Kojima4president - 24/9/2012, 23:47
     
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31 replies since 11/9/2012, 02:17   188 views
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