Risveglio Wade

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  1. Morthag
     
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    Narrato
    *Pensato*

    Lo scenario desolato era tanto raccapricciante quanto morboso. Carcasse di treni disposte disordinatamente sui binari, locomotive squarciate, varie aperture di gallerie che sprofondavano nell'abisso di quella terra maledetta. L'edificio che doveva essere una volta la biglietteria altro non era che una catapecchia completamente divorata dai parassiti e dalle intemperie. Un vecchio violino massacrato dall'età giaceva vicino ad una panchina, con un cartone in parte con qualche scarabocchio indistinto sopra. Nell'aria non vi era alcun rumore, se non quello del silenzio plumbeo che precede le catastrofi. Wade non si era ancora ripreso del tutto, era lì, disteso su quelli che dovevano essere i binari di una linea principale, poichè risultavano meglio conservati rispetto a quelli che formavano quel fitto intrico di acciaio, legno e ruggine. Poi, come il lampo squarcia il velo della notte più buia, rivelando improvvise ombre celate nei più reconditi recessi della mente umana, che le manifesta sui muri delle stanze, un terribile suono cacofonico echeggiò per la stazione. Un terribile sferragliare e sbuffare, un terribile gemito millenario che si levava da quella che sembrava essere una caffettiera dalle dimensioni di un carro armato della seconda guerra mondiale. Un gigante di metallo che lentamente sbuffava in direzione della stazione. Fu allora che Wade si svegliò di soprassalto, spalancando gli occhi
    *Julia... ma cosa... Dove sono?*

    La mente del ragazzo era ancora terribilmente annebbiata, ricordava solo la ragazza nel lago, l'abbraccio, poi il gelo dell'acqua e l'oblio. Doveva essere morto. E allora perchè sentiva scorrere il sangue nelle vene? Perchè sentiva il cuore pulsare? Perchè si sentiva vivo come non lo era mai stato prima? Spostando la testa in direzione del terribile suono, vide in cielo levarsi una fumata nera come l'abisso più oscuro, e uno sferraglio sempre più frenetico e vicino. Il treno, o qualunque cosa fosse, poichè egli non riusciva a vederla, si stava avvicinando. Cercò subito di alzarsi, invano. E solo ora si rese conto di essere disteso su quelli che dovevano essere i binari che anche quel grottesco costrutto metallico stava percorrendo a tutta velocità...



    spero vada bene^^
     
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33 replies since 3/4/2013, 02:33   140 views
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