Risveglio Wade

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  1. Morthag
     
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    Mentre tentava il disperato movimento per afferrare il violino, qualcosa lo bloccò. Qualcosa che non era solo nella sua mente, qualcosa che percepiva anche a livello di presenza

    Chi sei? Dove sei?!? DI COSA STAI PARLANDO?!?

    Qualcosa gli aveva parlato di una chiave. Una chiave? In tutto quel casino, non aveva nemmeno avuto un secondo per guardare se in giro c'era una chiave. Ma a lui non importava, lui voleva quel violino, doveva essere SUO ad ogni costo. Poi uno strano suono lo fece bloccare, così, di colpo. Il silenzio calò su quella scena, e una melodia iniziò a levarsi dal violino. Era qualcosa di incredibile, qualcosa di pazzesco. Nemmeno il Trillo del Diavolo era così soave ed incredibile. Una melodia tale da bloccare il tempo, una melodia così bella e dolce da risultare potente e terrificante...

    *La chiave di violino*

    Un pensiero rapido e fugace. Non sapeva se era suo, della cosa che gli stava parlando, del violino stesso o della follia della situazione. Ma quel pensiero lo illuminò, o almeno così credeva


    La chiave di violino è la soluzione!

    Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, come se avesse dato la soluzione finale ad un gioco a premi. E poi, la sua mente, in preda al panico, forse alimentata anche da qualcosa che trascendeva la normalità, diede a Wade qualcosa a cui aggrapparsi, qualcosa di solido per proteggerlo da quella che doveva essere una fine ingrata e dolorosa. Un esplosione di luce dilagò dal suo immaginario, mostrando immagini distorte della realtà al ragazzo che, oramai in piena crisi isterica, non distingueva realtà da fantasia. Il violino parve muoversi agli occhi del ragazzo, mentre continuava a sentire una melodia incantevole e bellissima, che copriva ogni altro rumore e ogni altra cosa che ci fosse nei dintorni. L'intensità di vibrazione delle rotaie e del suo corpo adagiato ad essere parve scomparire, così come il fischio del treno, spazzati via dalla sua mente da quella splendida ballata, che spezzò qualcosa nel ragazzo. La sua ragione era andata, lasciando che la Follia di quel momento prendesse il sopravvento, facendogli vedere uno splendido violino nuovo di zecca che suonava qualcosa di splendido, mentre in realtà... bhè, non sapeva cosa ci fosse lì, in realtà. FOrse il violino marcio che aveva visto prima, forse un violino splendido, forse nulla. Non lo sapeva, ma vedere quello gli andava bene, nonostante a breve, la sua vita, sarebbe finita. Sempre ammesso che non si fosse immaginato tutto

    Edited by Morthag - 7/4/2013, 02:44
     
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