With my cross-bow, I shot the ALBATROSS!

Role libera, aperta a tutti

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  1. LoreElite
     
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    Il porto. Gli ricordava tanto il posto in cui viveva.
    Aria di mare, salmastro.... Era quasi come essere a casa. QUASI.
    Era una sensazione che con difficoltà si poteva descrivere. Era come guardare una vecchia foto di una località portuale e allo stesso tempo riuscire a respirare l' aria DENTRO alla foto. Un' aria carica di tutto l' effetto seppia delle vecchie macchine fotografiche.
    Insomma, una sensazione a dir poco orribile.
    Sensazione con la quale aveva imparato a fare l' abitudine.
    Da quando era stato catapultato lì, infatti, molte erano le cose con le quali aveva fatto l' abitudine, o almeno si sforzava di farlo.
    La mancanza di fame, sonno o qualsivoglia altra necessità fisica era facile da superare ma... le emozioni amplificate, il riuscire a sentire quello che non va anche a chilometri di distanza... quello non gli piaceva per niente. Soprattutto perchè c'era sempre qualcosa che non andava, in quel posto dimenticato da Dio.
    E lui, come anche gli altri risvegliati, riuscivano a sentirlo.
    E da un pò di tempo, c' era una certa sensazione di nausea mista ad inquietudine che gli assillava la testa e l' imboccatura dello stomaco.
    Era l' orribile sensazione di quando si ha un conato di vomito, ma per qualche motivo da qualche giorno era lì, ferma, che lo perseguitava.
    Era per quelpreciso motivo che si era diretto verso il porto, quel giorno.

    Magari

    Si diceva, stupidamente

    Magari un pò d' aria di mare mi farà passare questa nausea...

    Si era anche vestito diversamente dal solito. MOLTO diversamente. Niente anfibi, nè nessun indumento che ricordasse anche solo vagamente il colore nero. Un tempo si vestiva con anfibi, catene e borchie perchè credeva fosse il modo migliore di dimostrarsi diverso. Il tempo trascorso lì gli aveva fatto capire che in quel frangente nessuno era diverso. erano tutti sulla stessa barca. Quindi perchè non indossare qualcosa di più casual? E poi le camicie gli erano sempre piaciute.
    Aveva anzi un paio di blue jeans, delle scarpe di pelle marroni e una camicia color sabbia.
    Ovviamente, il coltello era in una fondina di cuoio che si era cucito in uno dei tanti momenti di noia e che aveva applicato alla cintura, e un pacchetto di sigarette nella taschino della sua camicia.
    Stava quindi passeggiando sul molo quando intravide, in quel posto che era a metà fra il vivo e l' abbandonato, una figura femminile ed una maschile.
    Non sembrava minacciosa -ma d' altronde, quale presenza lo sembra, all' inizio?- , quindi si avvicinò, anche se con circospezione.
    Si accorse dopo pochi passi, però, che quella erano una persone che conosceva, dei Risvegliati.
    Nel dettaglio, si trattava di Lena e di Lucio.
    Si avvicinò ancora, fino ad essere loro accanto.

    Heilà

    Disse, sorridendo alla ragazza.

    Anche voi a godervi il salmastro, eh?

    Per quanto si sforzasse di tenere un tono allegro, non riusciva a trattenere una vena di tristezza.
    Si accese una sigaretta. come se potesse fare molto, in casi come quello.

    C'è una storiella

    Disse, tanto per rompere un pò il ghiaccio. Aspirò dalla sigaretta e, mentre espirava il fumo, riattaccò a parlare.

    C'è un tizio che sta affogando e prega Dio affinchè lo salvi. Dopo poco passa un bagnino a nuoto, e il tizio gli dice : " No grazie, sarà Dio a salvarmi". Dopo un altro pò, passa una barca a remi. " No grazie, sarà Dio a salvarmi", risponde un' altra volta. Passa un piroscafo, e l' uomo risponde ancora una volta " No grazie, sarà Dio a salvarmi". L' uomo affoga, va in Paradiso e quando incontra Dio gli dice: " Perchè non mi hai salvato?" E Dio gli risponde : "Santi numi! Ti ho mandato un bagnino e due barche, che volevi di più?"

    Concluse in silenzio, asettando una reazione dei due.
     
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35 replies since 2/9/2012, 01:21   435 views
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