It's always time for tea

Role libera, aperta a tutti

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  1. Kojima4president
     
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    Nick riemerse dalla porta della cucina sistemandosi la benda sull'occhio.
    Non gli restava che prendere un sorso di tè gentilmente offertogli dai due ragazzi in cucina e andare a cercare Lorenzo per costruire quel maledetto orologio in modo da poter almeno organizzare le giornate ad un ritmo regolare.
    Così va decisamente meglio... Ora vorrei sapere dov'è finito Lore, voleva una mano per... Uh?
    Lo spettacolo che gli si presentava erano il ragazzo che aveva detto di chiamarsi Lucio semi nascosto alla sua vista dall'energumeno presentatosi come Wade.
    Volavano paroloni pesanti tra i due e l'atmosfera sembrava prossima ad accendersi come il grisù in una galleria con gli stessi catastrofici risultati.
    Lanciò un'occhiata a Lena che guardava i due non troppo serena.
    Decise allora di intromettersi tra i due.
    Si diresse alla dispensa passando di fianco alla ragazza, sussurrendole poche parole quando erano più vicini.
    Non preoccuparti sorella, ci penso io.
    Le disse, facendo in modo di essere udito solo da lei; prese quindi una bottiglia di alcool da cucina, a 95°, ne prese un sorso e lo soffiò sulla fiamma dell'accendino che aveva appena estratto dalla tasca.
    Puntò la vampa sprigionata sopra alla testa dei due contendenti, in modo però che nessuno dei due ne rimanesse ferito, come avvertimento e poi prese la parola con un tono alto, perché si potesse sentire bene nella stanza e almeno in buona parte del corridoio adiacente, ma al contempo secco, sintomo della sua irritazione nel ritrovare quella che poteva essere una situazione di svago rovinata da un battibecco nato per cause di cui se ne sbatteva altamente le palle.
    Dateci un taglio!
    Continuò poi con tono grave ma sempre abbastanza alto perché entrasse bene nelle orecchie di tutti i presenti.
    Qui siamo tutti sulla stessa barca piena zeppa di merda, se avete intenzione di continuare a fare i coglioni fatemi la cortesia di andarvene fuori dove il vostro sangue farà da esca per tutta la sozzura che c'è intorno all'edificio risparmiandomi la fatica di portare fuori due cadaveri.
    Posò la bottiglia e prese una tazza dove si versò il tè.
    Grazie sorella.
    Disse nuovamente a Lea prima di rivolgersi nuovamente alle due teste calde.
    Se invece volete risolvere i vostri problemi discutendo da persone civili sarò lieto di starvi a sentire.
    Come finì di rimproverare i due ragazzi prese un sorso dalla tazza cambiando di colpo espressione da tremendamente seccato ad una sorpresa mista a dubbio e rassegnazione.
    Nonostante fosse chiaro che Lena avesse messo nel bollitore acqua e una bustina di tè quello che stava sorseggiando aveva lo stesso sapore del whisky bevuto non molto tempo prima.
    Lanciò allora un'occhiata interrogativa alla ragazza come se volesse chiederle che roba fosse.
     
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    Quando Nick le sussurrò di non preoccuparsi, iniziò subito a temere il peggio. Ed ebbe ragione.
    L'azione fu immediata, quasi non si rese conto di quello che successe. Apprezzò l'intervento e le parole dell'uomo, ma temeva che Wade non l'avrebbe pensata così. Sembrava quasi di leggergli la sete di violenza negli occhi...
    L'espressione perplessa di Nick al sapore del whisky riuscì a farla sorridere. Gli rispose scuotendo la testa con una risatina.
    Per essere una che aveva appena assistito ad una quasi-rissa e un quasi-incendio, si sentiva incredibilmente tranquilla. Forse perché, alla fine, erano solo umani, e si stavano comportando da umani, e non era facile, laggiù. Forse era l'umanità che le mancava, in quel posto, nonostante quello che aveva sempre creduto.
    O forse no.
    -Ragazzi, io vi giuro, vi giuro, che se vi ammazzate me ne andrò come se niente fosse. Giuro-, commentò, scuotendo la testa, infastidita.
     
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  3. LoreElite
     
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    Giorno come gli altri a Nowhere. Un pò di tempo sul letto a guardare il soffitto cercando chissà quale strano disegno fra le crepe, altro tempo passato a cercare di decifrare i libri della biblioteca....
    Ne aveva beccato qualcuno in inglese. Aveva avuto fortuna. Peccato che fossero ricette da cucina.
    Ovvero la sua bestia nera. Non sapeva assolutamente cucinare.
    Per il resto, cercava di capire gli argomenti dalle poche immagini che si trovavano in alcuni. Quella cosa dell' orologio doveva imparare a risolverla. Cavolo, ne stava avendo abbastanza di dire "un tot"
    Decise di andare in cucina per rinfrescarsi un pò le idee con dell' acqua, ma più si avvicinava e più sentiva i suoi compagni urlare. Aprì la porta.
    Scena:
    Lena che aveva appena detto qualcosa riguardo all' ammazzare qualcuno, Nick l' heterocromo che la guardava interrogativo con anche lui una tazza in mano, Lucio seminascosto da una specie di armadio a quattro ante che non era Maul.
    Rimase per qualche secondo sconcertato ad osservare la scena, quando esordì con un
    .... Momento sagliato, eh?
    Pronunciò la frase inarcando le sopracciglia verso l' alto e storcendo un poco la bocca, come se avesse appena beccato due in una stanza che limonavano.
    A me serviva solo l' acqua...
    Si rivolse poi a Nick.
    Hei, Nick, poi per quell' orologio perpetuo? L' ultima volta è successo un macello e non ne abbiamo più parlato...
    disse, come se quell' armadio non gli stesse coprendo la vista.
    Comunque, ciao.
    Disse al nuovo arrivato.
    Io sono Lorenzo. tu sei?
     
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  4. BlackieTheCat
     
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    Non furono le continue offese e frecciatine lanciategli da Wade. Non fu il secondo lancio di bastone schivato all'ultimo, né il colpo che si sarebbe decisamente preso se non fosse stato per l'intervento dell'altro presente in stanza. No, non erano state nemmeno quelle fiamme che quasi gli arrostivano i capelli, se non fosse stato per la tazza piena di quel-che-sembra-tè.

    Fu l'essere messo continuamente in mezzo a far traboccare il vaso.

    Lena certo lo faceva con buone intenzioni, anche l'altro di certo voleva solo la quiete, come Lucio stesso del resto. Ma nonostante tutto veniva visto allo stesso livello di quel burino. Veniva visto come un rissoso, dedito a picchiare un compagno. Quello decisamente non lo sopportava facilmente. Certo era curioso, come non fossero le offese vane ma accuse esterne, a farlo arrabbiare. Ma nonostante questo non si adirò, nè gridò in preda alla rabbia. Si limitò ad usare il solito tono fermo e serio, stavolta leggermente più alto del normale; non un urlo, ma un livello che decisamente non potevi ignorare.

    -Se permetti, è quello che stavo cercando di fare fin dall'inizio. Discutere civilmente, intendo.-

    Si rivolse prima al non-da-lui-conosciuto, che aveva agito nel giusto cercando di fermare quella che pareva una insensata lotta all'interno del quartier generale, dove di lotte non dovrebbero essercene.

    -Anche perché è illogico lottare fra compagni, essendo appunto tutti sulla stessa barca. Non ci guadagna nessuno.-

    Finalmente la voce tornò ad un'intensità più colloquiale, quell'attimo di collera già sfogato in solamente un tono più alto.

    -Certo è anche illogico dare fuoco alla cucina... Ma suppongo abbia funzionato, ti ringrazio.-

    Non sapeva cosa dire a Lena, anche lei aveva parlato in preda al fastidio provato nel vedere due persone lottare senza un motivo valido. Aveva comunque sperato in un qualche tipo di appoggio, dato che aveva mostrato più volte di non voler ricorrere alla violenza. Ora il pensiero vergeva su Wade, su come chiudere definitivamente quella folle e insensata lotta. E aveva tutti gli strumenti per farlo. Gli avrebbe dato ciò che voleva, cioè la guerra. Ma non una guerra fisica, una decisa da pugni e sangue.

    Sarebbe stata una guerra di consensi.

    -Se quindi Wade puoi gentilmente evitare di ricorrere nuovamente alla violenza senza una buona ragione sarebbe meglio, per tutti. Come ti ho detto, più siamo e meglio è.-

    Si spostò quindi in una posizione centrale, fra Lena e l'altro, in modo da trasmettere anche fisicamente l'idea di maggioranza, in modo che il colosso potesse una volta per tutte rinunciare alla lotta. Diamine, bastavano le creature e gli incubi, per quello.
    E come la ciliegina sulla torta arrivò anche Lore, un punto al favore della diplomazia.

    -Tranquillo Lore, c'è stato un battibecco ma nulla di cui più preoccuparsi.-

    Rivolse quindi l'attenzione al nuovo arrivato, dato che quel discorso sull'orologio perpetuo sembrava decisamente interessante.

    -State davvero riuscendo a creare un orologio? Sarebbe fantastico, un modo per misurare qualcosa di concreto, finalmente!-

    Wade era già lontano, fra i suoi pensieri, mentre il lato più tecnico/nerd smaniava in attesa di saperne di più su quel fantomatico orologio.
     
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  5. Morthag
     
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    quel momento imbarazzante in cui ti accorgi che il tuo post non è partito e partono tante bestemmie...


    Che situazione incresciosa. Davvero qualcosa di imbarazzante, avrebbe detto qualcuno. Nick, dal nulla, per calmare gli animi, decise di fare un bel numero da piromante, sputacchiando delle belle fiammelle sopra la testa dei due. Wade sorrise, quel tizio aveva stoffa. Forse era lui quello da prendere a botte, chissà

    Davvero ammirevole l'entrata, oserei dire... FOCOSA

    Ghignò, osservando la situazione. Fra i quattro si era creato un momento di calma, e Wade decise che forse era il caso di diventare seri. I commenti di Nick e Lena lo fecero sorridere, non sapeva bene dove si trovava e con chi era, ma si stava divertendo davvero un mondo

    Un giorno ti staccherò i denti, smidollato, e ci farò una bella collanina da dare ai mostri. Ma in fin dei conti hai ragione anche tu. Del resto chi è causa del suo mal pianga se stesso, e mi pare che tu avrai molto da piangere, considerando che non saresti in grado di difendere te stesso, figurati i tuoi amici

    Si girò, andando a sedere e calmandosi. Divenne serio, e passò lo sguardo fra i tre. In fin dei conti, non era ancora nessuno lì. Non sapevano chi fosse, come lui non sapeva chi aveva davanti. Aveva solo capito che, in quel luogo, le cose andavano diversamente. E avrebbe potuto fare davvero tutto ciò che voleva

    Non preoccuparti, uomo, volevo solo vedere se era un pisciasotto di professione o si spacciava per tale. Tanto di cappello per il sangue freddo, comunque

    Si rilassò nella sedia, passando lo sguardo su Lena

    Tranquilla, sarò l'ultimo a morire, se ci sarà da morire!

    In quel momento si aprì una porta, alle sue spalle. Fece l'ingresso un ragazzo nuovo, non lo aveva visto. Era ovvio, aveva visto sì e no sei persone da quando era lì. Parlò con il piromane, chiamandolo Nick. Disse qualcosa riguardo ad una sorta di orologio, e poi si presentò. Wade decise di cogliere al volo l'occasione, scattando in piedi

    Io sono la persona più interessante che tu abbia mai potuto incontrare, Lorenzo

    Ghignò, allungando la mano. In fin dei conti, ogni tanto qualche battuta se la concedeva anche lui. Che vita sarebbe senza l'ironia e il sarcasmo? Una vita grigia

    Comunque sono Wade, piacere. E mi piacerebbe sapere chi comanda qui, e come funzionano le cose. Non ditemi che aspettate tutto il giorno di essere mangiati da qualcosa di più grosso di voi!
     
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19 replies since 8/4/2013, 04:07   199 views
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