Risveglio di Loki

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  1. Loki1986
     
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    I pensieri viaggiano veloci e confusi nella mente del nuovo giunto. Lo sguardo si apre appannato e disorientato mentre una mano viene posta sul viso strofinandone gli occhi.
    Dove mi trovo?
    Lo sguardo indaga sull'aspetto del luogo che non conosce. Nulla sembra riportare alla sua confusa mente un ricordo del luogo, mentre si accinge ad alzarsi dal terreno. Le mani dopo essersi voltato su un lato fanno pressione sul terreno, osservando successivamente lo strano colore che presentano.
    Eretto si guarda attorno spaesato. Non rimembra nulla del suo passato.
    Successivamente vengono compiuti diversi passi verso un'altalena che sembra scostarsi con un moto leggero. La mente del ragazzo è troppo confusa per notare che neppure una bava di vento è presente nel luogo.
    Osservandosi attorno urla con fare ora nervoso:
    C'è nessuno? Qualcuno mi può aiutare? Mi sono perso?
    Termina il discorso rendendosi conto di essere completamente solo e disperso nella più profonda desolazione.
     
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  2. Laly La Stronza
     
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    Se prima non c'era alcun suono ora, tendendo le orecchie, senti qualcosa.
    Risate, come di bambini che giocano.
    Prima sono lievi, poi diventano più forti: un bel vociare, allegro.
    Ti guardi attorno, ma non ti sembra ci sia nessuno.
    E' buio, è intuibile il perché tu non veda niente.
    E' notte fonda.
     
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  3. Loki1986
     
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    I pensieri si affollano sempre più serrati.
    Come sono finito in questo luogo?
    I passi ora si dirigono confusi verso l'ignoto. La notte sembra celare i sensi del ragazzo. Dopo pochi istanti ecco arrestare l'andatura udendo un vociare in distanza. Con uno scatto si volta verso la presunta direzione del "rumore".
    Hei vi prego aiutatemi!
    Spazzientito pone ora veloci passi verso il rumopre.
    Mi sono perso e non so dove mi trovo.
    L'andatura viene bloccata distinguendo successivamente il vociare.
    Bambini?
    L'adrenalina comincia a diffondersi come un tuono a ciel sereno nel corpo del ragazzo. Il timore si fa padrone dei muscoli delle gambe non comprendendo cosa possa essere questo fastidioso vociare di fanciulli in piena notte.
    Il ragazzo comincia ad indietreggiare tentendo di distinguere meglio il vociare mentre il nervosismo si fa sempre più forte.
    Giuro che se questo è uno scherzo ho smesso di divertirmi dieci minuti fa.
     
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  4. Laly La Stronza
     
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    Ti sei perso?
    Dietro di te una voce infantile ti chiama.
    Voltandoti vedi un bambino, avrà sui sette, otto anni.
    Ti guarda con la testa piegata a toccare la spalla, le mani dietro la schiena, le punte delle scarpe che fanno una "v" verso l'interno: una posa innocente, diresti.
    Solo che quegli occhi sono quasi troppo grandi, e il suo sguardo sembra quasi insistente.
    Noti che i suoi vestiti e la sua pelle sono cosparsi di macchie scure.
    Un odore di stantìo e sporco attraversa l'aria.
     
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  5. Loki1986
     
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    Il ragazzo indietreggia insistentemente. A pochi passi dall'altalena ode una voce di fanciullo provenire dalle sue spalle. Istintivamente balza maldestro in avanti ponendo spontaneamente i pugni davanti a se in una colorita posa assunta a caso.
    Chi sei? Cosa ci fai qui ragazzino?
    Lo sguardo tenta di scrutare il ragazzino mentre i passi vengono posti nuovamente nella direzione opposta. L'odore che i suoi sensi riescono a percepire nell'aria infastidicono non poco il ragazzo.
    Ma cosa?
    Esclama notando sol ora le macchie sulla pelle del fanciullo.
    Cosa ti è sucesso?
    Il terrore ormai ha soggiogato la mente e il corpo. Distrattamente continua a indietreggiare ponendo le mani nelle tasche in cerca di chissà quale aiuto. Ne estre un biglietto della lotteria. Digrigna i denti sentendosi preso in giro dal Fato, mentre lo sguardo ricerca chissà quale oggetto per far fronte alla sua attuale situazione.
     
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  6. Laly La Stronza
     
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    Il bambino piega la testa dall'altra parte, mantenendo l'espressione statica.
    Sono a scuola. Non vedi, è ricreazione...
    Il bambino avanza, un pochetto storto sulle gambe, quasi barcollando, verso di te.
    Nonostante l'andatura incerta è veloce per i suoi piccoli passi: la distanza tra voi si riduce.
    Alle tue domande continua a guardarti stralunato, ma non risponde.
    Guardandoti in giro vedi qualcosa con cui potresti difenderti: una barra di ferro, lunga sui settanta centimetri, è a cinque metri circa da te. Proviene da una di quelle strutture di ferro su cui i bambini si arrampicano nei parchi giochi. Ti inquieta il fatto che sembra quasi che sia stata strappata a morsi, ma non hai il tempo di soffermarti su quel dettaglio: è un'arma, l'unica di cui potresti disporre...
     
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  7. Loki1986
     
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    Ricreazione?
    La risposta del fanciullo che ora si avvicina non viene rimembrata per più di qualche secondo.
    Lo sguardo soffermandosi sulla barra metallica sembra automaticamente attivare una corsa sfrenata verso di essa. In uno scatto fulimneo pesta pesantemente i piedi a terra in modo scomposto. Le braccia vengono tese verso l'arnese non curandosi dei segni di morsi.
    Con ambe le mani tenta di afferrare con rapidità l'oggetto.
    Mocciosi! Di notte! Ricreazione! I postumi di una sbornia fanno meno male.
    Pensieri confusi barcollano nella mente del frenetico ragazzo che preso dal panico ora non si fiderebbe neppure papa.
     
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  8. Laly La Stronza
     
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    Riesci ad afferrare la sbarra, correndo e inciampando disteso a terra.
    Fai per alzarti ma il bambino è davanti a te, e ti guarda dall'alto da una distanza che è troppo ravvicinata.
    Da in mezzo alle sue gambe vedi che, dietro la sua schiena, le mani tengono una mannaia enorme, che ancora gocciola sangue.
    Appena alzi lo sguardo vedi il volto del bambino distorto: il suo sorriso è mostruoso, arriva letteralmente da orecchio ad orecchio, e i denti sono giallastri e sporchi di sangue.
    Te ne vai di già? La ricreazione non è ancora finita...
    La sua voce cambia improvvisamente, diventa grave e tuonante, rimbomba per tutto il cortile.
    GIOCA CON ME!
    E, con una fatica quasi finta, solleva lentamente sopra di sè la mannaia.
     
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  9. Loki1986
     
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    Lo sguardo ora si fissa sul giallastro dei denti del mostro. Ormai consolidato che di fronte a se non ha altro che un aborto del peggiore dei suoi incubi afferra ancor più saldamente la sbarra tenendola maldestramente poco prima delle due estremità. Con gensto quanto più veloce tenta di porre la sbarra metallica tra lui e la grossa ascia che si sta ora palesando minacciosa. Con un ultimo sforzo stringe la sbarra stringendo i denti impaurito.
    La voce sembra essersi strozzata dal terrore. La postura che ha adottato è irrigidita dall'adrenalina che sembra non permettergli di fare altro.
     
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  10. Laly La Stronza
     
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    Riesci a frapporre la sbarra tra te e la mannaia, che viene fermata.
    La forza del bambino è notevole, ma riesci a contrapporgli la tua.
    Con qualche sforzo cominci a rimetterti in piedi.
    Ma il bambino sorride ancora di più.
    Sentendo di nuovo risate di bambini attorno a te, intuisci anche il perché.
     
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  11. Loki1986
     
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    Ambe le mani sono impegnate a tentare di trattenere la notevole forza applicata dal bambino sull'arma.
    L'udito del ragazzo si soffarma udendo altre risate provenire dal luogo.
    Lo sguardo ora sempre più terrorizzato. Forse dato dal terrore o dallo stesso nervosismo scendono alcune lacrime dagli occhi del ragazzo.
    Con un ultimo sforzo tenta di porre quanta più forza possibile per ribaltare il ragazzino spingendolo indietro.
    Muoriiii!!!!!!
    Urla il ragazzo chiudendo gli occhi e stringendo i denti usando tutta la forza che ha in corpo. La disperazione fa perdere completamente la testa al ragazzo non badando più a quello che accade attorno a lui.
     
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  12. Laly La Stronza
     
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    Riesci a ribaltare il ragazzino, che assume un'espressione stupita.
    Guardanti intorno ti accorgi, con un certo sollievo, che gli altri "bambini" sono ancora lontani; pensi di avere un buon margine di fuga.
    Il punto è che ti stanno stringendo verso l'entrata di un edificio, quella che dovrebbe essere la "scuola".
    E non solo saresti in trappola, ma vedi anche che le porte tremano violentemente dall'interno: hai la terribile impressione che quello che ci potresti trovare potrebbe essere addirittura peggio di quello che c'è qui fuori.
     
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  13. Loki1986
     
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    Preso da una adrenalina quasi omicida tenta di tirare un colpo sulla testa del mostro che ora si dovrebbe troare poco distante da lui.
    Senza badare all'esito del suo colpo comincia a correre verso la scuola. Lo sguardo tremante osserva le porte scuotersi violentemente brandendo con forza la sbarra di ferro. Giuto a circa metà strada tra la scuola e i mostri che tentano di spingerlo verso il luogo, si osserva attorno con panico continuando con andatura veloce verso lo stabilimento. Lo sguardo tenta di intuire se le porte della scuola siano provviste di fessure per intravvedere il contentuto dello stabilimento. Ormai con il fiatone osserva stanco e agitato le porte che rimbombano.
    Sono finito. Questa è la fine.
    Il cuore sembra quasi scoppiargli mentre indaga su una via di fuga alternativa.
     
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  14. Laly La Stronza
     
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    Un rombo fa tremare l'aria notturna.
    Una macchina arriva sgommando posizionandosi tra te e l'edificio in un perfetto testacoda.
    Vedi che investe qualche bambino, ma quando li tocca questi evaporano per poi riformarsi nello stesso posto.
    La portiera del passeggero si spalanca di colpo, come se il guidatore l'avesse aperta con un calcione.
    Jake, squadra di Ricognizione. urla l'occupante, un ragazzo moro di poco meno di vent'anni.
    Sali, maledizione, che questi qui non li posso fermare coi fucili! Corri!
    La sua voce è alta ed allarmata.
    Fortunatamente sei abbastanza vicino alla macchina.
     
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  15. Loki1986
     
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    Le gambe si immobilizzano. Quel rintuonare di porte sbattutte della scuola non sembrano portare conforto al ragazzo.
    Unica amica sembra essere la sua sbarra che sembra esser ormai divenuta quasi parte del suo corpo da quanto la cinge.
    Questo deve essere l'inferno. Maledizioneee!!!
    Urla e sbraita udendo rumore di motore avvicinarsi in lontananza. Lo sguardo speranzoso si fissa sulla macchina che giunge sgommando.
    Sentendo provenire voce per lo più umana dalla macchina che ha spalancanto la portiera si getta con furia dentro la macchina senza esitazioni.
     
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23 replies since 22/5/2011, 00:09   162 views
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