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All'interno della fabbrica, ci sono stanze piene di segreti oscuri, tocca a coloro che vi si addentrano svelare i misteri celati dietro a quelle porte.
Appena oltrepassato il cancello, vi è uno spazio enorme, al suo interno, per strani motivi, l'aria è molto fredda.
E' possibile udire rumori provenienti dal primo piano, accessibile solo dalla scala d'emergenza che si trova sulla parete sinistra in fondo al salone.SPOILER (click to view)Postate una sola volta per l'iscrizione.SPOILER (click to view)Edit Laly: ho corretto una svista grammaticale, non fare gli occhi pallati XD
Edited by Laly La Stronza - 30/5/2011, 21:14
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RoxasH8.
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Hm...vorrei tanto sapere cosa c'è in quella fabbrica...magari se andassimo ad esplorarla..
Si toglie dalla finestrella e si dirige alla porta furtivo.
Esce appena resta solo e si dirige alla fabbrica.SPOILER (clicca per visualizzare)Se ho commesso l'ennesimo fail,sparate pure ,_, comunque partecipoH!SPOILER (clicca per visualizzare)Edit: Si hai faillato. Dovevi scrivere in QG dicendo che volevi esplorare, comunque iscritto *w*
Edit2: Ho fatto in modo di farti uscire dal QG...
Edited by DevilFabio - 31/5/2011, 15:32. -
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Eccola.
"Allora esiste davvero..."
Era la fabbrica.
Durante le ultime... ore? Minuti? di esplorazione, aveva creduto sempre più fermamente di essersela sognata, o immaginata; d'altronde, era piuttosto propensa, da sempre, alla suggestione, soprattutto da parte di sé stessa.
Invece era lì. Esattamente come la ricordava. E la cosa, doveva ammetterlo, la inquietava parecchio...
Era spettrale. Non aveva niente di particolare, ma era spaventosa. Forse perché era notte, forse perché era nel mezzo di una città vuota, o forse perché tutto lì era spettrale, in fondo...
Si era fermata di colpo. Lei e Lucio erano riusciti a raggiungere la città piuttosto facilmente anche a piedi, e il fatto di non sentire la fatica, era enormemente d'aiuto; avevano preso nota della posizione della città rispetto al quartier generale, quindi vi si erano addentrati per proseguire ed esplorarla meglio. Non si sentiva molto al sicuro, in realtà, ma rischiare era certamente meglio che starsene fermi ad aspettare che accadesse qualcosa. Almeno, dal suo punto di vista...
Ancora una volta, seppe che, se avesse visto i protagonisti di un film fare una cosa del genere, li avrebbe presi per cretini, per emerite teste di cazzo, e avrebbe annunciato che si sarebbero meritati qualunque fine avrebbero fatto. Non poteva darsi torto, ma quello non era un film che stava guardando, e adesso sapeva cosa spingeva quei personaggi ad agire in quel modo...
-Cat, hai visto?- fece, a mezza voce, -è quella fabbrica...-
Si spostò i capelli su un lato del collo; Cat era stato più previdente, legandoseli, ma dovette ammettere che adorava l'effetto visivo dei capelli ondeggianti ad ogni movimento...
"Cretina" pensò, "devi essere pratica, non sentirti figa"
Beh, poco importava; non avrebbe dato molto peso alla cosa.
Il cancello di fronte al cui si trovavano era immenso... Se l'avessero oltrepassato, sarebbero finiti in un cortile altrettanto spazioso... Ma non era così sicura di volerlo attraversare.
Anche se... in fondo... sapeva che non era così.... -
BlackieTheCat.
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Stavo ancora segnando sul quadernetto nero le ultime informazioni raccolte durante la nostra esplorazione, quando raggiungemmo un edificio molto più grande di quelli incontrati finora...
Che sia questa la famosa fabbrica di cui parlava Lena?
Mi voltai verso di lei, notando che si era fermata in effetti a fissare l'edificio, come aspettando che potesse accadere qualcosa da un momento all'altro... D'altronde si trattava di un luogo abbastanza inquietante, soprattutto di notte... e soprattutto dato il fatto che sembrava apparentemente abbandonato.... come l'intera città, del resto. Mi chiesi ancora se fosse il momento giusto per tornare indietro, o se potevamo permetterci di andare ancora avanti... finora eravamo stati fortunati, ma la nostra buona sorte poteva sempre finire da un momento all'altro. Prima che potessi pensare altro Lena si rivolse a me, confermando i miei dubbi... si trattava proprio della famosa fabbrica di cui parlava in cucina. Il mio sguardo si fissò per qualche istante sul cortile presente superato il cancello, come se qualcosa fosse presente lì... come una presenza invisibile, per quanto stupido potesse sembrare. Ma in quel mondo non sarebbe tanto stupido un pensiero del genere...
Che dici... chiudiamo in bellezza con questo edificio e poi torniamo indietro?
Nonostante la quantità accettabile di informazioni raccolte durante il giro in città sentivo che c'era altro da scoprire... qualcosa di misterioso, in quel lugubre edificio sembrava attendere solo noi... e ovviamente saremmo andati incontro a quella cosa, nonostante tutto... sapeva tanto da film dell'orrore. Decisi allora che avrei dato un'ultima possibilità al fato, concedendomi un nuovo lancio di dadi... avremmo scoperto in seguito se il nostro azzardo sarebbe stato avventato o meno.. -
mirko48.
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Dopo tutto il giro fatto dietro a loro arrivano a una grande fabbrica e loro danno mostra di volerci entrare.....
La fabbrica.....pensa guardandola e trema.....
non mi piace.....quella fabbrica ha qualcosa che non va....... -
BeusV.
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Dopo aver camminato a lungo, su una fredda strada asfaltata, arriva davanti un grosso edificio, evidentemente abbandonato.
Appena realizza la sua natura, gli occhioni verdi le si sgranano, riempiendosi di una strana luce.
Una fabbrica abbandonata...?
Fin da bambina, aveva sviluppato una sorta di ossessione per le fabbriche. Gli enormi macchinari, le ciminiere, tutto l'aveva sempre affascinata da morire.
Osservò le alte torri-ciminiera bianche e rosse, con una sorta di febbrile gioia dipinta in volto.
Pericoloso quanto vuoi... Ma è così, magnetica...
Da lontano scorge delle figure muoversi. Figure umane apparentemente.
Che siano mostri come la bambina?
Ma del resto... Ti importa qualcosa?
Parla in lei ora la sottile vocina della curiosità, della persuasione. Quella vocina che sentiamo spesso da bambini, che ti provoca, che ti consiglia di giocare coi coltelli, o con gli accendini in quanto "non sono pericolosi, è la mamma che ti dice così, ma non è vero..."
La stessa vocina che ti dice di guardare in basso quando ti trovi in un posto molto, molto alto.
La stessa vocina che ti suggerisce di provare a toccare i fili elettrici, per vedere che succede.
La stessa vocina insomma, che in questo momento suggerisce a B. di entrare in una fabbrica abbandonata, in un mondo pullulante di mostri, senza nessun equipaggiamento se non una penna nella tasca.
No, alla fine sono anche stufa di star qui.
Con un sorriso quasi allucinato, Beatrice oltrepassò il cancello che porta alla costruzione.
Edited by BeusV - 31/5/2011, 15:55. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Turni:
RoxasH8 - Eiko Quinn - BlackieTheCat - mirko48 -BeusV
Avevano tutti oltrepassato il cancello, l'aria era fredda.
Avevano 2 opzioni, girare l'intero cortile per esplorare la zona o entrare all'interno, dovevano decidere tutti insieme oppure separarsi...SPOILER (clicca per visualizzare)Prima scelta: Stare insieme o separarsi, ogni volta che uno di voi posta, deciderà se seguire gli altri ovvero, RoxasH8 dice: Esploro fuori. Eiko dice: Lo seguo/Entro all'interno. E così via.
C'era un silenzio tombale interrotto solo dai passi dei ragazzi.. -
RoxasH8.
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Hm...io darei un'occhiata all'esterno,neh.Meglio cominciare a perlustrare il cortile...
Dopo essersi un po' stiracchiato,si fa i lacci alle scarpe e si appresta a fare il giro del cortile.
Ehi,chi viene con me?. -
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Si accorse che non erano soli; il ragazzino di prima, Mirko, Beatrice e un altro ragazzino che non le sembrava di conoscere erano lì con loro.
-Siete qui anche voi...!- esclamò, con una punta di sorpresa. Cercò di ignorare la pessima sensazione che la stava assalendo... Si rifiutava di credere che fosse una coincidenza.
Rabbrividì, ma non perché avesse realmente freddo; l'aria era molto più fredda all'interno del cortile, se ne rendeva conto, ma non era il clima a darle i brividi... Era quella fabbrica.
"C'è qualcosa che non va..."
C'era da dire che il suo sesto senso faceva davvero schifo, il più delle volte.
Il ragazzino sconosciuto fece intendere di voler esplorare il cortile.
Ci pensò su un attimo. Durante la strada, era riuscita a trovare un ramo abbastanza lungo, e aveva deciso che l'avrebbe affilato con il coltellaccio da carne... Non avrebbe fatto chissà quale arma, ma uno strumento offensivo in più almeno ce l'avrebbero avuto. Tutto sommato, si sentiva abbastanza spavalda da dirigersi verso l'interno.
-Io... io vorrei dare un'occhiata dentro, invece- fece. Forse non era una buona idea... Come non trovava una buona idea dividersi, in fondo.
Attese di sapere la scelta che avrebbero fatto gli altri. Forse, se proprio volevano dividersi, sarebbe stato meglio fare una divisione equa e ragionevole... Ma non sapeva più neanche cosa stava pensando.. -
BlackieTheCat.
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Non passò molto tempo prima che ci ritrovammo in compagnia.. infatti Bea, Mirko e un nuovo ragazzino si erano uniti al gruppo a quanto pare... anche se il motivo della loro presenza qui mi sfuggiva. E i tre non furono gli unici ad aggiungersi a noi... qualche passo nel cortile infatti e una strana folata di gelo ci colpì in pieno, all'improvviso... si vede che stava arrivando una corrente fredda... speravo fosse solo quello. A quanto pare però la voglia di esplorare generale non si spense... e in fondo eravamo lì apposta per quello... o almeno per quanto riguardava me e Lena, gli altri non sapevo... anche se sospettavo che Bea fosse lì per noi... perché era preoccupata... dopo tutto quello che mi aveva raccontato era più che normale in fondo, e un poco mi sentivo in colpa per quel torto... ma ormai eravamo in ballo, e di certo non avrei cambiato idea arrivato a quel punto.
Sinceramente vorrei entrare anch'io... E' probabile che dentro ci siano più informazioni, e dato che siamo qui tanto vale andare avanti e non fermarci.
Certo, stare fuori era in un certo senso più sicuro... era un luogo all'aperto, e più vicino all'uscita... ma non mi sembrava che ci fosse molto da scoprire, e noi eravamo venuti lì per raccogliere dati soprattutto. Questo avrebbe però creato una divisione nel gruppo, e non restava che vedere come sarebbe andata ora... e come avrebbero reagito gli altri.. -
mirko48.
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lasciamo i piccioncini da soli.pensa mentre ride sotto i baffi.
Mattia vengo con te a dare un occhiata fuori.
Che freddo....rabbrividisce.poi passa la torcia al ragazzo che si fa chiamare gatto
tieni questa servirà più a te che a me....... -
BeusV.
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Sentendo delle voci, e riconoscendole, il viso le si contorce in un faccino arrabbiato.
Si rivolge verso i ragazzini, furiosa.
VOI, che cosa diavolo fate qui? Chi vi ha detto di uscire? Appena torniamo vi chiudo a chiave nel dormitorio, e la chiave la scarico giù nel cesso.
Questa volta è davvero furiosa, ma non manca di dare un'occhiata al cortile, apparentemente deserto.
Almeno non entrano...
Si volta poi verso Lucio e Lena, sibilando tra le fauci Lucio, sei un vero stronzo. Vengo con voi solo per Lena.
Ed era, in parte, la verità.
Dopo averla salvata, si sentiva in qualche modo legata a quella ragazza. Si trattava di un qualcosa di inspiegabile, quasi mistico, ma quello che è certo, è che lo sentiva tutto nel suo cuoricino.
Detto questo, si avvicina ai due ragazzi.
Si volta poi, verso i ragazzini più piccoli.
Voi vi prego...State attenti. E tornate al QG. Ve ne prego...
Ora non è più furiosa, ma sembra quasi spaventata.... -
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Dietro le spalle dei ragazzi che erano rimasti all'esterno il cancello si chiuse rumorosamente.
Clanck
Quelli che erano all'interno sentirono un rumore simile, era la porta.
Adesso non potevano ricongiungersi o scappare.
Ora i ragazzi fuori potevano scegliere se guardare nei vari hangar o salire le scale esterne fino al primo piano, unica via per ricongiungersi con gli altri.
Quelli all'interno dovevano attraversare una grande sala piena di macchinari per raggiungere le scale.
Un rumore di catene si sente provenire dal buio della grande sala, mentre all'esterno si alza il vento.
I ragazzi provarono ad accendere le luci, non funzionavano, uno di loro accese una torcia, questa si spense subito.
I macchinari creavano una specie di corridoio stretto, potevano camminare solo in fila.. -
RoxasH8.
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Sente il rumore del cancello che si chiude. Noo... MA VAFFANCULO!TI PAREVA CHE NON SI CHIUDEVA QUALCOSA,EH?
Arrabbiato come un matto. Grrrrr...ma perché?è fatto apposta!Diamine! Intanto,ancora un po' arrabbiato,cerca di ragionare.
Hm... Ehi,come facciamo a raggiungere quelli dentro?Sai,inizia a tirare un vento...e non vorrei buscarmi un raffreddore;o qualcosa di peggio. Cerca di nascondere la già evidente paura.
Sente il rumore delle catene e rabbrividisce. D-delle catene?Comincio a spaventarmi sul serio... E-ehi,allora che facciamo? Si impunta,nascondendo i suoi timori.. -
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Per qualche motivo, la presenza di Beatrice le fece piacere. Forse era proprio la sua grande emotività, paradossalmente, a rassicurarla: Lena stessa tendeva, invece, ad eliminare la propria e a ragionarci troppo su... Da quando era lì, da quando si era risvegliata, non aveva ancora agito seguendo il proprio istinto...
"Eppure... una volta credevo di esserne capace..."
Che quel luogo l'avesse cambiata?
-D'accordo... Andiamo- disse, non proferendo parola sull'atteggiamento di Beatrice verso Lucio. Si chiese quali motivazioni ci fossero dietro quell'aggressività, ma si disse che forse non erano affari suoi.
Sperò che i ragazzini seguissero l'intimazione di Beatrice e tornassero indietro... temeva per la loro incolumità.
Non appena furono all'interno, si chiese se avessero fatto la scelta giusta. Il buio era onnipresente, e un rumore alquanto sinistro e poco rassicurante proveniva da lì vicino...
Tastando la parete, trovò degli interruttori, ma scoprì che non funzionavano.
-Strano- commentò, sarcastica, -Cat, la torcia... ne abbiamo una per Beatrice? Sempre che non ce l'abbia già-.
Si sentiva sempre più inquieta. Non lo dava a vedere, ma si sentiva scossa e poco tranquilla... Sperò che i pochi oggetti offensivi che avevano fossero sufficienti a proteggerli, quella volta..
Quest -Sapore Di Sale! |
