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Role libera, aperta a tutti

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    "No... No... Diavolo, voglio i miei libri!".
    Lena si passò una mano fra i capelli, nervosamente; avrebbe dato qualunque cosa, in quel momento, per avere un libro "normale" da leggere. Rimpiangeva quelli che aveva lasciato a casa, iniziati e mai finiti... Iniziava a credere che non l'avrebbe mai vista, la fine.
    "Giuro che ne scrivo uno io... Un racconto ambientato a Nowhere: che gran culo".
    Si lasciò cadere sulla sedia alla scrivania, sempre scompigliandosi i capelli: lo faceva spesso, quando s'innervosiva. Rimase per qualche minuto ferma a perdersi nei suoi pensieri, pensieri che avrebbe dimenticato subito dopo. Si chiese se ci fosse qualche luogo carino e relativamente sicuro, lì intorno: aveva un assoluto bisogno di uscire e di cambiare aria. Iniziava a sentirsi soffocare, tra quelle mura... Stava meditando di accodarsi a qualche Ricognitore per uscire da lì. Chissà, magari avrebbe potuto provare a corromperne uno...
    "Come si corrompe, un Ricognitore? Avranno le stesse debolezze degli uomini? Soldi, alcool, tette?".
    Sovrapensiero, iniziò a scarabocchiare qualcosa sui fogli che aveva davanti; luoghi visti di sfuggita, persone, e cose che avrebbe voluto vedere...
    "Mh... La TV".
    Senza quasi rendersene conto, il foglio si stava riempiendo. Disegni sconnessi, senza un tema portante, né intenzionale... Lo trovò rilassante.
    Sospirò. Aveva voglia di qualcosa, ma non sapeva neanche lei che cosa. Forse, se i sensi nonfossero stati così fievoli, lì, l'avrebbe saputo. O forse, era solo annoiata.
    Si trascinò lentamente sul pavimento, scivolando intenzionalmente dalla sedia, portando con sé foglio e penna. Si ritrovò a guardare il soffitto, per poi girarsi su un fianco e riprendere a scarabocchiare.

    Edited by Eiko Quinn - 15/8/2011, 21:09
     
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  2. BlackieTheCat
     
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    - Turn back the pendulum -



    Lucio entrò nel salone stiracchiandosi... Non aveva dormito, ma quello era più un gesto involontario che il suo corpo aveva deciso di effettuare, dopo essersi alzato dal suo letto nel dormitorio. In seguito alla lunga esplorazione nell'ospedale aveva bisogno di tempo per riflettere, di quiete per pensare... E fortunatamente ne trovò fra le varie brande. Ciò che non trovò fu la serenità nella sua mente, troppo affollata di idee e domande. Da quando si era risvegliato a Nowhere il suo corpo si stava lentamente adattando a quell'ambiente, mentre i bisogni fisici come mangiare o bere si facevano sentire sempre meno... A quel punto si chiese come sarebbe stato una volta tornati indietro.
    Ma davvero ci voglio tornare, indietro?
    Il dubbio aveva cominciato ad assalirlo da qualche tempo, anche se all'inizio non ci aveva dato molto peso... Certo, quel mondo era popolato di mostri e altre creature orrende, ma d'altro canto era ricco di avventure, di misteri... Era, per quanto paradossale fosse la cosa, pieno di vita. Negli ultimi tempi, prima di risvegliarsi, Lucio si stava lasciando andare ad una piatta monotonia, senza nulla che lo coinvolgesse davvero... Ma era a Nowhere che finalmente aveva sentito nuovamente l'adrenalina scorrergli in corpo. E poi chissà, col tempo forse si sarebbe adattato tanto a quella realtà da raggiungere un livello pari a quello delle altre creature che la vivevano... Un pò come lo spezzarsi, ma sperava meno negativo.
    Beh, intanto indaghiamo per scoprire come andarcene... Altrimenti non ci sarà nulla comunque da fare. Poi se mai deciderò una volta trovata la via... Se ce ne sarà l'occasione.
    Senza nemmeno accorgersene il giovane era giunto fino al centro della stanza, e perso fra le nuvole aveva cominciato a girare attorno a uno dei divani color crema, non notando neppure Lena seduta alla scrivania.
    -Oh, scusa se non ti ho salutata... Ma fai conto che son finito qua senza pensarci. Sai no, le classiche seghe mentali su questo posto e tutto il resto...-
    Notò che la ragazza sembrava quasi sciolta sul pavimento, da quanto si era lasciata andare dalla sedia su cui si trovava prima, e in mano teneva un foglietto pieno di disegni e scarabocchi difficilmente comprensibili... Ma che forse per lei avevano un particolare significato.
    Un pò come gli scarabocchi di Bea di quel giorno... Chissà quanto tempo poi è passato, sto cominciando a perdere la cognizione del tempo... Mi mancano gli orologi... Mi manca la mia tecnologia, e tutto il resto... Forse non sarebbe un male tornare...
    Ormai la questione andava avanti così per lui, fra il sì e il no... Un pò come un pendolo che lentamente dondola avanti e indietro, in perfetto equilibrio... Stava a lui decidere se invertire quel movimento e portarlo ad un nuovo equilibrio o se lasciare tutto così come era... Il destino di quella semplice sfera di metallo quale era la sua vita era nelle sue mani.

    Edited by BlackieTheCat - 15/8/2011, 16:10
     
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  3. LoreElite
     
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    Dopo l' esplorazione in ospedale con Bea, Lorenzo era ritornato nel salone del QG in preda ad un' altro attacco di mal di testa, che stava passando in quel momento. Non appena entrò fece per sedersi su un divano, quando trovò una ragazza distesa su un fianco che stava scribacchiando qualcosa su dei fogli. Riconobbe quella ragazza come L... Le..Lena, si , doveva chiamarsi così. Insomma, l' aveva incontrata giusto qualche ora prima nell' ingresso dell' ospedale. E c'era anche quel pazzo di Lucio. Il pazzo che voleva far dividere il gruppo. Con un' aria amichevole, Lore entrò accasciandosi su una delle comode poltrone, nella quale sprofondò, e la sensazione di comodità che ricevette fu quasi orgasmica. Un gemito di sollievo uscì dalla sua bocca, il quale fu seguito da un cordiale saluto
    Ragazzi, che roba! non ho ancora posato i medicinali, ma i Ricognitori dicono che per ora è meglio lasciare stare Leo. Dicono che è messo male...
    Siccome sapeva benissimo che di Leo non fregava un cazzo a nessuno, con una mano sulla testa che ancora pulsava si decise a scusarsi per quanto avvenuto nelle ore passate.
    Ci terrei a scusarmi per il comportamento che ho avuto prima che ci separassimo in ospedale.... Sul serio, non so che mi prende da quando sono qui.
    Era realmente dispiaciuto per quanto accaduto, e ora che ci pensava bene, i suoi pensieri ed il suo carattere erano sensibilmente cambiati da quando si era risvegliato in quella dannata chiesa. Era diventato più diffidente e scattoso, per non dire che il suo limite di sopportazione era decisamente calato. Le scelte diplomatiche che era solito fare si stavano piano piano sostituendo a delle minacce, ed era continuamente stressato. Stressato perchè temeva di essere braccato. Dai mostri di Noehre, da Loki, da tutti. Persino dai Ricognitori.
    Si era deciso, mentre tornava dall' ospedale, di darsi una seria regolata per quanto riguardava il futuro in quel posto.
    D' altronde se comincio ad inimicarmi tutti alla fine poi col cazzo che riusciremo ad uscire da questo posto...
    In perfetta contraddizione con la sua opinione all' arrivo, Lore adesso non vedeva l' ora di lasciare quel maledetto posto, o quantomeno di trovare il passaggio. Chissà, forse qualche volta sarebbe tornato per isolarsi dallo schifo presente sul mondo "reale".
    In effetti, ora che ci pensava, non sapeva neanche che cosa pensare. Che vita avrebbe scelto, fra quella "reale" o quella del Nowhere? In tutta sincerità non lo sapeva affatto, sapeva solo che qualcosa avrebbero pur dovuto fare. E quel qualcosa per ora era aiutarsi l' un l' altro

    Edited by LoreElite - 15/8/2011, 01:15
     
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    Blackie, mi sento in colpa a dirtelo, ma Lena era sul pavimento :fior: Non importa, non era essenziale


    Alzò gli occhi, sentendo la voce di Lucio.
    -Seghe mentali? Che? Si mangia?- fece, con voce apatica e rassegnata. Sì, rassegnata, ecco cos'era: si era rassegnata all'idea di essere lì, malgrado tutto. Non stava lottando troppo per tornare indietro, ad essere sinceri... A volte, si chiedeva se volesse davvero tornare a casa. Lei parlava tanto della sua tv, del suo pc, delle sue amate console... Ma era sempre stata bene anche senza, quando aveva dovuto separarsene temporaneamente; e, dopotutto, quello non era ciò che aveva sempre voluto? Che aveva disperatamente chiesto? Aveva desiderato non dover dormire, e lì non aveva bisogno di farlo. Aveva paura d'invecchiare, del tempo che passa, e lì il tempo non esisteva. Voleva essere su un altro mondo, uno "diverso", ed eccola lì.
    "E poi mi lamento che nessuno mi ascolta mai...".
    Sospirò, più forte di prima. Rotolò sull'altro fianco, in modo da essere girata verso il ragazzo.
    -Chissà che giorno è oggi...-.
    Poco dopo, entrò un'altra persona. Ah, sì: Lore. Quello che aveva leggermente ribaltato in ospedale. A ben pensarci, con la calma attuale, si sentiva un po' in colpa. Ma, a quanto pareva, anche lui, dato che si stava scusando.
    -Ah, figurati- commentò Lena, -Io me l'ero già dimenticato. Non siamo mica qui per nostro piacere, nessuno ci biasima, se siamo incazzati come bisce-.
    Aveva fatto riferimento al ragazzo malato... quello per cui avevano rischiato il tracollo in quell'ospedale di merda.
    -Mi dispiace- aggiunse, -sai, per il tuo amico...-.
    Era particolarmente sensibile alle amicizie. Più a quelle che alle storie d'amore, a dirla tutta. La struggeva di più un'amicizia finita per sempre, o un amico morto, piuttosto che un amore finito o un fidanzato morto. Nei film e nei libri, certo. Ma l'amicizia era preziosa, prima quella e poi il resto. Quindi, quando parlò a Lore, era sinceramente dispiaciuta.

    Edited by Eiko Quinn - 15/8/2011, 04:25
     
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  5. IDSeeker
     
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    M appoggiò il librone che aveva trovato nel laboratorio sullo scaffale da cui l'aveva preso: era un manuale tecnico per far lavorare e mantenere funzionante una grossa macchina di cui non riusciva a cogliere lo scopo, anche se sembrava c'entrasse qualcosa con la medicina. Dopo una veloce sfogliata aveva già capito che non faceva per lui. Quindi si alzò dalla sedia su cui si era seduto poco prima e si incamminò svogliato verso il salone principale. Ancora non aveva visto nessuno in quel luogo desolato e si chiese se non fossero già morti tutti o se quella base era diventata obsoleta o qualcosa del genere. Mentre attraversava il lungo corridoio che univa tutte le stanza del Quartier Generale, udì delle voci in lontananza.
    "Finalmente un po' di vita"
    pensò sorridendo mentre aumentava impercettibilmente il passo verso la direzione da cui provenivano le voci. Quando giunse nel salone vide i tre ragazzi con delle espressioni piuttosto tristi e dall'aria disillusa. M di certo non si aspettava di vedere delle feste piene di musica e alcool, ma non si aspettava neppure quel mortorio. C'era addirittura una ragazza per terra, dall'aria quasi sconsolata!
    "Salve"
    disse quasi distrattamente.
    "Come va? Sapete, sono nuovo da queste parti e quindi... insomma..."
    lasciò cadere la frase nel vuoto, come se non avesse idea di come continuare. La tristezza che pervadeva la stanza aveva intaccato anche lui, in qualche modo. Cercando di riprendersi, continuò con tono, tutto sommato, vispo e allegro
    "Oh, scusatemi la poca cortesia: io sono M. Voi chi siete?"
    cercò di sorridere; ma con quell'atmosfera cupa a pesargli sul morale, gli uscì solo un sorrisetto che sembrava forzato.
     
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  6. BlackieTheCat
     
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    -Si mangia? Magari... Non mi farebbe schifo un pranzo o una cena come si deve... Mi basterebbe almeno sentire i sapori dei biscotti ufficiali del QG.-
    La ragazza sembrava alquanto scazzata, così sdraiata sul pavimento... Anche se nella sua voce era percepibile una punta di apatia, di sconsolatezza... Forse il viaggio in ospedale l'aveva provata, chissà. Dopo essersi divisi non aveva più rivisto nessuno, se non Mattia dato che era con lui.
    -Sempre che abbiano un qualche sapore... Per quanto possiamo saperne potrebbero anche fare schifo, o essere i biscotti più buoni mai fatti.-
    Si sedette a terra accanto a lei, appoggiandosi in un lungo sospiro dall'essenza amarognola, dovuto all'asprezza dei pensieri che fino a prima l'avevano tormentato.
    -Piacerebbe saperlo anche a me... Chissà che non esista un calendario Nowheriano da qualche parte.-
    Voltò la testa, per esaminare i muri in cerca del fantomatico oggetto, quando Lore entrò nella stanza, accomodandosi di gusto sul divano intorno al quale Lucio stava scavando un fossato a furia di girarci attorno.
    -Speriamo bene, certo la sua situazione non è delle migliori...-
    Anche se non lo conosceva in fondo un pò gli dispiaceva per quel Leo, per il quale avevano anche rischiato la vita in fondo... E sperava che la loro piccola missione non fosse stata vana.
    -Tranquillo, nessun problema... Data la situazione è stato più che normale lasciarsi andare, senza contare che si trattava anche della vita del tuo amico.-
    Estrasse poi il taccuino dalla tasca sul retro dei jeans, ricordandosi del fatto che riguardo l'ospedale non aveva ancora avuto modo di scrivere nulla... In fondo in quei frangenti stava pensando a scappare per salvarsi la vita. A proposito di ciò aveva dovuto pure gettare i vestiti, pieni di graffi e tagli, ed era passato in infermeria, una volta ritornati al quartier generale... Fortunatamente riuscirono a guarirgli le ferite in poco tempo, ed ora non doveva far altro che aspettare che si rimarginassero per bene, evitando di subirne di nuove.
    Beh, finché sto qui non penso ci saranno problemi a riguardo...
    Nel salone fece il suo ingresso un nuovo arrivato, un risvegliato che doveva aver fatto la sua entrata mentre loro erano via... Un ragazzo alto e stecco, dalla pettinatura e vestiti alquanto discutibili... Ma a quelli non diede subito molto peso, del resto si dice che l'abito non fa il monaco.
    -Salve a te, e benvenuto a Nowhere... Popolazione: Bestie, spiriti, Ricognitori... E noi, i fortunatelli finiti qui.-
    Il giovane sembrava rattristato, forse a causa del risveglio che aveva dovuto sopportare, o anche per l'intera situazione in generale... Non fa certo piacere ritrovarsi all'improvviso in un mondo pronto ad ucciderti appena abbassi la guardia.
    -Io sono Lucio, piacere... Chiamami Cat se preferisci.-
    Per quanto volesse essere cortese, il giovane si presentò a loro con soltanto una lettera, senza neppure specificare se si trattasse dell'iniziale del suo nome o altro.
    -Guarda che ti trovi fra amici qui, non hai motivo di nascondere il tuo nome... Anche perché se non ci fidiamo fra di noi sarà dura andare avanti.-
    Lucio si alzò poi in piedi, stiracchiandosi ancora come aveva fatto appena entrato nella stanza, avvicinandosi alla scrivania per prendere una penna con cui scrivere qualche appunto riguardo la loro ultima "avventura".
    -Comunque libero di fare quello che vuoi, M&M's.-
    E soddisfatto di aver trovato un soprannome al novellino, si avviò verso il divano su cui era seduto Lore, sedendosi e cominciando a buttare su carta le prime idee che gli venivano in mente.
    Beh, direi di cominciare con quel che ricordo della mappa...
     
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  7. LoreElite
     
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    Lena e Lucio espressero il loro dispiacere per quanto riguardava la salute di Leo.
    Grazie, ragazzi, ma non voglio angosciarvi con i miei crucci... Piuttosto, qualcuno si è mai chiesto che giorno sia?
    In effetti quella era una delle cose che si era sempre chiesto. Non ricordava, da quando era arrivato, di aver visto un documento datato. Ciò gli aveva fatto sempre supporre che in quel luogo non esistesse nessun tipo di definizione temporale, e che le giornate semplicemente passassero una dietro all' altra, senza distinzione
    In quel modo nessuno poteva dire " sono piombato qui il TAL giorno" , anche perchè di giorni non ce n' erano.
    Inoltre, lì ogni giorno pareva essere uguale all' altro, e l' uno si differenziava dall' altro solo per il fatto che si potevano incontrare mostri diversi, oppure perchè un giorno eri vivo e quello dopo eri morto.
    Tutto lì era assurdamente piatto, e i Ricognitori se ne fregavano di loro, come se li avessero salvati solo per collezionarli.
    Non trovate strano che i Ricognitori siano così distaccati da noi? Voglio dire, che CAZZO ci hanno salvato a fare, secondo voi?
    Lucio in quel momento si sedette accanto a lui. Quello che più gli mancava del suo mondo era la musica, di qualsiasi tipo. Metal, Rock, o da camera che fosse, l' innaturale silenzio che dominava quel mondo cominciava ad annoiarlo.
    Tirò quindi un lungo sospiro di sollievo, mentre un tizio vestito da coglione con dei capelli improponibili entrava con un sorriso forzato.
    Rise quando Lucio prendeva amabilmente per il culo il nuovo arrivato.
    M? Che sta per?
    Merda?
    Mentre chiedeva questo, notò che Lucio cominciava a scribacchiare qualcosa su un quadernetto, probabilmente una mappa o qualcosa del genere.
    E' da un pò che non scrivo sul mio quaderno...
    Era vero. In quei giorni non facevano che uscire per delle esplorazioni, e non aveva neanche il tempo di mettersi a sedere.... Si chiedeva anche se fosse il caso di fare una sorta di "programma"...
     
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    Ok, riprendiamo con Me-Blackie-Lore-Seeker

    Sollevò la testa in direzione del nuovo arrivato, sopracciglio alzato. Sia Lucio che Lore avevano commentato il fatto che si fosse presentato come "M", quindi non aveva voglia di rincarare la dose... Ma le sembrava un gesto di sfiducia. Quindi, per evitare di essere inutilmente scortese, non disse nulla.
    -Ciao- si limitò a rispondere, studiandolo, interessata. Si dilungava spesso ad osservare le persone; alcuni lo trovavano fastidioso, altri pensavano di essere oggetto di attrazione da parte sua, ma lei lo faceva per curiosità. -Lena, benvenuto. Mi piacciono i tuoi capelli- annunciò. Di solito non era così socievole, ma da quando era lì, aveva abbandonato molte abitudini che aveva "nel mondo reale".
    Tacque per qualche minuto, riversa sul fianco. Stava mezzo riflettendo e mezzo vegetando, e si stava francamente rompendo di vegetare. Si tirò su a sedere, raccogliendo le gambe al petto.
    -Mi piacerebbe saperlo, che giorno sia- commentò, -mi sento troppo confusa, cazzo... Sto impazzendo-. Sospirò, seccata. Non era malinconica, né tristemente rassegnata: era solo un po' annoiata, e desiderosa di uscire da quelle quattro mura, nonostante fossero appena tornati.
    "I Ricognitori... Bella domanda".
    -Non ne ho sinceramente idea, Lore... Ma non mi dispiacerebbe approfondire la conoscenza con un paio di loro- aggiunse, con leggerezza.
    Aveva abbandonato il foglio, per il momento. Per una delle rare volte in vita sua, preferiva conversare piuttosto che isolarsi.

    Edited by Eiko Quinn - 15/8/2011, 21:23
     
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  9. BlackieTheCat
     
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    Lasciò momentaneamente da parte il notes per parlare con gli altri risvegliati, un pò per educazione e un pò perché era più difficile ricordare la mappa e pensare ad una risposta contemporaneamente... Soprattutto quando i ricordi della piantina erano poco nitidi, dato che ad essa non aveva donato più di un'occhiata.
    -Ce lo chiedevamo anche noi prima... Ma soprattutto chissà come funziona la datazione qua... Come scorre il tempo.-
    Dato che i loro bisogni erano ridotti al minimo poteva anche essere che per loro il tempo stesse scorrendo molto più lentamente di quanto fossero abituati.
    -Decisamente ci vorrebbe un orologio.-
    Il discorso deviò poi sui Ricognitori, un argomento decisamente più delicato. Da qualche tempo in effetti i loro "protettori" erano praticamente spariti, e quei pochi presenti in giro si comportavano in maniera più distaccata, come se fossero quasi obbligati a tenerli al sicuro.
    -Avranno i loro motivi... Anche se preferirei scoprire quali siano. Avete notato poi come praticamente tutti i ricognitori siano uomini? Chissà, forse si occupano di noi risvegliati per recuperare giovani donzelle...-
    Sorrise appena al pensiero, suggerito soprattutto dalle parole di Lena a cui aveva dato un secondo significato... Che potevano anche avere, per quanto ne sapeva. Prima di dare voce all'idea successiva Lucio controllò per bene che oltre a loro non ci fosse nessun altro... Una certa persona in particolare.
    -E chissà... Potrebbe spiegare anche perché Claudia sia a capo di tutto qui... Chissà che nel mentre non si stia divertendo un pò, risponderebbe anche alla domanda relativa al dove sono finiti i ricognitori.-
    Sperava di non aver esagerato, ma ancor di più sperava che l'interessata non l'avesse sentito... Sarebbe stata capace di incenerire il povero malcapitato sul posto. In fondo non voleva essere cattivo o altro, ma semplicemente cercava di ravvivare un pò l'atmosfera cupa che stagnava ancora nella stanza. Era un pò un classico... Come gli impiegati che facevano battute sui loro capi o altro, giusto per farsi qualche risata durante una pausa caffè.
    -Ok ragazzi, se Claudia mi ha sentito vi saluto tutti... E' stato bello conoscervi.-
     
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  10. LoreElite
     
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    Ok, Si era arrivati a parlare di sesso con i Ricognitori dalla sfavatura generale. Non male per tirarsi un pò su....
    Se è così allora non voglio conoscerli meglio.... Anzi, preferisco che stiano per conto loro. Magari proprio per il fatto che non ci sono donne fra le loro fila.... avete capito.
    Tutto sommato, era contento di trovarsi in quel posto. Era tutto molto diverso dal mondo reale, e il riadattamento spesso provoca stress... Avrebbe dovuto soltanto riabituarsi a quella che era la "normalità" in quel luogo.
    Inoltre, si stava cominciando ad inserire anche nella compagnia.
    Vi dico subito che non mi offro come cavia per scoprire questa cosa
    Si, si stava divertendo. Dopo tanto tempo passato in quel luogo a subire le angherie dei vari mostri e a stare fermo in quelle quattro o cinque stanze, aveva trovato una compagnia con la quale si divertiva.
    Chissà invece che non sia vero....
    Una cosa però non gli tornava. Se Claudia e Beatrice si erano svegliate praticamente una dopo l' altra, e tutte e due erano Infracte, come mai il capo era solo Claudia? Perchè si era Spezzata prima? Perchè aveva un potere più potente?
    In effetti la logica torna. Fuoco batte piante.
    Si ricordava ancora di come entrambe avessero usato il loro potere.. e l' episodio che gli venne in mente fu quello di Loki, al quale era stato capace soltanto di rimanere a guardare attonito.
    In quel momento la malinconia si ravvivò nel corpo di Lore. Era proprio vero, non riusciva a trovare un attimo di serenità, in quel posto. Non diede comunque a vedere il suo stato emotivo, dato che non voleva rovinare il momento di generale allegria a nessuno. Continuò invece a ridere e a scherzare con gli altri.
     
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  11. IDSeeker
     
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    Com'era giusto aspettarsi, gli altri ospiti non gradirono la poca voglia di M di presentarsi con il suo vero nome.
    "Non penso capirebbero mai le mie ragioni..."
    pensò sconsolato mentre si andava a sedere su uno dei divanetti color crema non lontano dagli altri. L'unica risposta che gli strapparono fu quando Cat storpiò il suo nome per fare un tristissimo gioco di parole:
    "Ti sarei grato se non storpiassi il mio nome, Catie..."
    disse con un tono vagamente seccato, come se non fosse la prima volta che gli facevano lo stesso giochetto. La conversazione, che dapprima era cominciata in modo interessante con il cercare di tenere un calendario di qualche tipo, dato che non vi era modo di misurare il tempo, si spostò rapidamente su argomenti di elevata intellettualità quali gli ambigui passatempi del capo del QG, Claudia, e, perché no, anche delle attitudini sessuali delle persone che hanno salvato loro la vita: i Ricognitori. M si portò una mano alla fronte, cercando di non impazzire ascoltando quelle cagate. Poi, però, gli venne in mente ciò che Black Hat glia aveva detto prima di lasciarlo lì al QG. Infatti gli aveva esplicitamente detto che Claudia non era un capo affidabile. M voleva pensare che fosse solo lo stress di un sottoposto a farlo parlare: nel momento in cui l'avesse incontrata avrebbe giudicato lui stesso che tipo fosse questo fantomatico capo. La sua assenza dal suo ufficio nella base, però, l'aveva lasciato perplesso, ma il beneficio del dubbio persisteva; ma ora veniva fuori anche questo discorso poco rispettoso dagli altri abitanti del QG. Forse il ricognitore non aveva tutti i torti, dopotutto: forse Claudia era davvero una poco di buono che andava in giro a spassarsela mentre le persone di cui si doveva occupare morivano come mosche... M decise che era giunto il momento di dire la sua, anche se, pensò, l'essere appena arrivato in quel mondo poteva portarlo ad essere ignorato dagli altri. Prima di parlare, scostò la mano dalla fronte.
    "Non dovreste parlare così delle persone che vi hanno salvato la vita; i Ricognitori, intendo..."
    disse con tono calmo, come uno che vuole solo fare conversazione e che è disposto ad ascoltare le opinioni degli altri senza nessun pregiudizio.
    "Perché, da quel che ho capito, sono i Ricognitori che vi hanno salvato dai mostri e poi portati qui subito dopo che vi siete risvegliati, no?"
    concluse senza cambiare tono di voce.
     
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    Assistette allo scambio di frecciatine tra Cat e... M. Le faceva strano chiamare così una persona, ma, d'altronde, se non voleva rivelare il suo vero nome, erano cazzacci suoi.
    Ridacchiò, poi, all'insinuazione di Lucio.
    -Non so, Claudia non mi sembra il tipo- fece, sempre ridacchiando, -e i Ricognitori, a parte Mason, non mi sembrano un granché interessati a rimorchiare... Ma potrei sbagliarmi-.
    Si sistemò meglio sul pavimento, incrociando le gambe e giocherellando distrattamente con i suoi capelli. Il clima si stava decisamente facendo più allegro: ci voleva. Erano secoli che non si faceva una risata parlando di idiozie.
    -Su, Lore, non essere timido- scherzò, sperando non si offendesse. Non c'era malizia nel suo tono. In realtà, non c'era mai, ma questo lo sapeva solo lei.
    Invece, il nuovo arrivato manifestò la propria contrarietà ai loro discorsi, in tono pacato. Lena apprezzò il fatto che non fosse (o almeno non sembrasse) un gradasso esagitato.
    -Hai ragione, ma stiamo solo cazzeggiando. Niente cattiveria, da parte nostra- disse, rivolta a lui. -O almeno, da parte mia-.
    Sì, era vero: li avevano salvati. In effetti, non sapeva dove sarebbe stata, in quel momento, se il Ricognitore biondo non fosse arrivato in suo soccorso... Ma Lore aveva sollevato un ottimo interrogativo: perché l'avevano fatto? Perché salvavano tutti quelli che capitavano a Nowhere? E chi diavolo erano, loro, in realtà?
    Stava per esporre quel pensiero ad alta voce, quando qualcosa, nelle parole del nuovo, le suonò strano.
    -Aspetta, perché ci hanno salvato? Tu non sei stato recuperato e portato qui da un Ricognitore?-.
    Forse aveva frainteso, ma l'aveva incuriosita.
     
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  13. LoreElite
     
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    M era il classico ragazzo che si faceva dominare dalle situazioni. Del tipo "Oh, mi hai salvato... ti devo rispetto eterno, nel bene e nel male in salute e in malattia" Secondo lui invece il rispetto se lo meritavano se facevano qualcosa per meritarselo. Ok che lo avevano salvato, ma da quando era lì se l' era sempre cavata da solo dalle varie situazioni.
    Insomma cominciava a stargli sul cazzo.
    Con tono tuttavia calmo disse
    E allora dimmi, M ... Come mai i Ricognitori non ci accompagnano nelle varie esplorazioni? Come mai non ci cagano di striscio? Come mai leggendo i resoconti delle passate esplorazioni di Claudia e gli altri i Ricognitori sembravano non rispondere per poi arrivare all' ultimo secondo, quando la situazione era diventata un rischio enorme? Non ci hanno salvato, a parere mio. Ci hanno preservato. Ed è ben diverso il discorso. La prossima volta te ne accorgerai, se fai caso alle mie parole.
    Il tono che aveva assunto non voleva essere nè scontroso nè intimidatorio, voleva solo far rendere conto a M dove era finito. Del resto anche lui era della stessa opinione sui Ricognitori, Solo che aveva avuto la fortuna di incontrare Daphne, che gli aveva fatto capire quanto si sbagliasse. O almeno, questao era quello che era riuscito a recepire dal suo messaggio.
    Ad ogni modo, M non era stato capace di fare altro se non montare sul cazzo con un fottuto martello pneumatico a tutti.
    Voglio dire, cazzo, Sei appena stato Risvegliato, Hai avuto la fortuna di incontrare della gente che parla e addirittura hai la possibilità di ridere e svagarti, e devi per forza fare il finocchio? Ma vattelo a far schioccare nel culo, finocchio del cazzo!
    Però Eiko aveva sollevato una questione interessante: Da come parlava M, sembrava non essere stato salvato da un Ricognitore, ma che avesse fatto tutto da solo. Il discorso che si era venuto a creare lo stava interessando parecchio.

    Edited by LoreElite - 16/8/2011, 13:12
     
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  14. BeusV
     
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    Quel giorno Bea si svegliò particolarmente felice.
    Aveva fatto dei bei sogni, rassicuranti come non ne faceva da tempo: questo rendeva l'inizio della giornata migliore.
    Quasi saltellando, si avviò verso la cucina, ma delle voci dal Salone Principale la incuriosirono, così infilò la testolina nell'uscio della porta, per dare un'occhiata.
    C'erano Lucio e Lore, un ragazzo che non aveva mai visto, e Lena.
    Alla vista di quest'ultima, il cuore perse un battito. Era da parecchio tempo che non la vedeva, e in un certo senso le mancava.
    E assurdamente, provò una sensazione che non provava da quelli che le parevano secoli: le farfalle nello stomaco.
    Con un gran sorriso, salutò i presenti, soffermandosi sul tipo nuovo, che sembrava uscito da un colleggio per bravi bambini.
    Ciao, io sono Beatrice...
    Normalmente avrebbe lanciato uno sguardo supponente e superiore, ma stava così mentalmente bene che non era ispirata nell'essere caustica.
    Si andò a sedere in un divanetto libero, vicino agli altri, per ascoltarne i discorsi e cercare di interpretare quella nuova emozione che le si era infilata in petto dal momento in cui era entrata.
    Chiamarla "nuova" però è una bugia. Da che si erano incontrate le prima volta, si era sempre sentita legata da un filo invisibile a Lena, forse perchè erano praticamente le uniche ragazze del QG, ma questa interpretazione, iniziò a sembrarle dubbiosa.
    Adesso forse è meglio non pensarci... Probabilmente sono anche arrossita, succede sempre così.
    Per cercare di calmarsi, portò la sua attenzione su Lore, che sembrava piuttosto indispettito da qualcosa, probabilmente dal nuovo venuto.
    Senza dire niente, si mise ad aspettare il seguito della discussione.
     
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  15. BlackieTheCat
     
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    Vedrò di non storpiare il tuo se tu non storpierai il mio.
    Non solo il nuovo arrivato si presentava a loro con solo una lettera come nome (manco fosse L, e di sicuro non lo era), ma ora cercava anche di abbattere l'atmosfera scherzosa ed allegra che si era finalmente creata, accusando i ragazzi di non rispettare i Ricognitori, che sembrava quasi venerare come dei.
    Mai sentito parlare di ironia, sarcasmo... Sono lieto che ci abbiano salvati, ma qui si cercava solo di farsi qualche innocente risata, nulla più.
    Ma ormai era tardi, si era passati ad argomenti più seri ed importanti... E sempre riguardanti i loro "paladini senza macchia e senza paura". Lucio trovò che nelle parole di Lore non ci fossero idee così sbagliate, in fondo i Ricognitori si mostravano sempre e solo in caso di estrema necessità, quasi per salvaguardarli per un loro interesse... E la cosa non faceva che puzzare.
    Quindi ok essere grati per il loro aiuto, ma stando attenti a non abbassare mai la guardia... Non ci si può concedere spesso questo lusso, in questo luogo...
    Si ricordò anche come il fantomatico Re fosse arrivato ad attaccarli persino nel QG, un luogo che doveva essere relativamente sicuro... Ma di sicuro aveva scoperto che non esisteva neppure un luogo a Nowhere.
    La sicurezza ce la dovremo guadagnare...
    A presentarsi a loro fu poi Beatrice, che apparentemente pareva alquanto felice e serena, e questo non faceva altro che risollevare il morale.
    Maow Bea, benarrivata.
    La salutò rimanendo nel personaggio felino con cui lei l'aveva ormai catalogato, mentre la ragazza si andò a sedere su uno dei divani lì vicino, osservando Lena per poi passare su Lore, di scatto.
    Ti sei persa un discorsone carico di significato, sai? Vita e accoppiamento di Ricognitori selvatici.
    Il giovane cercò di riportare un pò di allegria nella stanza, sentendo che dopo gli ultimi avvenimenti ce n'era bisogno... E anche perché si stava divertendo di gusto.
     
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69 replies since 14/8/2011, 21:25   885 views
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