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Kojima4president.
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MALEDIZIONE!
Gridò levandosi di scatto, ansimando confuso sul letto fradicio di sudore.
Accidenti, devo essere svenuto...Si disse, tenendo lo sguardo basso. Poi si guardò intorno osservando la stanza piena di letti sistemati a rastrelliera.
Dove accidenti sono finito? Che posto è questo? Sembra una sala da notte comune di un vecchio collegio...
Scorgendo le bende si passò le mani sul lato destro del torace e poi sulla gamba.
E queste cosa diamine... Ah, già, le tre pallottole di quello scimmione... Non appena lo vedo gli rompo il naso... Però è strano, non sento dolore...
Mentre continuava a parlare iniziò a togliersi le bende. Una volta rimosse del tutto un'espressione stupita e sconcertata gli si dipinse sugli occhi, mentre fissava i punti in cui si suppone fossero entrate le pallottole. Ma non c'era nessun segno delle ferite.
Che diamine significa tutto questo?! C'erano tre buchi belli grossi, spillavo sangue come un rubinetto aperto, me lo ricordo chiaramente...
Si mise a sedere sul letto, ma una fitta gli attraversò il cranio come una scarica elettrica facendolo gridare.
AAAAAAH! CAZZO! Che dolore!... Ma non ho nulla... Che sia stato tutto solo un orribile sogno?...
Indossava solo i pantaloni e le calze, chiunque l'avesse messo li e avesse eseguito i bendaggi lo aveva spogliato portandosi via la maglia, il giubbotto e le scarpe.
E ora dov'è finita la mia roba?
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BeusV.
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Nella stanza entra un ragazzo apparentemente sui 20 anni. Ha i capelli spettinati, e sta fumando una sigaretta incurante di essere in uno spazio chiuso.
Ti guarda con i suoi occhi nocciola, facendo un tiro per poi risponderti con un tono lento e abbastanza strascicato.
Amico, non puoi fare tutto questo casino... Da solo poi.
Sembra parecchio trasandato anche nel vestiario, che su chiunque altro sarebbe potuto sembrare elegante: il ragazzo infatti è vestito con giacca e cravatta.
Tu comunque chi sei? Hai già dato il tuo nome al capo?SPOILER (clicca per visualizzare)Prototipo del mio ricognitore, tra un po' faccio la scheda. -
Kojima4president.
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Nicholas alzò la testa e guardò di traverso il suo interlocutore con un'espressione abbastanza stupita e gli si rivolse con un tono secco e diffidente.
Ho tanti nomi, ma i miei primi documenti dicono che mi chiamo Nicholas. Nicholas Shamrock. E tu chi sei? Da quale fottuta parete sei uscito?SPOILER (clicca per visualizzare)Mi scuso in anticipo per la rozzezza, ma credo che visti i precedenti e la situazione attuale del personaggio credo che un po' di nervosismo e tensione siano d'obbligo. U.U. -
BeusV.
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Il ragazzo per tutta risposta fa un altro tiro, per poi sputare il fumo verso il soffitto.
Si avvicina ad uno dei letti e si siede, per dare un ulteriore tiro.
Nicholas Shamrock. dice semplicemente, guardando verso l'alto, dove aveva lasciato andare altre volute di fumo: le ultime, visto che la sigaretta era finita.
Spense il mozzicone sulla superficie di un comodino, lasciando un segno nero.
Buttò poi il mozzicone a terra, e immediatamente tirò fuori un pacchetto di sigarette e ne accese un'altra.
Solo dopo il primo tiro ti rivolge di nuovo la parola.
Sono entrato da una porta amico, tu eri troppo impegnato a sfollare porca puttana... dice, in tono calmo.SPOILER (clicca per visualizzare)Non devi scusarti! è un gdr, è ovvio che i pg siano scissi da chi scrive c: anzi, fai bene perchè così è più realistico. -
Kojima4president.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Ok, ok, è solo che è il primo GDR a cui partecipo. ^^''
Nick gli si rivolse con uno sguardo abbastanza seccato, fissandolo dritto negli occhi.
Senti, sono arrivato qui dopo aver assistito ad uno scontro tra bestie mutanti composte di ectoplasmi su un guscio di noce ridotto peggio di un colabrodo, dopo essere stato smembrato da un granchio fuori misura, pestato da un mucchio di mocciosi posseduti, aver parlato con un uccello che per quanto mi riguarda poteva anche essere alieno e dopo che mi sono stati fatti tre piercing non indifferenti a bruciapelo con un cannone a mano... Anche se sembrano scomparsi... Credo di avere tutto il diritto di essere nervoso e di imprecare come un turco ottomano a cui stanno strappando uno ad uno i peli delle palle.
Comunque non mi hai ancora detto chi sei. Ma se mi offri una sigaretta posso sorvolare su questo dettaglio.
E, già che ci siamo, se mi dici anche che cazzo succede e dove cazzo mi trovo va anche meglio.. -
BeusV.
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Il ragazzo ti guarda ammirato.
Cioè devi aver usato roba forte... Non ti è rimasto niente? chiede, allungandoti una sigaretta.
Sembra quasi serio.
Io sono Pete MacMahon, ricognitore. E tu sei a Nowhere, nel nulla eterno... Rassegnati.
Conclude, in una nuvola di fumo. -
Kojima4president.
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Nowhere, eh?
Allungò una mano per prendere la sigaretta, rimanendo sempre abbastanza diffidente ma accennando ad un sorriso beffardo.
Il nulla... Tse, se c'è una cosa che ho imparato nel mio lavoro è che non esistono assoluti. Il mondo è governato da ciò che si trova tra gli estremi, dalla mediocrità.
Vedendo che dalla manica non veniva fuori qualche strana spada come ai due tizi che aveva visto morirgli davanti agli occhi in precedenza, prese un po' più di confidenza e afferrò la sigaretta mettendosela in bocca.
Chi non è in grado di abbassarsi e rialzarsiarsi a seconda della situazione è cibo per avvoltoi.
Comunque, qualunque cosa sia quello che mi ha fatto fare un trip, ammesso che ciò che è successo fosse causato da uno sballo lisergico, devono avermela piazzata nel drink. Non mi serve certa merda, ma se ne vuoi prova a chiedere a Bob, all'angolo tra la Sesta e Waverly Place. Se gli dici che ti manda Nick dovrebbe farti uno sconto... Non è che mi fai accendere?. -
BeusV.
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Pete ti lancia un accendino e sofferma lo sguardo sul pavimento, pensieroso, continuando a fumare.
Non ci sono le strade di cui parli tu qui... E si trova qualcosa di forte raramente. Qualcuno però ha dei trip senza prendere nulla qui. Non è semplice...
Ti guarda, e noti che ha delle vistose occhiaie. Ha il tipico aspetto del giovane tossico.
Non sei più nel tuo mondo Nicholas. Qui le cose sono molto diverse... Qui è tutto una merda, veramente.
Finisce di nuovo la sigaretta, e la spegne con la stessa procedura della precedente.
E proprio come in un ciclo continuo riprende il pacchetto. Ma stavolta, accende e fuma due sigarette insieme.
Ho avuto la sfiga di nascere qui. Fidati, farei di tutto pur di stare nel tuo mondo... Quello sì che pare figo.
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Kojima4president.
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Prese al volo l'accendino, avviò la combustione della sigaretta e lo rimandò indietro.
Credimi ragazzino: avrei preferito non aver avuto bisogno di fare quello che ho fatto. Vivere una vita serena e in pace con la mia famiglia senza dover tenere su due vite separate per la paura che succedesse qualcosa alle persone che amavo... Questo è quello che volevo... Ma Dio o chi per lui la pensava diversamente e si è fatto beffa dei miei desideri, quanto di quelli di tanta altra gente ridotta a vendere morte nei vicoli bui meno battuti pregando quello stesso Dio dal senso dell'umorismo altamente discutibile di non venire beccati.
Mentre lo diceva sul volto gli si dipinse un'aria nostalgica intrisa di pentimento e compassione: si sentiva responsabile di aver ridotto in quello stato molti ragazzini, distruggendo le loro vite come moscerini su un muro.
Qui ho visto bestie strane assetate di sangue. Ma i veri mostri sono gli esseri umani stessi.
Non so perchè sono finito qui in questo "altro mondo", se ci sono altre persone ne cosa succederà. E' una nuova occasione per riscattarmi e nessuno potrà mai portarmela via.
E cerca di riprenderti ed evitare di spararti quella roba: il mondo non cambia perchè ti sballi, cambierà solo quando ti rimboccherai le maniche.. -
BeusV.
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Il ragazzo scoppia a ridere dopo la tua ultima affermazione.
Amico, qui non cambia nulla. Non si prova nulla. Non avrai fame, sete, sonno. Qui non si invecchia mai...
Ti dice, con un sorriso. Noti che gli manca un molare superiore.
Comunque non sei il primo risvegliato, e nemmeno l'ultimo... C'è gente come te qui. Li vedrai presto.
Dopo una piccola pausa ti chiede:
Cosa facevi nella tua vita?
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Kojima4president.
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Lo guarda con aria perplessa prendendo un altro tiro di sigaretta.
Ho fatto tante cose. Ho iniziato spacciando erba nel Queens all'età di 17 anni per arrotondare i costi della scuola. Ero emigrato negli States dal Nord Dell'Irlanda con i miei genitori quando protestanti e cattolici iniziarono a scannarsi a vicenda. Mia madre e mio padre si alternavano in uno di quei negozietti di periferia aperti 24h su 24 e ogni tanto gli davo una mano anche io. Si rompevano il culo dalla mattina alla sera, ma questo bastava a malapena per sopravvivere. Avevamo speso tutto per partire e per prendere il negozio. Vivevamo in uno stanzone ammuffito sul retro del negozio, che ci faceva da camera da letto, e cucina. Puoi solo immaginare che saporaccio abbia un hamburger di scarti cucinato ad un metro da un cesso perennemente intasato...
Si fermò un istante per prendere un altro tiro dalla sigaretta che ormai stava per finire e poi proseguì.
Più volte in quel periodo ho pensato di rinunciare agli studi per non gravare sulla famiglia... Mi sentivo un peso... Fino a quando, mentre rientravo da scuola, un giorno vidi in un vicolo un uomo che riceveva dei soldi in cambio di un sacchetto sigillato contenente della roba verde. Questo spettacolo si ripetè più volte sotto ai miei occhi, giorno dopo giorno, e ogni volta c'erano persone diverse. Ogni tanto mi attardavo a rientrare osservando bene quegli scambi e aguzzando la vista cercando di capire quanto si potesse ricavare da quelle vendite. Dopo un mese di appostamenti ottenni che potevo ottenere fino a 200 Dollari americani al giorno. Dopo di che non ci volle molto prima che iniziassi ad avvicinarmi e a fare domande pressanti su come potessi fare per ottenere quelle cifre e aiutare così la mia famiglia ad ottenere la vita che si meritava.
Sorrise.
Ehe, quel tale una volta mi puntò un coltello a serramanico alla gola. Quel giorno credetti veramente di morire. Avevo tanta di quella paura che mentre piangevo inondai di piscio i miei pantaloni mentre quello crepava dalle risate vedendo la scena. Quel giorno feci la mia prima vera amicizia e ottenni i miei primi incarichi con consigli svariati per evitare di farmi beccare dalla polizia.
Passarono così gli anni, e poco a poco iniziai a farmi un nome come il secondo di Jimmy Lametta, raccogliendo via via abbastanza denaro per prendere in affitto l'appartamento sopra la bottega. Iniziai poi ad ampliare il giro dei miei affari e venivo contattato sempre più spesso dalle organizzazioni più pericolose dello stato di New York. Per i miei 21 anni ricevetti una Mustang Fastback del '68 dal capo di una famiglia di mafiosi, con cui iniziai a fare il corriere della droga tra Boston, New Jersey e New York e partecipando a qualche corsa clandestina ottenendo il soprannome Nick Pepe in culo. A quel punto mollai gli studi per dedicarmi a quelle attività così remunerative ed eccitanti.
Tirò l'ultima boccata dalla sigaretta ormai finita e la spense.
Non è che ne hai un'altra?. -
BeusV.
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Con un fischio di ammirazione il ragazzo ti da il pacchetto intero.
Prendilo, che queste le ricontano ogni sera... Devi aver avuto una vita fighissima. Qui invece non si fa niente. Si uccidono mostri, si salvano risvegliati come voi... Ma per il resto nulla. Poi solitamente evitano di mandare in missione me. Mi considerano poco affidabile. dice, alzando le spalle. -
Kojima4president.
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Magari anche l'accendino, che da sole non si accendono.
Disse guardando il ragazzo.
E' l'opinione di un ragazzino. Non hai idea di cosa significhi... A 22 anni ottenni la mia prima pistola, una Colt M1911 calibro .45 ACP. E il mio primo incarico da assassino... La prima volta che uccidi qualcuno non lo dimentichi mai... C'era sangue ovunque, non sapevo nemmeno chi fosse il tizio che avevo fatto fuori, sapevo solo che era un agente di polizia e che aveva sbattuto dentro alcuni amici di certa gente durante una retata. La pallottola gli era esplosa nel lobo frontale spappolandogli il retro del cranio... Ero eccitato dall'odore della polvere da sparo bruciata misto al puzzo del sangue appena uscito... Dopo quello vennero altri incarichi sempre più complessi, in solitaria, in gruppo, come assassino o come guardia del corpo in ogni parte del globo. Ormai ero alla pari di un mercenario, considerato alla strenua di un cane da guerra... Fino a quando conobbi una cameriera durante l'ultimo incarico, il 22 settembre del 2009. Non so quanto tempo fa ormai... Si chiamava Elizabeht Gray, veniva dall'Ohio. Aveva due occhi azzurri come il cielo e i capelli neri come la notte. Era una splendida donna, dolce e affettuosa anche con me, che non ero altro che un lurido randagio... Ma lei non lo sapeva, non immaginava che razza di uomo fossi... Però l'amavo, e lei mi ricambiava... Il solo pensiero di non poterle dire che razza di bestia fossi, di non pterle dire la verità, mi straziava il cuore... Ci vollero 6 mesi per prendere coraggio e dirglielo... All'inizio non la prese molto bene, però quando le dissi che avevo intenzione di fuggire per il bene di entrambi, e che volevo venisse con me in Canada... Quella notte organizzammo la fuga. Passarono degli altri mesi, e finalmente era tutto pronto per far perdere le nostre tracce. Tornai nel mio appartamento e poi.... -
BeusV.
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Pete ti lancia anche l'accendino.
Questi non sono difficili da trovare però... E non riesco a capire bene la tua storia. Noi non ci innamoriamo mai... Successe una volta che una Ibrida si innamorò. Ma non andò bene, per nulla.
Che cos'è il settembre? Duemila e nove?
chiede, perplesso. -
Kojima4president.
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Nick guardò incredulo Pete chiedendosi se stesse dicendo sul serio o se stesse solo scherzando.
Inizialmente rimase stupito, poi iniziò a ridere.
Hahahahaha! Che fai ragazzino, mi prendi in giro?
Prese una sigaretta dal pacchetto e la accese continuando a sogghignare convinto che il ragazzo stesse scherzando..
Un risveglio turbolento |
