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Nick girò a lungo per il QG fino a ritrovarsi di fronte ad una grande cancellata in ferro battuto che dava su un viale in terra battuta circondato da alti alberi con le foglie rosse e arancioni, che si stagliavano su un cielo grigio come l'asfalto. Infondo si vedevano le luci della città mascherate da un leggero banco di nebbia. Si guardò intorno e varcò il portale accendendosi una sigaretta.
Ma si, due passi all'aria aperta non possono che migliorare il mio umore... Anche se l'aria non si può dire proprio fresca... Mah, magari migliorerà
L'atmosfera dai colori cupi e spettrali non era proprio delle migliori, però avvertiva di essere rimasto fermo molto a lungo e voleva sgranchirsi un po' le gambe facendo un giro in quel mondo di cui aveva solo sentito parlar male, ma che per lui era una nuova opportunità di costruirsi una vita nuova... Almeno così sperava... Fece un tiro dalla sigaretta.
Beth... Dove sei?
Pensò. Sentiva la mancanza della sua amata ormai distante, ormai chissà dove... All'espressione seccata che aveva perennemente in volto subentrarono uno sguardo e un sorriso malinconico e nostalgico, mentre le immagini degli attimi vissuti con lei gli scivolavano davanti agli occhi. E ancora camminava attraverso la nebbia, in direzione della città, in un silenzio mortale rotto solo dai suoi passi sul terreno.
I pensieri passarono rapidamente da un estremo all'altro, e dai dolci baci di Elizabeth passarono al mondo in cui si trovava. Che razza di posto era? In poco tempo era guarito da tre fori di proiettile sparatigli a bruciapelo e aveva visto creature di cui ignorava totalmente l'esistenza, ammettendo che da dove venisse questi mostri siano mai esistiti... E cosa significava quello che gli aveva detto quel giovanotto, Pete, nel dormitorio? Perchè gli aveva detto che essendo nato in questo mondo parallelo non provava emozioni... Perchè non sapeva dello scorrere del tempo? La sigaretta continuava a bruciare mandando nell'aria odore di tabacco bruciato, e ad ogni passo si avvicinava alla città che ancora sembrava distante, anche se senza dubbio era più vicina. Nicholas era talmente perso nei suoi pensieri che non sapeva nemmeno da quanto tempo stesse camminando.
Dai, ancora un po' e arriverò in città, magari riesco a trovare qualche indizio su questo posto.
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Mentre cammini, un ringhio acuto squarcia l'aria. Dietro di te, un forte rumore di passi: qualcuno ti sta rincorrendo. Un essere ti si para davanti, dopo averti superato con un balzo: si tratta di una bestia quadrupede, ricurva e deforme, priva di pelliccia o peli di sorta, dal colorito grigio pallido e con piccoli occhi gialli.
La creatura lancia un altro grido, e si lancia verso di te, intenzionata ad attaccarti.... -
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Ma cosa cazz...!
Mentre diceva quelle parole Nicholas cadde col sedere in terra per lo spavento improvviso.
Maledizione! E questo coso che accidenti è?!
Per istinto portò la mano destra sotto l'ascella sinistra cercando di afferrare la sua 9mm... Ma non c'era! Fece lo stesso con l'altra mano cercando la pistola nella fondina sotto l'ascella destra, ma il risultato fu invariabilmente lo stesso. Era disarmato, nudo ed inerme davanti ad una creatura mutante che sembrava avere intenzioni tutt'altro che pacifiche.
Merda, e adesso cosa faccio? Devo riuscire a mettermi in salvo in qualche modo...
I pensieri scorrevano veloci come il sangue sospinto con forza nelle vene dall'adrenalina, mentre una goccia di sudore iniziava a formarsi sulla sua fronte. Non c'era tempo, quell'affare gli sarebbe stato addosso da un momento all'altro...
Proviamo ad accecarlo e a seminarlo... Non posso fare altro senza nemmeno un'arma.
Tiè!
In un secondo Nick afferrò una manciata di terra, in cui era finita anche la sigaretta ancora accesa, e la scagliò in direzione del muso di quella bestia mentre si alzava iniziando a correre a predifiato verso il centro abitato.
Spero solo di riuscire a trovare un buon nascondiglio.... -
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La bestia geme appena per la terra negli occhi, ma non sembra sortire l'effetto sperato... Anzi: la creatura, ora, sembra furiosa. In men che non si dica, ti punta, intenzionata ad azzannarti alla spalle.
La senti dietro di te, sta per raggiungerti, quando odi uno sparo, e subito dopo un guaito.
Ti volti a guardare, e vedi la bestia, ferita ad uno degli arti, perdere una sostanza viola e densa che identifichi con il suo sangue. A pochi metri da questa, vedi un uomo, con un revolver in mano, e il braccio ancora teso in direzione del mostro.
La creatura digrigna i denti, puntando il suo aggressore, ma non fa in tempo a muoversi verso di lui, che riceve un altro proiettile, questa volta in pieno petto. La senti lanciare un grido, dopodiché sparisce, zoppicante, nella nebbia dalla quale è venuta.
L'uomo abbassa il braccio, riponendo la pistola sotto la lunga giacca scura svolazzante. Noti che indossa un cappello che nel mondo da cui provieni sarebbe definito come "da cowboy".
Ti lancia un'occhiata gelida, ma non dice nulla.
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Nick inchiodò lasciando delle strisce sul terreno a pochi metri da un grosso segnale stradale su cui c'era scritto "Welcome to Fog Town" ricoperto di muschio e consumato dalla ruggine e si voltò ad osservare la scena alle sue spalle.
Grazie per avermi salvato la pelle, gringo.
Disse al tale che gli si parava di fronte, abbigliato come il personaggio di un vecchio spaghetti western, con un tono quasi scherzoso, sollevato che quella bestia pelata fosse stata messa in fuga.
Io sono Nicholas, Nicholas Shamrock.Continuò.E tu?. -
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L'uomo che hai davanti sembra non ricambiare il tuo buonumore. Anzi, pare piuttosto contrariato.
-Cosa cazzo ci fai qui, si può sapere?-, ti chiede. -Non te l'hanno detto che è pericoloso andarsene in giro da soli?-.
Ti si avvicina di qualche passo, piuttosto minaccioso.
-Adesso muovi il culo e torni al QG. Di corsa. Mi hai capito, Nicholas Shamrock?-. -
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Datti una calmata amico! Sapevo che questo posto fosse pericoloso, mi avevano avvertito che con gli occhi che mi ritrovoSi indicò l'occhio sinistro. non sarebbe stato facile restare in questo posto. Ma non mi aspettavo certo che un quadrupede con l'alopecia tentasse di sbranarmi appena uscito da quell'edificio!
Rispose seccamente al rimprovero del tizio che gli aveva appena salvato la vita, reggendogli lo sguardo con una smorfia di dissenso.SPOILER (clicca per visualizzare)Non è Lock, vero? Perchè Nick si era ripromesso di rompergli almeno il naso per i tre buchi che gli ha fatto al porto. XD. -
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Ti guarda, come se ti studiasse. Quando poni l'attenzione sull'occhio di colore diverso, cambia vagamente espressione, ma dura meno di un istante.
-Non gliene frega un cazzo a nessuno di quanti occhi hai, tantomeno il loro colore-, replica, secco. -Ti sbatteranno a terra con tanta violenza e tanto in fretta da non accorgersi neanche che respiri. Nessuno ti guarderà in faccia-.
Ti afferra per la maglia, tirandoti verso di sé. Ti guarda dritto negli occhi, ed è visibilmente contrariato.
-Ora ascoltami bene, perché non te lo ripeterò-, aggiunge, quasi in un ringhio. -Muovi quel fottuto culo e tornatene al fottuto QG. Sono stato chiaro?-. Ti lascia andare, spingendoti all'indietro.. -
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Sospinto all'indietro, Nick, perde l'equilibrio e cade all'indietro.
Ora mi hai fatto proprio incazzare...
Ringhiò prima di effettuare una capriola all'indietro e lanciarsi a pugni serrati contro il tizio che gli stava davanti.
Ti insegno io un po' di buone maniere!. -
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Prima ancora che tu possa colpirlo, ti blocca con un braccio, scaraventandoti a terra, apparentemente senza troppa difficoltà.
-Non male-, commenta, avvicinandosi lentamente. -Ma le leggi di questo mondo ti sono avverse. Dovrai imparare a dominarle, se vuoi tornare indietro con la testa attaccata al collo-. Un mezzo sorriso divertito compare sul suo volto.
-Che cosa sei venuto a fare, qui? Non c'è niente di buono, per te-.. -
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Merda!
Caduto a terra si rimise nuovamente in piedi.Leggi avverse? Tse, ogni singolo evento può essere sfruttato a proprio vantaggio, compresa una legge avversa, l'importante è sapere cosa si vuole e volerlo fino alla fine. Perchè sono qui? Perchè voglio conoscere ciò che mi serve! tentò di colpire l'avversario alle gambe con un calcio in scivolata per destabilizzarlo.. -
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Con una mossa rapida, ti afferra la gamba con cui cerchi di colpirlo, facendoti cadere di nuovo.
-No, non funziona così-, dice, prendendoti di nuovo per il colletto e sollevandoti da terra. -Qui le tue cazzute convinzioni da essere umano non hanno effetto. Ma voi credete di sapere sempre tutto, vero?-. Il suo tono si fa sprezzante, quasi infastidito.
-Sei un vero idiota se credi che per sopravvivere qui basti volerlo-, aggiunge, abbassando la voce e stringendo la presa. Ti fissa a lungo, anche se hai l'impressione che non stia davvero guardando te.
Improvvisamente, ti lascia andare, facendoti cadere al suolo.
-Sentiamo, cosa ti serve sapere?-, ti chiede.. -
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Nicholas si mise nuovamente dritto sulle gambe e si diede una spolverata. Poi fissò l'uomo dritto negli occhi.
Voglio sapere tutto, dal principio alla fine. Che posto è questo, chi o cosa sono questi ricognitori, perchè in ogni luogo che visito c'è sempre qualche creatura strana che si lecca i baffi come se fossi una bistecca fiorentina ambulante? Perchè siamo qui? Ma, soprattutto, chi cazzo sei e perchè mi hai seguito fin qui?. -
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-Seguito?-, dice, con aria dubbiosa. -Non ti ho affatto seguito, amico. Sono qui per affari miei-.
Come a indicare che il momento degli scontri era terminato, si fruga in una tasca, estraendone una scatolina di metallo, che scopri contenere sigarette.
-Sono uno dei Ricognitori di cui parli-, prosegue, portandosi una delle sigarette alla bocca e accendendola. -Ti ho visto mentre stavi per essere ingoiato vivo da quella merda laggiù-. Fa un cenno con la testa verso il punto in cui è fuggita la bestia.
-Puoi chiamarmi Black Hat-, aggiunge, dopo una pausa. -E tu fai troppe domande, per i miei gusti-.. -
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Nick lo guardò con aria sospetta.
Troppe domande? Faccio quelle che sono necessarie per sopravvivere in un mondo a me sconosciuto. Pertanto non cambiare discorso, taglia corto con i commenti superflui e rispondi alle mie domande..
(De)tour di Fog Town(Sperando di non venire mangiato) |
