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Dave The Heartquake.
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CITAZIONESe uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come ha fatto all'altro; frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all'altro. (Levitico, 24, 19 – 20;
Era una notte buia, un terribile vento sferzava contro le pareti del santuario, che era gremito di persone le quali, in ginocchio, assistevano all'operato del sacerdote, il quale stava fustigando un ragazzotto piuttosto robusto, che pareva aver perso i sensi. Il popolo li presente, che pregava con un fervore senza pari, pareva che, mano a mano che la tempesta aumentasse la sua furia, anche loro aumentassero il fervore e la passione con la quale intonavano le loro odiose litanie di giustizia e punizione per terribili peccati nefandi commessi in epoche oramai dimenticate.
Sai, a nowhere succede anche questo
l'eco di una voce lontana e imponente si fece largo nella mente di Redgard, offuscata dal dolore delle frustate e dalla confusione che giaceva nella sua anima. Dov'era? Perchè stava venendo fustigato? Cosa era accaduto? Tutto ciò che ricordava era che, dopo essere stato inviato in missione per conto del Vate, si era appisolato pregando... Evidentemente Dio era stato burlone con lui, spedendolo chissà dove ad affrontare chissà quali demoni
Va ora, senza fare domande, vediamo se sei degno della mia fiducia
disse nuovamente la voce nella sua mente, mentre un fulmine proruppe dalla piccola finestra, colpendo in pieno la trava alla quale Redgard era legato, facendola finire in mille pezzi. Quello che si rivelò essere un uomo maturo e non un ragazzotto si alzò, togliendosi le schegge di dosso, guardandosi intorno esterrefatto. Una folla di adoratori scioccati era inanzi a lui, e il sacerdote che lo stava frustando, rialzatosi dall'urto, puntò minacciosamente un dito contro di lui
FERMATE L'ABOMINIO!
ululò ai fedeli, che rimasero impassibili, intenti a pregare sperando nell'accadimento di qualcosa
Corri
furono le ultime parole che udì Redgar nella sua mente quando la folla iniziò a muoversi verso di lui...
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Tarocco N.1.
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"Dove sono?"
Redgar aveva la vista appannata, la testa gli girava da impazzi. Si sorresse al grande tavolo che ava alle spalle e tattenne un conato di vomito.
-FERMATE L'ABOMINIO!- gridò qualcuno non troppo lontano da lui.
Scosse con forza la testa, doveva riprendersi, quella gente aveva bisogno del suo aiuto. Si strofinò gli occhi e messe a fuoco una massa di persone di fronte a lui. Erano paralizzati e lo fissavano.
-Fratelli cos...
"Corri" - udì nella sua mente. Quelle parole furono accompagnate da una fitta di dolore alla tempia. Non capiva cosa stava succedendo, non era nemmeno in grado di usare alla perfezione il suo corpo, lo sentiva distante. Quasi fosse ospite di qualcosa non suo.
Diede uno sguardo al luogo in cui si trovava: "una chiesa".
Si era appoggiato all'altare: era in marmo bianco, coperto da una tela rosso porpora. Sopra di esso solo un vecchio tomo, forse una Bibbia. A dividere l'abside con la navata c'erano 3 scalini, sul lato quasi a delimitare la navata laterale alte colonne doriche che arrivavano fino al soffitto. Cupe vetrate erano poste a intervalli di 3 metri l'un dall'altra. Però non riusciva a riconoscere nessuna scena biblica, nessun santo.
Fermi in nome di Dio! - prese la croce al collo portandola di fronte al suo viso - sono solo un apostolo del Sinore Nostro Dio!
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Dave The Heartquake.
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Per un secondo, la luce di un fulmine illuminò a giorno il santuario, inondando Redgar, facendolo sembrare un angelo caduto dal cielo. Le sue parole scossero la folla adorante, che per un momento si bloccò, ammirandolo in tutta la sua imponenza
SCIOCCHI! E' UN TRUCCO PER FERMARVI, PER CONTROLLARVI!
Il sacerdote, oramai infuriato, si mosse rapido, cercando di recuperare il senno in quella dissennata folla paralizzata. Quello sporco eretico si permetteva di affermare di essere un pastore del SUO dio, nel SUO santuario. Era qualcosa che non poteva accettare assolutamente
Fedeli, pregate, pregate per me, e per l'anima di questo peccatore, che sta per essere accolta da Nostro signore! Crepa, figlio del demonio!
Ululò il sacerdote, che brandiva un bellissimo pugnale intarsiato di gioielli, ma con una lama così affilata da poter affettare il marmo dell'altare. Quel pugnale che i fedeli molte volte avevano visto guizzare dal suo abito, a tagliar gole di poveri innocenti, a spezzare vite di demoni incontrollabili, a giustiziare lestofanti da ogni dove. Nowhere era davvero un posto pittoresco, da quel punto di vista. Tutti potevano fare tutto, il più forte dominava e massacrava e comandava gli altri. Così faceva il Sacerdote, sfruttando l'ignoranza di quelle persone ormai ridotte all'ombra degli umani che erano un tempo, costretti a vivere nel tempio, a rifugiarsi a Fog Town o in giro per tutta Nowhere, pregando e sperando di poter sopravvivere ad una giornata in quel posto da incubo, dove orrori e umani camminavano a pari passo, massacrandosi ogni giorno
Bello mio, tira fuori la spada, che qui ora si balla
la voce propruppe nuovamente nella mente di Redgar, mentre un fulmine dal cielo si fiondava fra di lui ed il sacerdote, facendo indietreggiare entrambi. Quando il bagliore finì e il fragore del tuono si dissolse, il Sacerdote brandiva il sacro pugnale nella mano destra ed il rosario nella sinistra, mentre Redgar si apprestava ad estrarre l'unica lama che gli era rimasta al fianco
Stupiscimi, figliolo
esclamò nuovamente la voce, quasi divertita, aspettando l'azione del Prete.
Risveglio: Redgar Orzhov |
