Risveglio di Gianmarco "Bìì" Strama

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  1. Ganoes
     
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    "Ho freddo..."

    Uno spiffero d'aria gelida lo aveva svegliato togliendosi tutto il corpore che il suo copriletto gli aveva donato. Ma aveva ancora sonno, era andato a letto alle 3. Il compeanno di Simo era stato troppo incasinato. Grazie a dio era tornato a casa sano e salvo, 'nmbriago merda, ma salvo.
    Tenendo gli occhi chiusi a tastoni cerco di tirarsi su la coperta.
    <Ma che Dio C...> imprecò pungendosi sui rovi di fianco a lui. <Gianlù ma che cazzo hai messo a letto, non fa il coglione dai...>

    Si alzò lentamente, appongiandosi all'albero alle sue spalle: era circondato da quercie alte e maestose, il sottobosco era fitto e aveva capito come si era punto. Le fronde rendevano imposibile vedere il celo tanto erano fitte.
    Confuso si guardò attorno. Che diavolo ci faceva nel bel mezzo di un bosco. Faceva un freddo boia, il sole arrivava appena lasciando il tutto in penombra. Coperto di brina iniziava a congelare.

    <BRAVI BRAVI! BELLO SCHERZO DI MERDA! Dai uscite fuori bastardi! Gianlù sei na testa de cazzo.> cerco di farsi avanti fra i fitti arbusti. Era in pigiama e ciabatte.
    <Ma nooooooooooooooo! DAI DIO CARO! Le ciabatte di Merilyn no! Siete dei mongoloidi!> fortunatamente non si erano rovinate...c'era abbastanza erbetta da proteggerle dal fango.
    Si fermò e si mise in ascolto, sicuramente stavano crepando dalle risate. L'unica cosa che sentì furono i rumori del bosco.

    <Dai basta ragà, uscite che non è divertente.> nessuno rispose. "Guarda se mi devono fa bestemmiare Dio C..."

    Il sottobosco era troppo fitto per procedere a velocità normale, ogni passo voleva dire districarsi tra rami e rovi. Si incastravano ovunque. In più era pieno di insetti. Una moltotudine! E poi conciato come era na dove poteva andare.
    Sto scherzo stava durano fin troppo per i suoi gusti. Guardandosi bene attorno si rese cono che ogni albero aveva un nastro legato attorno al tronco. Si diresse verso un nastro di col nero, da lontano sembrava avere qualcosa di particolare. Poi avvicinandosi si rese cono che era un Joystick per playstation...
    <Ragà basta! Non è per un cazzo divertente! Gianlù esci fuori! Basta con ste cazzate! GIANLUCAAAAAAAAAAAAA!>


    Piano piano si stava insinuando nella sua mente che non era uno scherzo, "Deve essere un incubo", piano piano si acasciò al suolo tenendosi la testa con le mani, rannicchiato in posizione fetale.
    "Solo un sogno... è solo un sogno..."

     
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    Il ragazzo era in posizione fetale, convinto fosse tutto un sogno.
    Ma mentre lui cercava di convincersi di star solo sognando, nel bosco qualcosa lo aveva già addocchiato...
    Il rumore di foglie e rami spezzati si avvicinava, ma era ancora solo un sottofondo, le creature del bosco sono lente, ma pericolose.
    Il giovane si accorse dei rumori e decise di proseguire nella speranza di uscire dal bosco.
    Andò avanti per diversi metri, il rumore si avvicinava sempre di più.
    Girandosi per guardare notò un ombra muoversi tra gli alberi. Cercava di andare più veloce, ma il rumore lo seguiva...
    Preseguì fino ad una radura, al centro di essa vi era un albero di ciliegio, appassito...

     
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1 replies since 26/9/2012, 23:56   38 views
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