Devils Never Cry

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  1. LoreElite
     
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    Un secondo prima stava cercando di cucinare una torta, un secondo dopo si ritrova nel bel mezzo di fog town e dopo un altro battito di ciglia ecco spuntare dal nulla Lily con il suo solito abbigliamento al quale non aveva ancora trovato un etichetta.
    Beh, forse lui doveva starsene nel suo. Prima si mette a vestirsi da amante dell' ecopelle e adesso da mezzo damerino, con scarpe di cuoio, pantaloni di velluto, camicia e cappotto nero.
    Lasciando perdere l' abbigliamento, il ragazzo fu felice di vedere la compagna di disavventure: Quei lamenti non avrebbero portato a nulla di buono, e affrontare il Nowhere da solo non era mai una bella cosa.
    Anche tu sei stata teletrasportata qui in qualche modo strano eh?
    Chiese alla ragazza, sorridendo un poco.
    Lui che ci aveva fatto l' abitudine a quel genere di spostamenti non riusciva a prenderla in altra maniera. Le prime volte faceva un pò paura, ma con il tempo ci si faceva addirittura l' abitudine ad essere sballottati a destra e a manca.
    Se siamo qui, vuol dire che il Nowhere ci ha scelto. Oppure che abbiamo una grande sfiga. Sta di fatto che adesso è difficile, se non impossibile tornare al QG. Dobbiamo trovare la fonte di questo strazio, prima che ci si fonda il cervello.
    Disse, prendendo un pò le redini.
    Si avviò assicurandosi che la ragazza lo seguisse.
    Tu su cosa punti? Io su una Banshee. Non l' ho ancora mai vista, una Banshee.
    Disse, cercando di sdrammatizzare. In realtà, non ci teneva assolutamente ad un incontro ravvcinato con una Banshee. Da quello che sapeva per sentito dire, poteva essere un' esperienza alquanto traumatica.
    Mentre camminavano, era come trovarsi su di un tapis roulant davanti ad un rullo con uno sfondo fisso. Un pò come se si trovasse in un film scadente con degli effetti speciali paccosi.
    Quella città non mutava mai. Edifici pressochè tutti uguali, tutti decadenti, erano messi ai lati di strade a griglia che rendevano l' orientamento difficile, anche perchè non recavano cartelli. Fu quando si trovarono davanti ad una strana casa abbandonata che finalmente si fermarono, e non solo perchè il pianto nei pressi di quella costruzione sembrava essersi fatto più forte, ma perchè quella casa era diversa.
    Ubicata lì, senza un senso logico preciso c' era, in mezzo a delle villette a schiera intermezzate a volto con case più alte, una casa con il giardino. Tutto rigorosamene in chiave lugubre e... pieno di ragnatele.
    'spetta un attimo.
    Disse il ragazzo, fermandosi.
    E questa?
    Inevitabilmente attratto dalla diversità di quell' unica casa rispetto a tutto il paesaggio circostante, decise che , se non altro, quello era un buon punto per cominciare la ricerca della fonte di rumore.
    Si rivolse alla ragazza, come per assicurarsi che fosse dietro di lui e al sicuro, e con un ammicco le fece capire le sue intenzioni di entrare all' interno del cortile.
    Una volta che fu davanti alla porta principale dell' abitazione, questa sembrò accorgersi della sua intenzione di aprire la porta, e il pianto straziante si fermò.
    Ah
    Disse, stringendosi nelle spalle.
    Già fini...
    Ma non fece in tempo a finire la frase che la porta si aprì nuovamente davanti al ragazzo, facendo nuovamente uscire quell' urlo di dolore.
    Lorenzo sussultò, fcendo un piccolo balzo all' indietro.
    sentì dell' aria fredda entrargli nelle narici, e un piccolo brivido corrergli lungo la schiena.
    Dopodichè, si rivolse nuovamente alla compagna con un sorriso fintissimo stampato in faccia, sfregandosi le mani e parlando con finta naturalezza per non dare a vedere che qualche secondo prima se l' era praticamente fatta sotto
    Bene, che facciamo ora? Vuoi entrare?
    C'hai proprio voglia?
     
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8 replies since 13/4/2013, 13:05   85 views
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