Posts written by gaeshi

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    A quanto pareva, anche Lore era stato teletrasportato molto "nowheristicamente" lì, anche se da come aveva posto la domanda sembrava che per lui fosse quasi una cosa normale. Lily annuì, e cominciò a camminare assieme a lui per quelle strade tutte dannatamente e inquietantemente uguali.

    Sì, ero scesa in cucina per vedere se c'erano altri che non riuscivano a dormire per 'sto casino... E un secondo dopo, eccomi qui.

    Man mano che i due proseguivano, Lore continuava a mantenersi di buonumore; questa era un'ottima cosa per l'empatia naturale di Lily, che era già abbastanza coi nervi a fior di pelle per poter reggere qualcun altro nella sua situazione. Lore puntava ad una Banshee, e l'idea la fece rabbrividire istintivamente; conosceva quelle creature, e non aveva mai creduto nemmeno per un istante che fossero opere di finzione e folklore irlandese.

    Io speravo in un rospo ululone mannaro, quindi penso eviterò di scommettere. Tanto perderemmo entrambi, in ogni caso commentò lugubremente, non tendando neanche per un istante di fare appello a un po' d'ottimismo. Non era il tempo e non era il luogo, anche se le avrebbe fatto bene. Ma come si fa ad essere ottimisti se si cammina in mezzo alla nebbia, attraverso un mondo sempre uguale, seguendo un urlo lamentoso e terribile che cerca di sfondarti il cervello?
    Lily si stava sforzando per abituarsi al suono, quantomeno per limitare la pazzia incipiente, quando Lorenzo sembrò aver individuato la casa da dove proveniva l'aspirante Banshee. Visto come la porta reagì, o meglio, visto come Nowhere reagì, era chiaro anche alla rossa che qualunque cosa li stesse aspettando si trovava oltre quella soglia.
    Lily deglutì, stringendo più forte il suo scettro, avanzando fino a trovarsi di fianco al ragazzo.

    Se voglio? Nemmeno per un milione di euro. Se dobbiamo farlo? Temo che non ci siano alternative. Anzi, sì, farci sanguinare i timpani, ma non credo sia la scelta corretta.

    Sospirò, contenta del fatto che Lore si stesse dimostrando così tranquillo nonostante tutto (beata ingenuità!) e decise di fare appello ad un po' del suo orgoglio per mettere per prima piede lì dentro. Sarebbe quindi avanzata di un passo all'interno della casa, cercando come prima cosa qualsiasi metodo che facesse luce, e aspettando il compagno di esplorazione prima di muoversi ulteriormente.
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    Provò ad ignorarlo, sperando di farci l'abitudine e di addormentarsi comunque.
    Nulla.
    Provò ad affondare l'orecchio destro nel cuscino e tapparsi il sinistro con la mano, in modo da attutire il rumore.
    Nulla.
    Provò a ficcare la testa sotto il cuscino, premendo con entrambe le mani.
    Nulla.
    Esasperata, Liliana Segre si girò a pancia in su e lanciò un urlo disperato:

    OH, MA CHE PALLE!

    Consapevole di non poter continuare ad ignorare la faccenda, e dato che di dormire non se ne parlava con quella sirena stramaledetta che non taceva un istante per prendere fiato, la ragazza decise di alzarsi e cercare di provvedere alla sua rimozione. Violenta, possibilmente.
    Con l'umore sotto i tacchi, si vestì velocemente con gli abiti della sera prima: canottiera nera, leggins neri, shorts di jeans con una cintura di cuoio, scarpe da ginnastica e giubbotto di pelle. E l'inseparabile scettro, quell'obbrobrio kitsch che però le ha già salvato la vita, e da cui non pensa di separarsi a meno di incontri ravvicinati con armi serie.

    Non sarò solo io a non riuscire a dormire... borbottò la ragazza infilando il corridoio, verso la "sala comune", come le piaceva chiamare harrypotterianamente il salotto coi divani e il frigobar che fungeva da luogo di svago e ritrovo per gli abitanti del QG. Sicuro come l'oro, non sarebbe andata là fuori da sola. Se avesse trovato qualcuno disponibile a venire con lei e restituire il sonno ai giusti, la cosa avrebbe assunto una piega molto più papabile.
    Arrivò dunque alla Sala comune, e la trovò invasa dal fumo, e da un pesante odore di bruciato.

    What the... Ehi, chi ha strinato i biscotti?

    Nessuna risposta; preoccupata che qualcuno potesse averci lasciato la ghirba per eccesso di monossido di carbonio (ma lì le cucine andavano a gas?), Lily superò i divani fino ad entrare nella stanzetta...
    E trovandosi, un passo dopo, in mezzo alla nebbia, in quella che pareva essere una città deserta.

    Oh, come on, SERIOUSLY? esclamò con aria a metà tra lo sconcertato e l'esasperato. Lei non voleva andare da sola, maledizione! E lì il pianto continuava, anzi, pareva avere pure una direzione!
    Per sua immensa fortuna, non era da sola. Pochi metri più avanti da lei, una figura riccioluta e ben nota si stagliava nella nebbia, ma per lei era il faro che accoglie il naufrago.

    Lore! esclamò, correndo immediatamente verso il ragazzo. Un tuono fu la risposta, ma per fortuna non proveniva dalla bocca del co-Nowheriano.
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    I mozzi, obbedienti, portarono il quartetto fino all'Excelsior. A Lilian/Lily si strinse il cuore nel vedere il suo magnifico veliero così danneggiato da quella piccola, insulsa navetta. Navetta su cui non c'era nessuno, e per la quale Bradsbury si stava scusando molto compitamente. Anzi, Lore. Ma era sempre più difficile per la ragazza considerarlo tale.
    C'era qualcosa, in tutta quella situazione, che continuava a stonare... E che il suo cervello, manovrato dal Nowhere, veniva portato a sopprimere ed ignorare.

    Io sono Lily, e sto recitando la parte di Lilian. Lei è Lena, e recita la parte di Alena. Lucio quella di David. Lore quella di Bradsbury.

    Cercò di ripeterlo più volte dentro di sé, ma alla terza i loro nomi originali già si confondevano. Soprattutto per la parte che riguardava lei e l'altra ragazza, complici forse le similitudini tra i loro nomi... E, molto più probabilmente, la posizione di potere che avevano "magicamente" acquisito. Chi vorrebbe essere Lily, povera otaku sperduta in un mondo assurdo, quando si può essere la Capitana Lilian, co-proprietaria di una delle navi pirata più importanti e leggendarie del Nowhere, e protagonista inconsapevole -assieme ad Alena- dei sogni erotici di praticamente tutti coloro che solcavano quelle acque?
    Insomma, tutto stava andando a mescolarsi, e lo stava facendo dannatamente bene. Aggiungiamoci che Liliana Segre è cresciuta coi manga, i fumetti e i film d'azione, e ha passato gli ultimi anni della sua vita a travestirsi e interpretare personaggi irreali. La situazione stava diventando critica, soprattutto perché nessuno riusciva più ad accorgersene.

    Soldi? Non spererete forse di cavarvela con così poco, spero! dichiarò con voce aspra, guardando severamente i due ragazzi Per cominciare, riparerete il danno fatto alla nostra nave. E poi...

    La mano andò a sfiorarsi più volte il mento, come se stesse riflettendo; gli occhi verdi della fanciulla assunsero una luce maligna, di chi ha appena pensato qualcosa di molto divertente per qualcuno e molto doloroso per qualcun altro.

    ...E poi dovremmo trovare una punizione adeguata per chi è così IDIOTA da non notare un veliero davanti a sé. Siete marinai, per tutti i capezzoli di Medusa! A quanto pare quei bulbi oculari piantati nel cranio non vi servono!

    Sorrise maleficamente e guardò Alena, aggiungendo con voce melliflua e suadente:

    Io dico che potremmo cavarglieli, dopo che hanno riparato lo scafo. Gliene lasciamo uno se riescono a finire in mezza giornata.

    Ecco, le cose stavano decisamente peggiorando. Nowhere aveva un certo sadico senso dell'umorismo: metteva le idee malvage in testa a Lilian, e permetteva al cervello di Lily di combatterle chiedendo pareri esterni. Sottile, nevvero?
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    Lily aveva dormito malissimo quella notte/manciata di ore senza sole. Aveva sognato di coniugare verbi tedeschi, e il tedesco non lo sapeva nemmeno (era stato questo a farla dormire male). Quindi quella mattina/parte del giorno con un po' più di luce si aggirava imbronciata per il QG, con la consapevolezza di saper dire in tedesco solo "kartoffeln" e "kleine".
    Tra tutte le lingue che so, proprio il tedesco? Ti diverti Nowhere, vero?
    Girando a caso, sperando di incontrare qualcuno che le sapesse spiegare perché sognava la grammatica germanica, si trovò davanti ad una porta aperta, da cui provenivano suoni soffocati. Buttò dentro la testa, tanto per curiosità, e per un attimo ebbe la visione di un Gollum riccioluto che tiene fra le mani l'Anello del Potere.
    Wait... What?
    Sbatté le palpebre e vide Lore, che osservava con interesse qualcosa di piccolo che teneva in mano. Lily non riuscì a capire cosa fosse esattamente, ma il ragazzo sembrava parecchio preso dalla cosa.
    Dopo essersi chiesa per un istante se disturbarlo o meno, e avendo trovato la risposta "Mi annoio troppo", entrò nella stanza e sfoderò un bel sorriso.
    Buongiorno Lore! Trovato qualcosa di interessante?
    Sì, non si faceva i fattacci suoi, ma almeno non se la prendeva quando la mandavano al diavolo per questo. Tuttavia, sperò che il ragazzo non lo facesse, dato che era l'unica compagnia che aveva trovato in giro dopo almeno un'ora di ricerca.
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    Questa volta fu ben svelta ad uscire da lì non appena Lore lo propose. Certo, era molto fico il fatto che fossero venuti tutti in suo soccorso, e che ora la scena somigliasse molto alla conclusione dello scontro di Neji e Hinata, ma... Meglio non tirare troppo la corda, e tagliarla direttamente.
    E poi Lore sembrava inquieto, per chissà quale motivo. Quando furono fuori, fece una veloce ricapitolazione di quanto accaduto fino a quel momento, ma prima che chiunque potesse dire qualcosa, cominciò a correre verso il molo, inginocchiandosi per specchiarsi nell'acqua.
    Fu questione di un istante; quando si rialzò, non era più lo stesso.

    Wha... Lore?! La... La tua faccia!

    Lily stava fissando attonita un uomo dai lineamenti molto più severi e scolpiti di quelli del ragazzo boccoluto che era con loro fino ad un secondo prima.
    Si voltò velocemente verso Lena e Lucio, ma loro non sembravano essere mutati. Non osava controllare per sé stessa, però; si trovava troppo carina per accettare un cambiamento che non fosse un colore strambo di capelli o qualche taglia di seno in più.
    Si sfiorò il volto con una mano tremante, e con immenso sollievo trovò il suo naso e i suoi zigomi al loro posto dove li aveva lasciati.

    Ok... Niente panico. È tutto sotto controllo. Certo, sotto il controllo di Nowhere, ma... No, niente panico!!!

    Fece un passo in avanti verso Lore, che aveva lo sguardo decisamente allucinato, e in quel momento sentì delle voci che la chiamavano dal mare.

    Capitane!! C'è un problema!

    Eh? non poté fare a meno di rispondere, incredula ma consapevole che una di quelle "Capitane" era lei. Si avvicinò con passo malfermo al molo, e scorse nella nebbia una scialuppa guidata da due uomini, uno smilzo con la benda sull'occhio destro e uno quasi calvo e piuttosto tarchiato. Indossavano vesti sudicie, ma si rivolgevano a lei con deferenza.

    Capitana Lilian! Lei e la capitana Alena dovete tornare immediatamente sul vascello!

    Ok, calmi, ditemi cosa è successo
    rispose loro la ragazza, con una naturalezza che non pensava di possedere.

    Un peschereccio ci è arrivato contro, e ha danneggiato la prua sul lato di babordo. Là sopra mancano gli ufficiali, quindi siamo scesi per cercare almeno voi...

    Ok, avete fatto bene. Accostate, gli ufficiali del peschereccio li abbiamo già trovati.


    Si voltò verso Lucio e Lore-non-più-Lore. Sentiva che erano loro, lo sapeva come da copione. Forse era proprio quello che voleva Nowhere, far recitare loro un copione scritto sotto gli effluvi del rhum.

    Perfetto! Quindi possiamo impiccarli e appropriarci della loro merce?

    Lily -anzi, la Capitana Lilian- aveva ancora lo scettro in mano. Lo alzò e lo abbatté sulla pelata dell'uomo che aveva appena proposto quella cosa.

    Non dire idiozie! Gli ordini li diamo noi, quindi ora vedete di farci posto e portarci tutti alla nave!

    Massaggiandosi la testa con aria contrita, l'uomo borbottò qualche scusa e aiutò l'altro ad attraccare la scialuppa. Lily si rivolse al resto del gruppo con un sorriso rassegnato, e stancamente disse:

    A quanto pare, così ci vogliono. Lena... Anzi, scusa, Alena... Vediamo di sistemare le cose, ok? Ragazzi, mi spiace che a voi sia toccato il peschereccio. E a te, Lore... Quella faccia. Restiamo uniti, va bene?

    Se non ci fossero state obiezioni, avrebbe preceduto i compagni sulla scialuppa.



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    Penfenuta °-°

    Però ero curiosa di vedere il commento alla mia scheda u.u
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    Qual è il tarocco 1? °-°

    Ps: penfenuto u.u
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    Penfenuto u_u
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    Lena concordò con lei sull'uscire da lì senza passare per mignotte, ma prima volle rispondere per le rime al tizio che le aveva provocate. Lily non disse niente, ammirando in silenzio la sicurezza e la spavalderia con cui la ragazza aveva messo a tacere il gruppetto di perditempo.

    Woah...

    Niente da dire; con quelle movenze e quei vestiti, Lena era straordinariamente attraente. Lily si trovò a sorridere quasi instupidita, restando ferma per un po' mentre la compagna ancheggiava (ok, forse camminava e basta, ma l'abbigliamento aderente ci teneva a sottolineare ogni movimento) verso l'uscita.

    Oh, sì, giusto! Uscita!

    Riavutasi improvvisamente si affrettò a seguirla, quando un armadio di pelli si frappose tra lei e la porta. Era grosso, vestito in maniera decente, ma puzzolente di alcool in una maniera orribile. Ogni cosa in lui faceva capire come avrebbe dovuto fermarsi molti bicchieri fa.

    Scusi... Permesso... fece un po' intimidita, cercando di sgattaiolare di lato, ma si sentì afferrare per un braccio e rimettere dove era prima.

    Cazzocazzocazzocazzo.

    I suoi occhi cercavano disperatamente una via d'uscita, una porta laterale, un percorso tra i tavoli -era una cameriera, quelle cose le venivano spontanee- ma niente, nemmeno una tana di coniglio in cui infilarsi. E intanto l'uomo stava biascicando qualcosa, ma tra l'alcool, la confusione, e il cuore che le batteva a mille facendole rombare il sangue nelle orecchie, Lily percepì davvero poco.
    Poi un cavaliere giunse in suo soccorso, sconfisse il gigante malvagio e la portò in salvo... O meglio, le cose sarebbero dovute andare così, ma il film si interruppe alla prima parte: il cavaliere (Lore) giunse in suo soccorso, e il pugno del gigante lo fece accasciare a terra con il naso sanguinante.

    Ehi... Giù le mani!

    Alla vista del sangue, Lily fu come trasfigurata; lo sguardo da cucciolo spaurito era mutato in quello di mamma orsa che protegge i suoi piccoli. Con due passi si era messa di fianco a Lore, poco più avanti del ragazzo in modo da permettergli di rialzarsi, e aveva estratto il suo scettro appiattito puntandone l'estremità verso il naso dell'uomo.

    Trova un secchio d'acqua e cacciaci la testa dentro, poi vedrai che avrai molta meno voglia di fare stupidaggini!

    Lo apostrofò con violenza, fissandolo negli occhi per essere sicura che il messaggio arrivasse; forse qualche sinapsi l'aveva beccata, ma la reazione non fu positiva. Martin -così l'aveva chiamato Lore, e non era il momento di filosofeggiare sul se e come si conoscessero- cercò di afferrare l' "arma" di Lily, ma dato che tra il cervello e il braccio c'erano diversi barili di rhum il gesto risultò in una sorta di moviola.
    Lei non gli lasciò il tempo di concludere, e con un movimento veloce roteò lo scettro e lo abbatté sulla sua fronte pelata.

    Tenero, Lore <3 Lascio ad altri il mio destino, oggi mi sento azzardosa *-*
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    CRONOLOGIA

    With my cross-bow, I shot the albatross! feat. Lena, Lucio, Lore



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    Nessuno parve particolarmente turbato dalla faccenda. Forse loro erano più abituati alle stranezze di Nowhere, essendosi Risvegliati da più tempo... Anzi, da quanto aveva capito, quella era la più bella stranezza che avessero incontrato da tanto tempo.

    Ok... Già che siamo in ballo, vediamo di seguire il ritmo...

    Mentre si stava avvicinando al bancone per chiedere anche lei una birra, entrambi i ragazzi decisero che ok l'atmosfera allegra e gioviale, ma meglio controllare anche fuori e meglio non farlo da solo. Lily lasciò perdere il tentativo di rifornimento alcolico e rimase con Lena, un po' indecisa sul da farsi. Era meglio restare sempre uniti... Ma anche avere un'idea il più ampia possibile di quello che c'era attorno a loro, e purtroppo solo dividendosi questo era possibile.

    Il mare sciabordava, poco lontano; sembrava che la taverna fosse stata cotruita direttamente a picco sugli scogli, e che le onde si frangessero placide contro le pareti della cantina.

    Umh... Non ricordo se soffro di mal di mare.

    Un pensiero poco adatto al momento, ma, essendo pensiero, impossibile da ritirare una volta formulato. Una risata sguaiata di un uomo probabilmente ubriaco attirò il suo sguardo, ma si tranquillizzò quando vide che era stata fatta da un marinaio nerboruto con il mento barbuto appoggiato ai seni della signora di poco prima.

    Su, rilassati, è quasi come essere al pub... Solo un po' più alla mano, ecco...

    Ehi, pulcinelle di mare, avete mai visto un vero albero maestro?

    Ok, è esattamente come essere al pub.

    A fare quel commento così poco da gentleman era stato un ometto poco più alto di lei, coi capelli biondi talmente unti da sembrare un blocco unico, che esibiva una chiostra di denti marroncini che avevano tutta l'aria di star per cadere da un momento all'altro. Gli altri avventori del suo tavolo, una coppia di ragazzoni dalla pelle olivastra che o erano gemelli, o erano stati fatti con lo stampino, risero fragorosamente all'arguzia del loro compagno.

    E ti pareva... Mi mancavano proprio queste cose... sospirò Lily, ignorandoli e tornando a guardare Lena.
    Che facciamo, raggiungiamo i baldi giovini lì fuori? Ti avrei proposto un ballo, ma mi pare di ricordare che in questa epoca le ballerine sono socialmente considerate prostitute...
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    Detto fatto! Pensavo che, in quanto staff, aveste voi le redini della situazione :)


    Rimasta in fondo alla fila, Lily si affrettò ad entrare a ruota dietro i compagni; era ancora agitata, ma quella tensione che le era rimasta si sciolse non appena ebbe varcato la soglia.

    Ma che...?

    Il primo senso che venne colpito fu l'udito: la voce di Lena che intonava "My jolly roger", anche se, ora che ci pensava e ascoltava le parole, probabilmente era "My jolly sailor bold".
    Sorrise; adorava gli sguardi complici, le sintonie di pensiero, tutte quelle cose strafighe che permettono di comunicare la stessa cosa senza bisogno di farlo. Si sentì improvvisamente molto più emotivamente vicina a Lena, e si mosse per far sì che anche fisicamente quella vicinanza ci fosse. E poi era un sacco che non cantava con qualcuno, e la ragazza -come aveva anticipato- era davvero brava.

    Contemporaneamente, fu la vista a doversi dare un pizzicotto per distinguere sogno e realtà: tutto, nella taverna, aveva l'aria di essere stato sputato fuori dal 1850. Le decorazioni, l'atmosfera, gli abiti dei presenti... Perfino quelli di Lily e gli altri! Sembrava che nessuno se ne fosse accorto, ma Lily indossava una camicia bianca con le maniche a sbuffo, pantaloni lunghi marroni di pelle attillata, e degli stivaletti neri con la fibbia dorata che le davano l'aspetto di una qualche piratessa o spadaccina di altri tempi. Peccato che nel fodero che pendeva al suo fianco quello che trovò fu il suo dannato scettro col cuoricino. Certo, aveva assunto un aspetto più piatto e affilato, ma sempre di lui si trattava.

    Devo procurarmi un'arma seria, dannazione...

    Lore, dal bancone, si rivolse al resto del gruppo; lo vide con i folti ricci legati in una coda e coperti in parte da una bandana rossa, con addosso una camicia bianca portata su un paio di calzoni al ginocchio e alti stivali di cuoio neri. Li stava invitando a provare il contenuto del suo boccale, e aveva un'aria così soddisfatta mentre lo diceva che o si trattava della bevanda migliore del mondo, o di uno scherzo perfettamente congeniato.
    Lily rimase un attimo indietro, per osservare meglio Lena e Lucio. Il ragazzo era quello che più poteva essere chiamato "marinaio" dall'oste, visto che sfoggiava un paio di scarpe basse, pantaloni lunghi chiari pieni di tasche, e una maglietta a righe leggermente aperta sul petto. Da un cinturone con almeno un paio di sacche e foderi pendeva un berretto da marinaio dello stesso colore della maglietta. Lena, invece, era la più elegante dei quattro: un corpetto in pelle nera le fasciava l'addome, mentre il resto del busto era coperto da una graziosa camicetta bianca molto più fine di quella che aveva addosso Lily. I pantaloni, neri anch'essi, erano infilati dentro un paio di alti stivali da regina dei pirati, e dal fodero sul suo fianco fuoriusciva l'impugnatura di una piccola spada.

    Ma perché devo essere l'unica sfigata qui? Dannazione, la cosplayer sono io... pensò Lily con amarezza, lasciando gli occhi sui vestiti di Lena. Non era il solo a farlo, anche una coppia di marinai stava occhieggiando apertamente il fondoschiena della ragazza.
    Il fastidio coprì l'invidia immediatamente, e Lily si mosse in avanti andando vicino alla compagna, coprendola allo sguardo stupratore dei due uomini,
    Avvicinando la bocca al suo orecchio, la ragazza le sussurrò:

    Scusa ma... Sono solo io a vedere le... Stranezze? Cioè... Anche per te qui sembriamo entrati nell'Ottocento? La taverna, i nostri vestiti...

    In effetti, era un pensiero che le era venuto; se gli altri non avevano fatto una piega nell'entrare e nel trovarsi mascherati a quel modo, era anche possibile che fosse tutto un suo viaggio mentale. O meglio: un viaggio in solitaria che Nowhere le stava facendo fare.

    Magari Lena vede una pasticceria del Seicento e Lucio un bar futuristico... Ok, niente elucubrazioni, chiediamo e buonanotte!

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    *Applausi e mazzi di rose che volano. E biscotti.*
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    Molto inquietante °-°
    Però così è un po'... Spoglio, difficile che uno si faccia tutto il video per arrivare al link in fondo. E se mettessimo delle citazioni del Nowhere mentre il video va?
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    *rotola*

    Lore, you really made my day.

    *Riprende a rotolare*
80 replies since 22/7/2008
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